Cosa si intende con il termine "spiritualità". Perché coltivarla.
Post e fotografie di Rossana Rolando.Sentiero da Carnino a Pian Rosso, Alpi liguri e piemontesi |
Come ha affermato Vito Mancuso, la spiritualità sta alla religione come la giustizia si rapporta alla legalità o la cultura al sapere (vedi video qui sotto). La giustizia, infatti, deve codificarsi nel diritto positivo, ma non coincide con le leggi, tanto è vero che vi può essere un sistema giuridico ingiusto (es. nazismo). La stessa cosa vale per il sapere, necessario perché si dia cultura, ma non sovrapponibile ad essa, altrimenti si parlerebbe di semplice erudizione. Nello stesso modo la spiritualità può tradursi in religione e rito, ma può anche esistere una religione ridotta a pura ritualità e priva di anima.
Quindi - possiamo concludere - la spiritualità è una sapienza del vivere che attinge ai mondi religiosi, ma non solo (anche alla poesia, alla letteratura, alla musica, all’arte…).
A partire da queste premesse ho letto Ascoltare gli alberi (Garzanti, 2018) di Henry David Thoreau (1817-1862), rintracciandovi
quella concezione della natura da cui ha tratto ispirazione Paolo Cognetti
(recensione de "Le otto montagne"), propugnatore di raduni in montagna che riscuotono
notevole successo, anche per la presenza (nell’ultima edizione di luglio) di
personalità di spicco, quali Erri De Luca e Francesco Guccini.
Thoreau, come dice il Post del 12/7/2017 (qui il link), è poco conosciuto in Italia e molto amato in America. Il suo Walden. Vita nel bosco è il manifesto della ricerca di una vita autentica (attraverso il ritorno alla natura) e della formazione di una coscienza vigile (che trova la forza di opporsi allo stato, quando esso impone l’ingiustizia, come attesta il precedente La disobbedienza civile).
Famoso il brano ripreso ne “L’attimo fuggente”:
Thoreau, come dice il Post del 12/7/2017 (qui il link), è poco conosciuto in Italia e molto amato in America. Il suo Walden. Vita nel bosco è il manifesto della ricerca di una vita autentica (attraverso il ritorno alla natura) e della formazione di una coscienza vigile (che trova la forza di opporsi allo stato, quando esso impone l’ingiustizia, come attesta il precedente La disobbedienza civile).
Famoso il brano ripreso ne “L’attimo fuggente”:
“Andai nei boschi perché desideravo
vivere con saggezza e in profondità, succhiando tutto il midollo della vita.
Per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire, in punto di
morte, che non ero vissuto.”
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In Ascoltare gli alberi (scelta di
brani tratti prevalentemente dal Diario) si respira una vera e
propria sacralità dei boschi, nel senso positivo di luoghi di elevazione
dell’animo:
“Guardi lungo questi sentieri, con il
loro stretto pergolato di alberi curvi, come tra le natave laterali di una
cattedrale, e ti aspetti di sentire dalle loro profondità un coro che canta”
(p. 7).
“…sul cammino dello Spirito stesso che
risiede in questi boschi…” (p. 8).
“Mi salta il cuore in gola al suono del vento nel bosco. Io, che solo ieri avevo una vita così dispersiva e superficiale, ritrovo all’improvviso il mio spirito, la mia spiritualità, attraverso l’udito” (p. 9-10).
“Mi salta il cuore in gola al suono del vento nel bosco. Io, che solo ieri avevo una vita così dispersiva e superficiale, ritrovo all’improvviso il mio spirito, la mia spiritualità, attraverso l’udito” (p. 9-10).
La natura è un libro sapienziale che
ridona verità alla vita:
“Ma da solo in foreste o campi lontani,
in umili terre inselvatichite… io ritrovo me stesso… Immagino che questo
beneficio, nel mio caso, sia equivalente a quello che altri ottengono tramite
la frequentazione della chiesa e la preghiera. Io vengo alla mia solitaria
passeggiata nei boschi, come chi ha nostalgia si dirige verso casa. […] E’ come
se in quei luoghi incontrassi sempre qualche compagno illustre, sereno,
immortale, infinitamente incoraggiante anche se invisibile, e camminassi
insieme a lui” (pp. 33-34).
Sentiero da Carnino a Pian Rosso, Alpi liguri e piemontesi |
“Allora facciamo sì che la nostra vita
si erga verso il cielo come un bell’albero illuminato sull’orizzonte
occidentale, e al levare del sole sia piantata su una collina orientale per
brillare ai primi raggi dell’alba” (p. 62).
“Mi colpisce il fatto che più lentamente gli alberi crescono all’inizio, più solidi sono nel nucleo centrale, e credo che la stessa cosa sia vera degli esseri umani” (p. 62).
“L’uomo è come un albero che non è limitato dall’età, ma cresce fin quando ha radice nel terreno” (p. 67).
“Mi colpisce il fatto che più lentamente gli alberi crescono all’inizio, più solidi sono nel nucleo centrale, e credo che la stessa cosa sia vera degli esseri umani” (p. 62).
“L’uomo è come un albero che non è limitato dall’età, ma cresce fin quando ha radice nel terreno” (p. 67).
Le foglie ci insegnano a morire:
E’ con vivacità e leggerezza che [le
foglie] marciano verso l’ultimo luogo in cui riposeranno. Non portano alcun
lutto ma scorazzano allegramente sopra la terra per trovarsi un posto…Ci
insegnano a morire. Viene da chiedersi se verrà mai l’epoca in cui gli uomini,
con la loro millantata fede nell’immortalità, si metteranno a giacere con tanta
grazia… (p. 75).
….
Credo che oggi ci sia una profonda esigenza
di spiritualità, degna di essere ascoltata, da qualsiasi parte provenga, perché c’è bisogno di formazione,
elevazione, umanizzazione, per arginare involgarimento e omologazione. E’ sul comune
terreno umano che le diverse spiritualità possono incontrarsi, reciprocamente
riconoscersi e arricchirsi.
Sopra Carnino, Alpi liguri e piemontesi |
Sentiero da Carnino a Pian Rosso, Alpi liguri e piemontesi |
Sentiero tra Carnino e Pian Rosso, Alpi liguri e piemontesi |
Sentiero Carnino Pian Rosso, ponte sospeso |
Meraviglioso.
RispondiEliminaGrazie di cuore! Buona serata.
EliminaCondivido!
RispondiEliminaFelice di poter condividere pensieri e orizzonti. Buona serata.
EliminaIl post si muove sulla linea di un’idea della Natura finalmente libera da certe distorsioni e da un certo dogmatismo. È filtrato un senso del Cosmo, che , di origine antica, si è infine fermato nella tradizione orientale. Papa Francesco lo ha recuperato è reso disponibile nella ultima sua enciclica.
RispondiEliminaAnnota bene Rossana : nella Natura, con la Naturapossiamo avvertire lo Spirito, fuori e contro ogni opposizione corpo/spirito.
Mi piace sentire echi che vengono anche dal film Into the wild. 🍀🌈
Trovo che Thoreau sia di grande modernità, non solo (come solitamente viene ripreso) per la tematica della cura/rispetto/fratellanza con e per la Natura. Anche il linguaggio è essenziale, poetico, vigoroso. Grazie Rosario, per le tue osservazioni, un abbraccio.
EliminaMi onoro di leggere un pensiero che da anni elaboro e lo trovo, semplicemente, concreto. 😘
RispondiEliminaChe bello! Sono contenta della consonanza. Un caro saluto.
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