Piccolo post dedicato ai profumi, ai colori, alla luce della primavera.
Post di Gian Maria ZavattaroImmagine del dipinto di Claude Monet, Tempo di primavera.
Primavera non bussa, lei entra sicura,
come il fumo lei penetra in ogni fessura.
Ha le labbra di carne, i capelli di grano
che paura, che voglia che ti prenda per mano,
che paura, che voglia che ti porti lontano
(Fabrizio De André, Un chimico).
Claude Monet. Tempo di primavera, 1872. |
“Tu cosa fai veramente?”.
L’eremita rispose:
“Vivo qui”.
Vivere qui è una chiamata,
l’opera di una vita,
ma anche la cosa più
basilare che si possa immaginare.
Prima di ogni altra cosa
noi viviamo sulla terra;
viviamo nell’ambiente che
ci attornia.
(E. Theokritoff, Abitare
la terra).
Ci ricorda che questa terra è luogo
in cui soggiornare, è casa da abitare, ma è anche transito e passaggio. Ci dona
bellezza, ma ci dice che questa bellezza non ci appartiene. E’ tutta per noi,
ma non è nostra.
Ci richiama alla fraternità
universale con tutte le creature: con gli animali, con le piante, con tutti gli
esseri.
Per gli spiriti religiosi è rimando
alla Trascendenza. Per chi avverte il dono della vita è sorella e madre.
Per chi conosce il senso del dovere è luogo di cui essere responsabili, un
giardino da custodire e da coltivare.
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Raffinato.
RispondiEliminaGrazie del commento! Buona giornata.
EliminaBella! Grazie.
RispondiEliminaUn grazie ricambiato per il gentile apprezzamento!
EliminaAria leggera, frizzante, come una giornata di Primavera!
RispondiElimina(Non ....brillantissima, oggi, qui)
Anche qui da noi non brillantissima. Per tutta la notte ci ha cullato la pioggia. Ma pioggia di primavera, di speranza e di attesa. Un caro saluto, Gian Maria e Rossana.
RispondiEliminaGrazie del post primaverile!
RispondiEliminaMi associo col tributo di un mio haiku:
nuovo sorriso
fioritura di gemme
torna e ci abbaglia
L'haiku condensa - nella efficace stringatezza del componimento - la rinascita "abbagliante" della natura e della vita in ogni sua forma. Grazie per averlo scritto qui. Buona serata.
Eliminagrazie per questo meraviglioso poetico scritto
RispondiEliminae grazie del dono che siete voi. sì. tutto il creato canta la primavera
davvero battito d'ali e Bellezza, non possesso. buona primavera
Giamma e Rossana, amici cari, il post di Gian Maria celebra la primavera e sembra indulgere alla spensieratezza . Piuttosto è la cebrazione della Vita, che rispunta con i suoi fiori e colori, ma , come canta de Andre’, un “ chimico” non riesce a combinare, con il giusto mix di Dolore e Gioia. De Andre’, che è poeta a tutti gli effetti, lamenta soprattutto che la combinazione, umanamente riuscita una volta, non si può ex abrupto ricreare per via artificiale. Impegnativo è il modo umano di “ abitare la Terra” e discernere il valore delle cose, il significato “ oltre” di colori e canti, della Primavera ricorrente.🌈🍃🍀
EliminaGentile Roberta, il dono del dialogo è reciproco e la primavera, come ogni altra bellezza del creato, si gode e si respira insieme. Buon pomeriggio!
EliminaCaro Rosario, nel gergo comune gli anni si computano come primavere, forse perché primavera – come tu suggerisci – significa ri-nascita, ri-creazione, insieme attesa e anelito di una vita che sa rifiorire dai propri “inverni” e riscoprire la “spensieratezza” , intesa come liberazione da pensieri cupi. Due grandi abbracci.
RispondiEliminaMonet, le splendide parole di De Andrè, la rinascita esteriore ed interiore: passaggi nel tempo verso una Trascendenza? La fraternità universale, il giardino terrestre e tutte le sue creature sono valori da coltivare e custodire comunque ... Grazie.
RispondiEliminaBello condividere orizzonti e valori, specie in questi tempi... Grazie e buona serata.
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