Una riflessione sulla figura di Sergio Marchionne e sul predominio - negli ultimi giorni della sua malattia fino alla morte - dell'economia sull'umano.
Post di Rosario Grillo.Sergio Marchionne (a sinistra) in visita ufficiale alla JNAP di Detroit nel 2011 |
È necessario perciò una ripuntualizzazione sul
concetto di creazione.
L’azione di dono e di cura di Dio per l’Essere.
Al suo interno, senza pretesa di dominio, trova posto
l’uomo, coagente della creazione continua. In questa misura l’uomo riflette e
partecipa all’azione del Donare.
Mi carico pure l’onere delle repliche che arriveranno,
consideranti il mio pensiero fatuo Irenismo (e buonismo), che inneggeranno
invece al “lavoro e utilità”, sorretti e corroborati dalla logica del dominio.
Aperto al dialogo nell’orizzonte della condivisione,
confermo la chiave di volta della Comunità che interagisce.
Nel disegno che impronto, confortato da certi assunti
teologici (1), l’uomo alza il senso del suo fare, il valore del lavoro che
compie.
(In quest’ordine ho già scritto: il lavoro è
preghiera. Ma non voglio tormentare per avere consenso alla mia tesi. Il
denominatore è semplicemente: la qualità umana del lavoro).
Premessa doverosa per fare un necrologio, nella conferma del livello umanistico di Sergio Marchionne.
L’ingegnere, come una meteora, vista la breve durata
della sua “azione storica” dentro la Fiat, ha impresso il suo segno. Ed esso
consiste sicuramente nella salvezza della Fiat per garantirne la sua
continuità.
Premessa doverosa per fare un necrologio, nella conferma del livello umanistico di Sergio Marchionne.
Lorenzo Delleani, I fondatori della F.I.A.T., 1907 |
Della Fiat bisogna avere contezza: il significato
storico è di rilievo. In tutta la sua portata nella suo spessore: industriale,
imprenditoriale, sociale nazionale oltre che economico. Si può dire che
Marchionne si allinei alla serie del Gotha: il fondatore, Valletta, Giovanni
Agnelli, Romiti.
A questa stregua va valutato, riconoscendo l’integrità
(integralità?) della sua filosofia padronale. In questo modo va riconosciuta
l’acutezza della ricetta con la quale ha “svecchiato”, ammodernato e
coraggiosamente perseguito la via della “multinazionale”.
Nelle relazioni sindacali, nella nuova fisionomia dei
contratti di lavoro si trova una perfetta simmetria e la dura chiusura a
qualsiasi tentativo di continuare il dialogo sociale.
Se è stata letta bene le premessa, questo è stato il
contributo del suo esistere, della sua partecipazione all’Essere, dell’impronta
lasciata nel tessuto della Creazione.
Quanto si è desiderato in questi pochi, frenetici
giorni, il risalto della Persona umana?
Era possibile, senza intaccare il corso della
“necessaria scelta di natura economica”.
Ed invece, a mio parere, è risultato schiacciante,
disumanizzante, il primato dell’economia, della finanza, della Borsa, del
Mercato.
Si attendeva una prova di un nuovo corso, visto che da
molte parti si è lamentato il soffocante predominio dell’economia sulla
politica (come dire sull’umano).
La prova è miseramente fallita.
- Aldo Antonelli, Meditazioni bandite, il segno dei Gabrielli, 201.
- http://www.giovaniemissione.it/categoria-testimoni/2183/simone-weil/
Sergio Marchionne è l'esempio di un uomo che ha fatto di un sogno la sua vita:
RispondiElimina"Se la vita ha il soffio
per esserci alla grande,
di vita è il sogno."
Non so se corrisponde al vero, me lo augurerei. Di certo è l’esempio di un lavoratore e, meglio, di un imprenditore che ha avuto la vena del ” Beruf “,comprensivo quindi di vocazione etica.
RispondiEliminaHo voluto rappresentare lo squilibrio tra la sua dedizione etica al lavoro, il suo qualificato contributo alla Economia in maiuscolo, compreso nella cifra dell’Umano e la strumentalizzazione a fin di parte che ne è stata fatta. Senza un briciolo di consapevolezza!
Grazie del contributo!
Mi è difficile dare un giudizio pacato. So solo che ha eliminato il debito di altri incapaci e chi ne ha pagato le conseguenze. Solo fra qualche anno capiremo come si evolverà.
RispondiEliminaLa vicenda di Marchionne serve...ci sta facendo un grande regalo....non lo hanno trattato bene e noi siamo dispiaciuti per lui e la famiglia...conta la sua umanità messa da parte per l'impresa...era necessario silenzio e non si poteva...cosi e emersa disumanita nostra società...
RispondiEliminaE insegnamento che conta trarre dalla vicenda Marchionne...questo voglio dire...per futuro