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mercoledì 23 novembre 2016

Referendum, la nostra sintesi informativa.

I cambiamenti proposti dalla riforma costituzionale in 10 punti.
📝Post di Rossana Rolando, Rosario Grillo e Gian Maria Zavattaro.  
🎨 Tutte le immagini dei dipinti di W.M. Harnett, pittore irlandese-statunitense vissuto tra il 1848-1892, sono state inserite in questo post per i soggetti che esse rappresentano: libri, penne, giornali, lettere, strumenti musicali... Tutti, nel loro nitido realismo, sono simboli di riflessione, di studio, di calma silenziosa e pensante.

William Michael Harnett, 
Scrittoio
1879

Anche noi, in questo e nel prossimo post, rifletteremo sul referendum, con sofferenza e non poche remore, visto il clima vergognoso ed infernale, che da settimane tutti noi respiriamo: attacchi e contrattacchi impietosi di chi, incapace di ascoltare gli altri, preso com’è da furore distruttivo fatto di superiore disprezzo, offende le nostre intelligenze e capacità di discernimento.
Ci sono “sì” e “no” che ci paiono  frutto di fanfare di pancia  pro o contro, di reciproche demonizzazioni e rese dei conti, di intollerabili personalismi, di rinuncia a pensare e far pensare in nome dell’ipse dixit, di ideologismi che paventano scenari apocalittici nel caso di vittoria dell’avversario. Sintomi di una generale crisi, troppo profonda per liquidarla con vuote accuse ed offensivi appellativi  che si pretendono stroncanti: ci paiono solo liquidi “topoi koinoi” oggi tanto di moda: “populista, antidemocratico, reazionario, fascista…” e via dicendo. Tutto ciò  da entrambe le parti.
William Michael Harnett, 
Emblemi di pace, 
1890
Ma ci sono - eccome! - i “no” pensati ed i “sì” pensosi, entrambi sempre sofferti e problematici. Sono questi no e questi sì che vorremmo mettere in evidenza, non senza condizioni e prese di distanze:
- non siamo contro nessuno, siamo per un’Italia migliore ed il voto di ciascuno di noi  sarà decisione personale  che ognuno consegnerà all’urna. Per quanto ci conosciamo, non voteremo nello stesso modo, ma voteremo fidando ognuno nella libertà dell’altro, uniti nel caso specifico da “concordia discorde.
✎- siamo convinti che  la riforma proposta poteva essere migliore e meglio formulata, ma siamo altresì convinti, pur da posizioni divergenti, che  il sì e il no - quelli pensati  e pensosi, attenti soprattutto al presente ed al futuro delle nuove generazioni, dei gruppi e delle persone meno tutelate, specie se invisibili -  abbiano entrambi motivi  da offrire all’attenzione di tutti, senza pretese di esaurire verità e giustizia.
William Michael Harnett, 
Tavolo dello studio, 
1882

✎ - ci limiteremo semplicemente ad esporre  le ragioni essenziali dell’uno e dell’altro, sgombrando il campo da ogni malanimo pregiudiziale, da ogni calcolo di faziosa ideologia, da ogni ragione estranea ai contenuti del referendum. Sarà ogni elettore a decidere da che parte far pendere la bilancia….
✐- ci siamo suddivisi i compiti: a Rosario le ragioni del  no ed a Gian Maria quelle del sì.

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🎯 Premettiamo  una breve sintesi, perciò stesso imperfetta, dei cambiamenti proposti dalla riforma. Gli articoli  modificati della Costituzione sono 44, quelli abrogati 4 + nuovi commi delle disposizioni transitorie. Le principali modifiche riguardano:
William Michael Harnett, 
Casellario 
per la corrispondenza dell'artista, 
1879
🔻1. Abolizione del bicameralismo perfetto, unico in Europa, a favore del bicameralismo differenziato. Camera e Senato avranno funzioni distinte e poteri diversi. La Camera vede confermata la sua composizione numerica e continuerà a votare la fiducia al governo e le leggi ordinarie (approvate più velocemente con un “voto a data certa” entro 70 giorni). Il Senato attualmente composto da 315 membri sarà sostituito dal Senato delle autonomie  formato da 100 componenti (74 consiglieri regionali, 21 sindaci e 5  membri nominati dal presidente della Repubblica,  i quali ultimi rimangono in carica 7 anni, non rinnovabili). I senatori non saranno più eletti direttamente dal popolo, ma scelti tra i consiglieri regionali, a loro volta eletti dal popolo. Conserveranno l’immunità parlamentare quando eserciteranno funzioni senatoriali “senza vincolo di mandato”.
William Michael Harnett, 
Public ledger 
(quotidiano di Philadelphia: 1836-1842)
1880
Bisogna notare che in questo modo si allarga l’immunità a rappresentanti regionali. Non percepiranno alcuna indennità a parte i rimborsi spese. Gli ex-Presidenti della Repubblica saranno, come già avviene, senatori a vita. Il Senato non darà più la fiducia al Governo, rappresenterà le Regioni e gli Enti territoriali. Avrà una funzione di raccordo con l’Unione Europea, gestirà i fondi europei, ratificherà le normative dell’Unione; valuterà l’operato delle pubbliche amministrazioni e delle politiche pubbliche; verificherà l’attuazione delle leggi dello Stato, darà pareri sulle nomine di Governo, approverà insieme alla Camera le leggi di revisione costituzionale, di tutela delle minoranze linguistiche, i referendum, le leggi elettorali, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle città metropolitane.
William Michael Harnett, 
Natura morta con tabacco Tre Castelli
1880
Determinerà i casi di ineleggibilità e incompatibilità dei senatori  e parteciperà all’elezione del presidente della Repubblica (per la quale si prevede un quorum più alto per garantire le minoranze). La suddivisione dei compiti aspetta ancora una dicitura chiara e una serie di decreti attuativi
🔻2. Abolite le Province, la Repubblica sarà costituita da Comuni, Regioni, Città metropolitane e Stato.
🔻3. Ridefinizione delle competenze dello Stato e delle Regioni (forse la questione più controversa). In particolare:
 🔽- eliminazione della definizione di “competenza concorrente” (hanno competenza sia le Regioni sia lo Stato, ma con diversi principi) a favore della definizione di competenza esclusiva (riguardante solo le Regioni o solo lo Stato), con riassegnazione e divisione delle precedenti competenze concorrenti.
William Michael Harnett, 
The Last Summer Rose (poema), 
1886
🔽- introduzione della clausola di supremazia”, in base alla quale  lo Stato può agire sulle competenze non esclusive delle Regioni (quelle che erano regolate dalla “competenza concorrente”), nei casi in cui sia necessaria una “tutela dell’unità giuridica o economica della Repubblica ovvero la tutela dell’interesse nazionale”.
🔽- introduzione del “regionalismo differenziato”: alle Regioni (tranne quelle a Statuto Speciale e alle Province Autonome di Trento e Bolzano) possono essere attribuite particolari forme di autonomia, a condizione che presentino un equilibrio di bilancio tra le entrate e le spese. La legge per attuare il regionalismo differenziato deve essere approvata da entrambe le Camere.
🔽- La riforma intende così porre  fine al contenzioso tra Parlamento e Consigli regionali con il ritorno allo Stato di materie strategiche quali i trasporti, gli aeroporti e l’energia.
William Michael Harnett, 
Natura morta con lettera, 
1879
🔽-  Va notata la persistenza di Regioni con statuto di autonomia, tra cui qualche regione che non sembra aver dato grande dimostrazione di consapevole uso della suddetta autonomia.
🔻4. Il Presidente della Repubblica viene eletto con modalità diverse. L’elezione rimane sempre competenza di Deputati e Senatori, ma non ci sono  i 59 delegati regionali, visto che i senatori del Nuovo Senato sono scelti dal territorio. Nelle prime tre votazioni, servono i 2/3 degli aventi diritto al voto per eleggere il Presidente. Dalla quarta alla sesta votazione con la riforma sono necessari i 3/5 degli aventi diritto. Dal 7° scrutinio in poi la maggioranza dei 3/5 dei votanti presenti.  Inoltre, il Presidente della Camera diventa la seconda carica dello Stato e farà le veci del Presidente della Repubblica in sua assenza. 
William Michael Harnett, 
Musica e letteratura
1878
🔻5. Nuove norme sulle leggi (il voto in data certa e la coerenza) volte a limitare l’abuso dei decreti legge da parte del Governo, ad assicurare che il contenuto sia coerente con ciò che si propone ed impedire l’approvazione di disposizioni estranee all’oggetto o alle finalità del decreto.
🔻6. Leggi di iniziativa popolare: sono richieste 150.000 firme, con la garanzia prevista dalla Costituzione che la legge proposta sarà discussa e votata in Parlamento.
🔻7. Norme sui referendum: per i referendum abrogativi rimane il limite del 50%+1 degli aventi diritto per rendere valido il voto. Se però sono almeno 800.000 gli elettori a richiedere il referendum abrogativo, il quorum si abbassa al 50%+1 dei votanti alle ultime elezioni per la Camera dei Deputati.  Viene introdotto un nuovo tipo di referendum: il referendum “propositivo” o “di indirizzo”, attualmente presente solo in Valle d’Aosta e nella provincia di Bolzano: i cittadini possono richiedere al Parlamento di emanare una nuova legge su un tema particolare.
William Michael Harnett, 
Natura morta, violino e musica, 
1888
🔻8. La Corte Costituzionale, ente supremo che vigila sulla Costituzione e sulla sua applicazione, continuerà ad essere composta da 15 giudici, 5 sempre eletti dal Presidente della Repubblica, 5 sempre eletti dalla magistratura e 5 eletti dalle Camere, non più in seduta comune ma separatamente, 3 dalla Camera e 2 dal Senato. Sarà possibile con la riforma sottoporre alla Corte Costituzionale le leggi elettorali per accertarne la legittimità, presentandole alla Corte entro 10 giorni dalla loro approvazione, con ricorso firmato da almeno 1/3 dei componenti del Senato o 1/4 della Camera. La Corte ha 30 giorni di tempo per pronunciarsi.
🔻9. Scompare il Cnel (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, composto da 64 consiglieri e da un presidente) considerato organo obsoleto divenuto inutile.  
🔻10. Le quote rosa: con la riforma la parità di genere nelle Camere e nelle Regioni viene stabilita costituzionalmente attraverso “l’equilibrio tra donne e uomini nella rappresentanza”.

16 commenti:

  1. Un desiderio intimo : contribuire a stemperare la tensione

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  2. Grazie mille, molto utile e senza alcuna parola superflua. Sarei curioso di sapere quanto lavoro c'è dietro una sintesi così curata...
    Cordiali saluti e grazie ancora

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    1. Un bel po’, le assicuro, sperando che il nostro lavoro possa veramente contribuire, nel suo piccolo, a renderci tutti più consapevoli, pensosi-pensanti e, come ci ricorda Rosario, desiderosi di “stemperare la tensione”.

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  3. Grazie !!!! Molto utile per prendere una decisione serena il 4 dicembre !

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    1. Grazie per il suo commento, qualunque sarà la sua decisione.

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  4. La vostra sintesi informativa è veramente concorde ai dipinti dell' autore irlandese.....mi servo degli ultimi due dipinti ...musica e testi per dire che sarebbe piacevole paragonare " la politica " ad una " orchestra filarmonica " ....gli strumenti sono tanti e tutti diversi ma nel loro insieme si accordano .... e a noi piace ascoltare gli effetti musicali.....
    Purtroppo noi esseri umani abbiamo perso la gioia di accordarci ......e siamo arrivati a definire la soluzione di tanti e vari problemi ad un match di tennis ..
    Il " si " e il " no " è veramente il rumore di fanfare.....tutti suonano come vogliono .....e ci fanno ricordare la " torre di babele " .....
    Vorrei fare una domanda......
    .....deputati...senatori....ministri....presidenti ....non sono cittadini italiani ? .....solo noi siamo cittadini italiani dato che le difficolta' del vivere a loro non pesano ?
    Le teorie possono essere capite e accettate ...... se sono subito seguite dalla pratica......
    Ancora una volta un referendum che ha bisogno di un cuore umano .....esternamente sembra compatto ma anch' esso ha due sezioni ....l' importante è che una delle due funzioni.....e cosi sia la soluzione del nostro referendum..... Buona strada a tutti....( motto scoutistico )

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    1. Nel suo commento pone tanti problemi. Mi limito a sottolineare anch’io il rischio della torre di Babele, dove tutti parlano la loro lingua incomprensibile, incapaci di dialogare, di comunicare, di relazionarci, considerando e rispettando gli avversari come persone e non come nemici da affossare.

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  5. Ottimo post informativo, chiaro e coerente.

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