Caravaggio (il pittore del buio), Vocazione di San Matteo, particolare |
Caravaggio (il pittore della luce), Vocazione di San Matteo, particolare |
Caravaggio, Sette opere di Misericordia, Dar da bere agli assetati, particolare |
La misericordia non è appannaggio
esclusivo del cristiano: è prospettiva aperta a tutti, credenti e non
credenti, per la sua forza liberatoria, per il valore universale della sua
istanza, nella convinzione che ognuno di noi può essere amato solo
dove e in quanto tutti sono amati.
So bene che alcuni settori della cultura
contemporanea storcono il naso e, sulle orme nietzschiane, disprezzano questo
atteggiamento considerato debole, insano e patologico. So bene che non è
facile, anzi a volte eroico. Apriamo gli occhi: indubbiamente oggi è difficile
la mobilitazione della com-passione.
Al di là dell’effimera reazione emozionale
di fronte alle indicibili sofferenze presenti in tutto il mondo che
i media ogni giorno ci presentano (stragi, uccisioni, paure, fame, miserie
ecc), non c’è forse costantemente in noi il rischio di un’abulica anche se
involontaria rassegnata abitudine?
Non c’è forse un inconscio
ottundimento della nostra vita di tutti i giorni, anche quando
l’esercizio della misericordia potrebbe rivelarsi non solo aiuto concreto nelle
situazioni di indigenza, ma in casi estremi ultima possibilità di salvare
bambini, uomini, donne di fronte alla negazione immediata della
loro nuda esistenza?
Caravaggio, Sette opere di Misericordia, Vestire gli ignudi, particolare |
Senza ostentazione e senza invadenza conosciamo
veramente la misericordia?
Caravaggio, Sette opere di Misericordia, Ospitare i pellegrini, particolare |
E non importa se le persone che la ricevono abbiano un riconoscimento od una considerazione sociale né si attende alcuna riconoscenza.
Per il credente cristiano l’irruzione
della misericordia divina nella realtà della miseria umana è una
provocazione di prim’ordine: “Misericordia io voglio e non sacrifici” (Matteo
12,7). Dio è “padre della misericordia” e la sua misericordia è la
motivazione per la misericordia tra gli uomini. Il grido “Signore, pietà” è
come una professione di fede, la misericordia diventa segno
caratteristico del cristiano e la sua mancanza è la più profonda
deformazione della fede in Dio. Tanto da essere criterio del giudizio ultimo
dell’uomo.
Caravaggio, Sette opere di Misericordia (1606-1607) |
Post di Gian Maria Zavattaro
Iconografia di Rossana Rolando
Opportune e necessarie, queste belle riflessioni. Stupendo il dipinto di Caravaggio. Segnalo - solo per desiderio di "comunione" - di aver dedicato degli scritti alle 4 virtù cardinali (nella sezione: Vangelo secondo ...) e questo post dedicato all'accidia:http://maridasolcare.blogspot.it/2014/09/i-sette-vizi-capitali-accidia.html
RispondiEliminaBuona domenica sera.
Molto bello il post sull’accidia, molto “vera” la personalizzazione della parte finale. Grazie, anche noi condividiamo lo spirito di “comunione”. La consapevolezza dell’accidia è espressa magistralmente da Eugenio Montale in una poesia che io amo molto. La riporto qui:
RispondiEliminaPer finire.
Raccomando ai miei posteri
(se ne saranno) in sede letteraria,
il che resta improbabile, di fare
un bel falò di tutto che riguardi
la mia vita, i miei fatti, i miei nonfatti.
Non sono un Leopardi, lascio poco da ardere
ed è già troppo vivere in percentuale.
Vissi al cinque per cento, non aumentate
la dose. Troppo spesso invece piove
sul bagnato.
(Eugenio Montale, L’opera in versi, Diario del 71 e del 72, Einaudi, Torino 1980, p. 508).
Buona serata.