Auguri scomodi.
Post di Gian Maria Zavattaro
Foto di Rossana Rolando, riprese dal Museo dei Cappuccini, Genova (qui il sito).
AUGURI NATALIZI
DI ROSSANA ROSARIO GIAN MARIA
Presepe, Museo dei Cappuccini, Genova |
È il Natale invisibile dell’esclusione: il pranzo dei poveri o degli impoveriti, con qualche sorriso se offerto e gestito da S. Egidio o da Caritas, con il sorriso di accoglienza e fraternità dei volontari in un giorno in meno di solitudine ed uno in più di tenerezze - la solitudine degli anziani, dei malati soli negli ospedali, dei carcerati, delle persone abbandonate a se stesse - le disperazioni nascoste delle famiglie disastrate - gli indebitati, gli esodati, i falliti, i disoccupati, i senza casa, i profughi per terra e per mare, i marginali d’ogni categoria produttiva, i giovani arrabbiati...e nel mondo la strage degli innocenti. Grido di Rachele: «Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande; Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata perché non sono più” (3). Supplica del Papa: (“Fermatevi, smettete di uccidere i bambini”). Sono le guerre e la fame che mieteranno anche nei giorni natalizi le loro vittime.
Presepe meccanico, Museo dei Cappuccini, Genova |
Il pensiero corre ancora una volta al Vieni sempre Signore di David Maria Turoldo (4)
“Vieni di notte,
ma nel nostro cuore è sempre notte:
e, dunque, vieni sempre, Signore.
Vieni in silenzio,
noi non sappiamo più cosa dirci:
e, dunque, vieni sempre, Signore.
Vieni in solitudine,
ma ognuno di noi è sempre più solo:
e, dunque, vieni sempre, Signore.
Vieni, figlio della pace,
noi ignoriamo cosa sia la pace:
e, dunque, vieni sempre, Signore.
Vieni a liberarci,
noi siamo sempre più schiavi:
e, dunque, vieni sempre, Signore.
Vieni a consolarci.
noi siamo sempre più tristi:
e, dunque, vieni sempre, Signore.
Vieni a cercarci,
noi siamo sempre più perduti:
e, dunque, vieni sempre ,Signore.
Vieni, Tu che ci ami:
nessuno è in comunione con il fratello
se prima non è con Te, Signore.
Noi siamo lontani, smarriti,
né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo:
vieni, Signore,
vieni sempre, Signore.”
Presepe, Museo dei Cappuccini, Genova |
Ecco allora gli Auguri a tutti, noi e voi, visibili ed invisibili, credenti e non credenti, di un NATALE pieno di sane inquietudini esistenziali, che mettano a nudo i falsari del dono (quelli del dono come merce di scambio), per insieme condividerne il senso: amore, amicizia, gratuità, fiducia, ospitalità, responsabilità, prendersi cura dell’altro, nella sequela dei re magi, che donano senza nulla chiedere in cambio per poi scomparire e nell’impegno di praticare ciò che predichiamo ed in cui diciamo di credere. Non c’è dono se il contesto in cui avviene è un abisso di disuguaglianze, se non c’è fraternità, se non c’è il donarsi oblativo.
Augurio di capire (per il credente vivere) senza fretta il significato del Natale: “Gesù non ha avuto fretta di annunciare il suo Vangelo e per 30 lunghi anni ha condiviso la vita della gente del suo villaggio, ha imparato dalla saggezza degli anziani, ha lavorato con le sue mani, è rimasto impotente di fronte alle ingiustizie e soprusi, ha capito l’importanza delle piccole cose quotidiane”. Augurio a non considerare tempo inutile quello dedicato agli altri, fatto di pazienza e semplicità. Augurio che questo Natale porti a tutte le bambine e i bambini, a tutti i giovani del mondo il dono del futuro guarito dall’odio e dalle violenze che stanno lacerando interi paesi; un futuro diverso dal presente, costruito dalle nuove generazioni libere e corresponsabili, un futuro che non faccia più paura, pieno di speranza e di reciproca fiducia. (6)
Note.
1. J. Tolentino Mendonça, La solitudine del Natale, in Avvenire p.1 del 20.12.23.
2. - “Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario. Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati. Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!..” (Tonino Bello).
3. Mt2,18.
4. 1.David Maria Turoldo, Vieni, Signore (in L’incanto del Natale nella poesia e nell’arte, ed. Paoline, 1996, pp.227-28 .
5. Tonino Bello-
6. Messaggio di padre Marco Prada (13.12.11).
Grazie e auguri di un Natale sereno a tutti voi !
RispondiEliminaUn caro abbraccio a Rossana!
Grazie di cuore! Auguri! Un caro abbraccio anche da parte di Rossana.
EliminaCara Rossana, cari Gian Maria e Rosario: grazie di cuore di questi auguri che condivido dal profondo del cuore. Grazie del vostro blog che continua a donare riflessioni nutrienti che ci arricchiscono interiormente. Buon Natale.
RispondiEliminaGrazie, cara Maria. Un augurio affettuoso da parte nostra. Buon Natale!
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