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domenica 12 marzo 2023

Se vuoi la pace prepara la pace.

Sentieri di pace.
Post di Rosario Grillo. 

Al vecchio detto si vis pacem para bellum 
propongo di sostituire si vis pacem para pacem
R. G. 
GUERRE
Ludwig Knaus(1829-1910), Eirene (Pace), particolare
La guerra ucraina sta turbandoci a tal punto da farci scoprire (finalmente) che il mondo attuale è interessato da molti conflitti distribuiti in varie sue parti.
Prima no.  Sbadatamente si sgranavano le "stazioni" di ogni evento bellico, dacché il muro di Berlino era crollato, senza  coinvolgimento politico e nemmeno emotivo. Guerre lontane. Delle quali non si metteva in conto una nostra eventuale responsabilità. Le parole del Papa che denunciavano una "guerra a pezzetti e bocconi" passavano inosservate.
Eppure, nella martoriata Africa, dal Sudan al Congo eccetera, le guerre si susseguivano senza soluzione di continuità, nei Balcani vedevamo conflagrare la confederazione jugoslava, in Arabia si è protratta la guerra yemenita, la "lotta al terrorismo" ci ha fatto piazzare bandierine inutili in Afghanistan in Siria in Somalia, dopo l’esplosione della guerra in Iraq.
In sostanza non ci si è soffermati a riflettere sulla permanenza della guerra  né si è avviata una riconsiderazione sulla "ontologia" del fatto bellico.
La guerra si dice scaturisca dal lato aggressivo dell’essere umano (Freud: Eros versus Thanatos), mentre Eraclito nel VI sec. a. C. ci descriveva "polemos padre di tutte le cose". Concretamente, però, dobbiamo spostarci allo scenario moderno: a- della formazione dello "Stato nazionale", b- della competizione "mercantilista" con il seguito della penetrazione coloniale europea (1), c- delle guerre di religione. 
Lì, la paura incrociò il mostro Leviatano e ci fu l’occasione (fondamento) della  necessità della guerra dentro al consorzio umano.  (2) 
 
LA GUERRA IN UCRAINA 
Ormai è passato un anno dall’invasione russa del paese mitteleuropeo. Ci dissero (e sempre ci ricordano) che il "casus belli" discendeva dal piano egemonico della Russia putiniana inseguente un programma di reintegrazione imperiale. Ci hanno ossessionato con immagini e video, trasmessi a tutte le ore, del paese ucraino distrutto, delle "fosse comuni", della gente civile trasformata in cavia. (3)  Hanno debitamente confezionato "l’ideologia" dell’attacco all’Occidente democratico portato da regimi autocratici (Russia, in prospettiva: Cina).  Hanno moltiplicato la latitudine della NATO ed operano (al di fuori di qualsiasi "mandato") per associare NATO e UE, mentre aumentano spropositatamente le spese militari. (4) Si moltiplicano le "adunate" (ultima: quella di Monaco), si susseguono visite al " visir" Zelenski (a Kiev era andato Biden, in seguito si è recata la nostra presidente del Consiglio). (5) Noi italiani, scrive Raniero La Valle (6), abbiamo montato "l’elmo di Scipio". Perfino alla Germania si è consentito il riarmo, rivedendo le disposizioni decise alla fine del conflitto mondiale.
 
IL MONDO DOPO IL CROLLO DEL MURO DI BERLINO 
Ludwig Knaus, Eirene (Pace)
Decisamente unilaterale la lettura del fatto storico: "abbattimento muro di Berlino", una volta che si sono sottaciute le aperture di Gorbaciov, gli spiragli che si erano creati per dismettere, con la guerra fredda, la competizione mondiale. In Occidente, allora, il faro illuminò l’agonia dell’URSS, mentre si scelse Eltsin come la "soluzione" della fine del comunismo sovietico. (7). Nessuna eco ebbe (né nei mass media fu creata) la dichiarazione di Nuova Delhi; invece si soffocò qualsiasi prospettiva di intervento redistributivo nel consesso dei rapporti tra i Paesi. Qualcuno dichiarò la "fine della storia" (Fukuyama) e … ci si applicò ad inventare un nuovo "asse conflittuale".
Ben presto, 2001, con le "Torri gemelle" il casus venne creato e fu l’inizio della guerra contro " gli stati canaglia". L’islamismo offriva il destro dello "scontro di civiltà" (Huntington).
Fu l’aggressione subita (torri gemelle) o un’autonoma decisione a proporsi come la "potenza modello di libertà e democrazia" degli Stati Uniti a giustificare l’unipolarismo del periodo 2001-2023? (8)
Voglio solo mettere l’accento sul fatto che ai "cittadini del mondo" venne inibita la opzione possibile: di intavolare rapporti pacifici in un ordine mondiale di eguali. (9)
 
"GUERRA GIUSTA" - "GUERRA INUTILE STRAGE "
Il Cristianesimo ha complicato la storia quando scelse di elevare al rango "triumphans" la Chiesa peregrina in terra. Si pensò di metterla in un rango superiore, dispensatrice di "troni terreni", salvaguardando un certo "crisma trascendentale" del diritto di natura (San Tommaso). In questa complicata dottrina venne teorizzata la "guerra giusta", passibile di essere "cavalcata" indiscriminatamente nelle Crociate, nella riconquista (o conquista delle Americhe), nella scelta soggettiva di questa o l’altra monarchia.
La Chiesa presente sa bene che, con questa forzatura, si diede il via alla "guerra civile europea" (guerre di religione) e si introdusse ancor di più l’umanità (nello specifico l’Occidente che si atteggiava a modello universale) nella pratica bellica.
Ci pensò l’Imperialismo a svelare l’arcano, ma si disse, in virtù del razzismo dilagante, che i "popoli superiori" avevano il diritto ("missione civilizzatrice") di colonizzare i "popoli sottosviluppati". Solo che così era creata l’autostrada ai due conflitti mondiali.
Nel primo di questi, davanti al prolungarsi della guerra ed ai segni lancinanti della distruzione generale, il Papa Benedetto XV si pronunciò contro "l’inutile strage".
Da lì, dentro la Chiesa, è stato un continuum di enunciazioni anti belliche. Tra esse meritano segnalazione la Pacem in terris giovannea e le continue invocazioni di Papa Francesco.
Messi dunque in questa prospettiva, che cammina insieme con il dialogo ecumenico, giungiamo alla dichiarazione di Abu Dhabi, nella quale è conquistata la vetta del Dio unico, nella concordia e nel rispetto delle diversità.
Fa specie piuttosto l’ostinazione del patriarca Kirill di Mosca, ostinato sostenitore dell’ imperialismo russo.
 
PACIFISMO
La motivazione che sorregge il mio scritto è, per intero, nella condivisione del principio di Pace. Sostenuto o per via di irenismo cristiano (qui sta la mia scelta di fede, intessuta del principio evangelico Mt, 5, 38-48) o per scelta della non violenza (Tolstoj, Gandhi, M. Luther King, A. Capitini). Suffragato dalle prove già riuscite, dal realismo dell’epoca atomica; detto con le parole di padre Ernesto Balducci, praticato con gli incontri favoriti dalle uscite di La Pira, scritto nell’articolo della nostra Costituzione "che ripudia la guerra".
Con esso appello, chiamo a "nuova sollevazione morale". Ricordando, al seguito di R. La Valle che "l’Italia è il primo paese in tutto l’Occidente con tutte le sue Costituzioni che l’obiezione di coscienza l’ha chiamata 'obiezione alla coscienza' "(10). 
 
Note
(1) In quel contesto si argomentò sia la classificazione "non umana" degli Indios americani come il primo diritto internazionale (vedi dibattito Bartolome’ de las Casas- Juan de Sepulveda, vedi De Vitoria). 
(2) Gli Stati moderni concepirono, tra le mansioni della sovranità, la tutela securitaria dei sudditi attraverso difesa militare inclusiva della conquista territoriale. Hobbes si occupò di argomentare al meglio la sua logica.
(3) Raccapricciante il contrasto tra la disponibilità all’accoglienza dei profughi ucraini e la sormontante regolazione ostativa di quella proveniente da altre sponde. La diversa attenzione dedicata al terribile terremoto in Turchia/Siria.
(4) Vista la particolare "esposizione" in questo fronte bellico della Polonia, che destina il 4% del suo bilancio alle spese militari, è possibile che diventi questo il target ufficiale.
(5) Nel frattempo son segregate "le carte" è il Parlamento ha una semplice informativa dell’invio di armi.
(7) Nessuno, così, fece caso al marasma che venne creato, anticamera della diffusione della corruzione in Russia e bengodi dell’ affarismo bipolare
(8) Richiamo ancora l’opera di Raniero La Valle, Leviatani, emi e, da parte mia, invito a guardare al lungo corso del "Manifest Destiny" degli USA.
(9) È vero: Kant aveva pensato e scritto "Per la Pace perpetua", assodato che l’umanità non era in grado di condursi pacificamente?
(10) R. La Valle, op. cit. p.188
 
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1 commento:

  1. Rosario ringrazia Rossana per avere arricchito con il video il post.🌹🤗✨

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