Una nostra amica (Patrizia, di
Biella) mi ha inoltrato, per conoscenza, una mail diretta a Gramellini.
“Chissà se la leggerà … - scrive - in ogni caso gli argomenti mi intrigano
molto e vorrei condividerli anche con altre persone. Se vuoi puoi pubblicarli o
comunque potrebbe essere uno spunto per fare qualcosa. Non so, ma qualcosa
bisogna fare”.
Che significa “fare” qualcosa? Fare come “facere-practein” o come “agere- poiein? “Facere” è agire all’esterno, produrre un‘azione o un oggetto (fare una donazione, devolvere una certa somma, ospitare a casa propria...), insomma agire concretamente e visibilmente. “Agere" è agire all’interno, dentro di me, rendermi conto delle mie responsabilità, avviare un processo interno di cambiamento, di sollecitudine verso l’altro anche se il suo volto mi è sconosciuto.
Lasciamo il “facere” alla
responsabilità, alla sensibilità, alla disponibilità e discernimento di
ciascuno.
“Agere” forse è anche più
impegnativo e la lettera di Patrizia, che condividiamo, forse ci può
sollecitare a “guardare”, a non girarci dall’altra parte, a farci carico
delle nostre responsabilità in quanto uomini e donne che si dicono civili,
solidali e magari anche cristiani.
Lettera di Patrizia Pezzuolo.
“Gent.mo Sig.
Gramellini, Buongiorno.
A dire la verità non so dire
l'oggetto di questa mia mail, ma credo di trovare in Lei una persona che sa
ascoltare la mia preoccupazione e la mia inquietudine, dato che quando leggo i
suoi articoli o ascolto i suoi editoriali in televisione, mi sento sempre molto
in sintonia con le sue parole.
Vorrei esprimerle la mia preoccupazione ... |
Abito in un paese vicino a Biella e
anche da noi ci sono alcuni centri che accolgono ragazzi richiedenti asilo,
nella nostra provincia per il momento ce ne sono poco più di cento. Insegno in
un liceo cittadino e abbiamo avuto modo, tramite le associazioni che si
occupano di queste persone, di incontrare i ragazzi, stare con loro, farli
venire a scuola e ascoltare i loro racconti, non solo del viaggio per arrivare
in Italia, spesso troppo doloroso e straziante, ma la storia della loro
terra. I nostri incontri si sono trasformati in lezioni di storia, geografia,
inglese, francese, antropologia: insomma una vera e propria Scuola.
... sui richiedenti asilo ... |
Abbiamo saputo, in questi giorni, che
il viceprefetto ha comunicato a molti di loro, provenienti dal Mali, che la
loro domanda di asilo non è stata accettata e presto riceveranno un foglio di
via e ...diventeranno clandestini, come le persone che cercano di prendere il
treno per andare in Germania, di cui parlava l'altra sera.
... che diventano clandestini ... |
Dopo questa notizia, sono rimasta
molto colpita, ferita oserei dire, senza parole. Ma non si può fare silenzio,
non vedere cosa ci sta davanti. Le persone che continuano ad arrivare sono il
nostro futuro, non possiamo far finta di non vederli o “lavarci le mani”
con un foglio di via - perché noi non sappiamo cosa fare - o rivendicare che
altri se ne occupino. Questi Uomini, Donne, Bambini sono un fatto concreto che
ci riguarda e dobbiamo continuare a fare tutto quello che è nelle nostre forze
per aiutarli, chiedendo certamente anche l'aiuto, necessario, di tutta
l'Europa. SIAMO TUTTI RESPONSABILI DI LORO.
... di cui dovremmo sentirci tutti responsabili ... |
Per difendere i diritti di queste
persone varrebbe la pena scendere in piazza, fermare il mondo, perché tutti
insieme si trovi una soluzione ad una situazione umanitaria sempre più
grave.
Sono stanca di vedere gente che sa
fare tanto clamore per difendere i propri privilegi di casta, ma non riesce a
guardare il proprio vicino che non ha riconosciuti i diritti
fondamentali.
... perché siano riconosciuti i diritti fondamentali ... |
Lo sfarzo dell'expo sicuramente
esprime anche valori sani e buoni e potrebbe essere un'occasione, una “prima pagina” da usare per denunciare e sollecitare il ministero
degli interni e tutto il nostro governo affinché si sprema fino in fondo per
creare un cordone umanitario, per trovare una via di salvezza per queste
persone che stanno scappando da situazioni terribili, causate molto spesso da“nostri” interessi.
... i diritti violati... |
Stamattina ho ascoltato la
trasmissione “Uomini e Profeti” di Gabriella Caramore, su Radio Tre:
don PierLuigi Piazza, parroco di Zuliano in Friuli, responsabile del
centro Balducci, ha portato una bella testimonianza che ha dato uno sprazzo di
speranza.
... perché tutti possano avere un po' di speranza. |
Spero di ascoltare ancora
testimonianze, segni che possono cambiare le situazioni anche più
difficili se vogliamo e, soprattutto, queste esperienze sono segni che
possono insegnarci a leggere la realtà in un altro modo, con meno paura.
Insomma, ci sarebbero tante parole da
dire...
La ringrazio dell'attenzione e per questa
volta, auguro io a lei Buongiorno. Patrizia Pezzuolo”.
... perché tutti hanno il diritto di godere di un po' di felicità. |
Le immagini che accompagnano la lettera sono quelle di
Banksy, noto e impegnato artista della street art.
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