Il legame di Kandinsky con la tradizione popolare russa - l'immaginario e le fiabe - in due dipinti del primo Novecento: "Il cavaliere azzurro" e "La vita variopinta".
🖊 Post di Rossana Rolando.Wassily Kandinsky, Il cavaliere azzurro |
Oltre
a ispirare successivamente, nel 1911, il nome del gruppo fondato a Monaco (di cui fanno
parte, tra gli altri, Franz Marc e Paul Klee), Il cavaliere azzurro (o Il
cavaliere blu, Der Blaue Reiter, 1903) ha una forte valenza simbolica: l’uomo in
corsa sul cavallo bianco è l’alter ego dell’artista e rimanda al senso della
vita come lotta tra bene e male, come tensione volta ad affermare il primato
della dimensione spirituale su quella materiale. Il blu è il colore prediletto:
il colore del cielo, della quiete introspettiva, della beatitudine, simile
musicalmente a un flauto quando è azzurro, a un violoncello nel momento in cui
diventa blu, a un contrabbasso se è molto denso e, infine, nella sua manifestazione “più scura e solenne” a un organo (Lo
spirituale nell’arte, Se, Milano 1989, p. 65).
Wassily Kandinsky, La vita variopinta |
Il
cavaliere ritorna anche ne La vita
variopinta, dipinto collocabile agli inizi del 1907, quando Kandinsky vive a
Sèvres, vicino a Parigi, e ripensa all’amata Russia (riconoscibile è il colle
del Cremlino), trasfigurandola idealmente sulla tela. Quest'ultima riassume in sé tutti
gli archetipi originari della mente umana: l’amore erotico raffigurato dal giovane posto all'inseguimento della
fanciulla, in alto a sinistra e, subito sotto, la morte evocata dai teschi che
ricoprono l’abito talare di un prete; la discordia e la guerra rappresentate dai
randelli alzati dei contadini, al centro; la vecchiaia messa in scena dal
vegliardo, con il suo lungo bastone, nella parte centrale dell’opera; la vita
racchiusa in quell'icona “sacra” della madre stretta al suo bambino, in basso a
sinistra; la giovinezza identificata con un ragazzo che suona il flauto, giù a
destra…
Il
linguaggio pittorico è simile a quello naïf, appreso da Kandinsky nel 1889 durante il suo
viaggio di studio a Vologda, e attinge alla tradizione popolare russa dell’immaginario
medievale e delle antiche fiabe. La vitalità, l’energia, la gioia che il
dipinto comunica sono date principalmente dai colori utilizzati in forma pura,
in pennellate radicalmente distinte, e concepiti come strumenti
potentemente espressivi, mediatori psicologici di emozioni
interiori e di vibrazioni spirituali.
Rossana continua la sua provvida opera di "educazione artistica" guidandoci soprattutto su sentieri di "spiritualità dell'arte"
RispondiEliminaAver presente il periodo iniziale di Kandinsky aiuta a comprendere la fase dell'astrattismo.
Il naïf, tipicamente orientale, lascia prevalere la fantasia e le emozioni.
Grazie di cuore Rosario per la tua attenzione e il tuo sostegno affettuoso. Questo piccolo post su Kandinsky (artista che amo molto, in tutte le sue fasi) è pensato in relazione al prossimo, su Benjamin. Ciao, Rossana.
EliminaGrazie per la bella pubblicazione. Buon sabato.
RispondiEliminaGrazie! Ricambiamo l'augurio di un buon sabato.
EliminaVery nice.
RispondiEliminaAmo questo argomento perché visto che la vita odierna ha un ritmo che deconcentra tanti utili pensieri e quindi ci sentiamo carichi di molteplici tensioni.....allora con Kandinsky possiamo entrare nel suo mondo...Kandinsky è dotato di grandi facoltà artistiche che sono lo specchio del suo animo pieno di colori....
RispondiEliminaI colori di Kandinsky colorano la vita reale ....che può essere vista come una fiaba ....
Secondo il mio punto di vista Kandinsky desidera trasmettere che i colori dei suoi temi possono essere simultaneamente uniti insieme.....
Qualunque sia il nostro stato d' animo è bene prenderne uno alla volta....come il blu....lasciarci coinvolgere da esso e il vivere si fa più colorato.....andando oltre a ciò che le fiabe propongono.....
Questa opera di Kandinsky la definirei .......
......" Felicità esteriore...."
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Cara Teresa, questo dipinto “Blu cielo” - che a lei comunica felicità - è effettivamente un inno alla vita, con queste forme biologiche che Kandinsky ha raccolto e trasferito su questo sfondo celeste o marino… (e ritorna il blu) comunque un tutto in cui la vita esplode nella sua molteplicità e varietà.
EliminaConfesso che mi era sconosciuta la fase pre-astrattista di Kandinsky. Grazie di di questa suggestiva presentazione!
RispondiEliminaForse a partire da questa fase, poco conosciuta, si può meglio comprendere (come dice anche Rosario nel suo commento) “lo spirituale” che Kandinsky esprime nella sua maturità.
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