Piccola riflessione sul "venerdì santo" nel suo odierno valore simbolico.
Post di Rossana Rolando.Antonio Ligabue, Crocifissione (foto personale) |
La pagina di Guido Ceronetti sotto riportata esprime il senso potentemente tragico della “morte di Dio” - fatta coincidere con l'estinzione di ogni attesa messianica - avvertendo in essa l'effetto di una privazione che non libera, anzi impoverisce e disumanizza. Solo il seme di questa consapevolezza può far risorgere, nella terra odierna del disincanto, l'inquieta domanda dell’Altro e dell’Oltre.
E’ un tema che non mi dà molto calore,
ma fluttua nel mondo mentale, centrale e sigillato come l’ombelico. […] Non l’aspetto, non mi pare di averlo mai
aspettato. Resta però nell’armadio delle speranze cieche, le sole che valgano, e mai ne butterò via la
chiave. Si è nel messianismo finché si è nell’umano. […]
La morte dell’attesa, morire all’attesa,
è il peggior morire. Così dicendo pallidamente risuscito me stesso dal sepolcro
della mia privazione d’attesa. […] Pensare messianicamente, sia pure con una
forzatura malinconica, trattiene la mente dal precipitare nell’incretinimento
generale… […]. Pensare il Messia è
soffrire per qualcosa che vale perché ci oltrepassa, per qualcosa che dai
confini della carne scruta il Deserto dei Tartari che avviluppa, mare
ignoto, mantenendole disperatamente
vigili, le possibilità umane.
Come se un limo aurifero messianico
giacesse nel fondo del suo suono, dicendo alla terza persona dell’indicativo,
presente o futuro, il verbo venire, un
brivido mi attraversa.
Siano sorrisi o lacrime è bello dire,
sfidando un potere funesto, dappertutto drizzato contro la luce, MARANATHÀ.
✽ Guido Ceronetti, Messia, Adelphi, Milano 2017, pp. 13-16.
✽ Sulla posizione di Guido Ceronetti, relativamente al religioso, cfr. Ceronetti e Quinzio, anticonformisti divisi dalla fede.
Grazie
RispondiEliminaGrazie a te Gianni, anche per il testo intenso che hai proposto qui sotto. Buona Pasqua con tutto il cuore da parte mia e di Gian Maria.
EliminaZoppicando, il mio incedere, seguo Marco Guzzi e il suo "Darsi pace", ma oggi, nell'apice del calvario, la mia adesione è forte:
RispondiEliminaL'ultima lezione
Non rifiutare l’afa di questo pomeriggio calabrese.
Non rifiutare la tua paura.
Non rifiutare la tua meschinità e il tuo orgoglio,
Il senso pungente della tua inferiorità e la percezione di una superiorità
Che giudica e pone sotto o sopra le persone
In base a scale di giudizio inflessibili e crudeli.
Tu non giudicare il tuo giudizio, non condannarti.
Non rifiutare quell’ombra che odi dentro di te,
Né quell’altra che la odia, non separarti da niente.
Non rifiutare l’amarezza della prima mattina
Né il tuo peccato più frequente.
Lascia che io ti dilati: tu
Contieni, accogli, accetta, risana.
Guarda con dolcezza la tua avidità di bambino defraudato.
Guarda con amore la tua arroganza, la tua chiusura.
Guarda alle tue piccolezze come guarda una madre
Al figlio che agita i pugnetti per respingerla piangendo.
Così amerai il tuo assassino e pregherai per lui.
Guarderai con dolcezza il persecutore, chi ti esclude crudelmente,
Chi ti umiliò e ti sconfisse, senza nemmeno riconoscerti.
Non rifiutare niente. Non giudicare. Non condannarti.
Resta uno, unanime, un’anima indivisa. Resta coerente.
Non resistere al male. Non raddoppiarlo. Fattene madre.
Fattene intermediario, medico.
Fattene carico.
E cura.
Allora la misericordia lo scioglierà nel tuo cuore,
Perché è sempre un rifiuto che alimenta il fuoco distruttivo.
Mentre l’accettazione scioglie il ghiaccio e unge le ferite.
E non rifiutare nemmeno il tuo rifiuto. Non ti accanire.
Giocaci piuttosto, cantagli una canzone, fanne una storia,
E lo vedrai sfumare quanto meno ti ci contrapponi.
Comprendi questa mia lezione? Ti suona? Vuoi questo mio cuore
Che non nega? Vuoi conoscere il mio divino amore?
Vuoi la perfezione?
E’ tutta qui, in queste braccia
Comunque aperte, anche se mi uccidi.
Marco Guzzi
Gianni sei tu che pubblichi Marco Guzzi? giusto per rispondere..comprendo questa lezione. mi suona. mi lascio dilatare...puoi rispondermi per favore? anche non oggi etc..ma quando puoi. danke
EliminaBuona Pasqua Roberta! Un caro saluto da parte nostra.
EliminaHOM
RispondiEliminaUn saluto.
Elimina.....Maranatha' ....raccogliamo Gesù con questo canto....per esprimere il nostro amore per Lui....per sentirlo amico della nostra vita.....
RispondiEliminaBuona Pasqua ....tanti auguri carichi di speranza....
La speranza sia quella luce sempre accesa per conoscere la Potenza Divina.....
......Auguri.....
......accogliamo .....
RispondiEliminaRicambiamo i nostri più cari auguri!
EliminaMaranathà il Signore viene
RispondiEliminaCara Rossana, bellissima, intensa e autentica questa riflessione laica di Guido Ceronetti. Grazie. Buona Pasqua
RispondiEliminaGrazie di cuore Maria! Buona Pasqua.
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