Ogni uomo è la sua speranza (Archip Ivanovič Kuindži, Arcobaleno). |
“… ogni uomo è la sua speranza,
ogni uomo è definito dall’oggetto del
suo sperare.
La vita è paragonabile a un viaggio,
e l’oggetto della speranza è la meta
verso la quale si viaggia”
(Vito Mancuso, La vita autentica).
La vita è paragonabile a un viaggio (Archip Ivanovič Kuindži, Veliero in mare) |
Si può vivere senza desiderio e speranza, senza aspirazioni e progetti? Certo, la nostra società liquida ne è prova lampante. Da tempo in Italia (cfr. Censis, 2008) c’è un diffuso “calo del desiderio”, reso evidente dalle “manifestazioni di fragilità sia personali sia di massa, comportamenti e atteggiamenti spaesati, indifferenti, cinici, passivamente adattativi, prigionieri delle influenze mediatiche, condannati al presente senza profondità di memoria e di futuro”.
... un viaggio nel mare del tempo... (Archip Ivanovič Kuindži, Onde) |
... un tempo che scorre ... (Archip Ivanovič Kuindži, Tramonto sulla spiaggia d'inverno) |
... un tempo che può aprirsi alla speranza ... (Archip Ivanovič Kuindži, Passo di Darial) |
Ma quali desideri? Quale speranza? E quale speranza che non deluda e non inganni? Be’, il discorso diventa difficile e complesso…
... quale speranza? ... (Archip Ivanovič Kuindži, Nuvole) |
...la speranza di un tempo riscattato dall'oppressione e dal dolore ... (Archip Ivanovič Kuindži, Arcobaleno) |
... la speranza di un oltre ... (Archip Ivanovič Kuindži, Monte Elbrus nella sera) |
Nostra notazione: Archip
Ivanovič Kuindži è un pittore russo vissuto tra il 1841 e il 1910. Le sue opere
descrivono elementi naturalistici, ma non sono riducibili a semplici
descrizioni del paesaggio. Il vero soggetto dei suoi dipinti è, infatti, la
luce. Essa filtra e si sprigiona dalla massa scura della materia rappresentata.
Perciò la narrazione della natura si umanizza, si spiritualizza e si carica
di un valore simbolico.
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... come luce che filtra nella notte (Archip Ivanovič Kuindži, Notturno). |
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