A tutti coloro
che coltivano l'Amicizia
che coltivano l'Amicizia
Nel nostro ultimo viaggio a
Firenze abbiamo visitato la mostra dedicata al Pontormo e al Rosso Fiorentino,
due pittori del manierismo cinquecentesco, entrambi provenienti dalla scuola di
Andrea del Sarto. Ricordiamo questa mostra, rimasta aperta fino al 20 luglio,
presso Palazzo Strozzi, per la qualità e la bellezza delle opere esposte.
In questo post vorremmo provare a
parlare di un tema che ci sta a cuore – il tema dell’Amicizia – proprio a partire da
un’opera del Pontormo (Jacopo Carrucci, detto il Pontormo, 1494-1557) da cui
siamo rimasti molto colpiti: la Visitazione di Carmignano, un dipinto che ha
come protagoniste Maria ad Elisabetta.
Nel quadro: non c’è
uno sfondo preciso. Probabilmente una via cittadina, avvolta nell’oscurità …
non proporzionata rispetto alle figure che risaltano in primo piano. La scena
scelta dal Pontormo richiama alla mente le piazze di Giorgio De Chirico e della
pittura metafisica, paesaggi che ci collocano al di là del tempo e dello
spazio.
La visitazione, disegno preparatorio. |
Commento: ogni
nostra amicizia ha uno sfondo, un contesto in cui nasce e si sviluppa: ci sono
amicizie giovanili e amicizie adulte, amicizie di lavoro, amicizie d’interesse
… vere e false amicizie, amicizie durature o passeggere, amicizie fedeli e
amicizie tradite...
Le amicizie sono molteplici,
hanno svariati significati … ma indipendentemente dal contesto in cui nascono,
dal tempo e dallo spazio in cui si collocano, vanno a costituire - nella
figura della presenza o dell'assenza - l’esperienza di tutti gli uomini.
L’amicizia fa parte della nostra vita, anche quando ci manca:
«senza
amici nessuno sceglierebbe di vivere, anche se possedesse tutti gli altri beni»
(Aristotele, Etica nicomachea).
I contenuti dell'Amicizia.
Nel quadro:
l’incontro tra Maria ed Elisabetta esprime alcuni contenuti profondi
dell’Amicizia. Le due donne si incontrano, si guardano intensamente senza
parlare, si abbracciano, stanno l’una di fronte all’altra.
La visitazione, particolare. |
Commento:
l’Amicizia autentica è una grande avventura, un incontro tra persone, sempre
nuovo, sempre inaspettato …; è intensità dello sguardo, il guardarsi dentro:
ciò che fonda l’Amicizia è la condivisione della propria interiorità,
l’attrazione per la bellezza interiore dell’amico/a e per la bellezza della
relazione che rende bella la nostra vita; è uno stare faccia a faccia, non
davanti, non dietro, ma a fianco …; è l’esperienza della gioia e della
gratuità: l’Amicizia si dona, non si compra, non si pretende, non si ottiene …;
nell’Amicizia si vuole il bene dell’altro e si avverte che l’altro vuole il
nostro bene:
«perciò amici per se stessi ...lo sono solo i buoni,
infatti i cattivi non godono di loro stessi,
se non sorga una qualche utilità»
(Aristotele, Etica nicomachea).
Le
insidie dell'Amicizia.
Nel quadro: dietro
Maria ed Elisabetta ci sono due spettatrici. Non si guardano tra loro, ma
guardano fuori, verso di noi. Chi sono? Sembrano ancora Maria ed Elisabetta,
sorta di doppio dei due personaggi principali.
La visitazione, particolare. |
- il nostro essere incapaci di vedere quello che l’altro sta vivendo e soffrendo e quindi il rimanere fuori, spettatori della relazione ormai svuotata di significato …
- il nostro retro pensiero che non comunichiamo all’altro, che ci divide dall’altro e che a poco a poco ci allontana …
- il silenzio di quello sguardo muto che non incrocia più quello dell’altro.
Ma le due spettatrici potrebbero - più luminosamente - rappresentare le medesime due protagoniste che osservano se stesse, che vigilano sulla loro Amicizia. E allora potremmo pensare che il senso della loro presenza sia questo: l’Amicizia non è un bene acquisito una volta per tutte, è un dono che va rinnovato, ricostruito giorno dopo giorno, non dato mai per scontato, pena la possibilità di perderlo, di sfibrarlo, di smarrirlo nella sua intensità e nel suo significato.
Post e iconografia di Rossana Rolando.
Nessun commento:
Posta un commento