"Bellezza
è verità, verità è
bellezza," - questo solo
sulla terra sapete, ed è quanto basta
(John Keats, Ode su un'urna greca).
Inno alla bellezza (Enrico Benaglia) |
In un mondo senza bellezza
– anche se gli uomini non riescono a fare a meno di questa parola
e l’hanno continuamente sulle labbra, equivocandone il senso -,
in un mondo che non ne è forse privo, ma che non è più in grado di vederla, di fare i conti con essa, anche il bene ha perduto la sua forza di attrazione, l’evidenza del suo dover-essere-adempiuto; e l’uomo resta perplesso di fronte ad esso e si chiede perché non deve piuttosto preferire il male.
Anche questo costituisce infatti una possibilità,
persino molto più eccitante
– anche se gli uomini non riescono a fare a meno di questa parola
e l’hanno continuamente sulle labbra, equivocandone il senso -,
in un mondo che non ne è forse privo, ma che non è più in grado di vederla, di fare i conti con essa, anche il bene ha perduto la sua forza di attrazione, l’evidenza del suo dover-essere-adempiuto; e l’uomo resta perplesso di fronte ad esso e si chiede perché non deve piuttosto preferire il male.
Anche questo costituisce infatti una possibilità,
persino molto più eccitante
(H. U. von Balthasar, Gloria).
Abbiamo perduto la bellezza? (Mario Sironi, Periferia urbana) |
Dove cercare la bellezza nelle nostre città? (Mario Sironi, Paesaggio urbano) |
Non so se le
nostre vite di corsa in questa nostra società “liquida” consentano quel
dialogo con il “pulchrum, verum et bonum” (penso soprattutto ad
Agostino e Tommaso d’Aquino) che da secoli la filosofia e la teologia non solo
occidentale hanno praticato.
... nello squallore... nella bruttezza di tante periferie... (Mario Sironi, Paesaggio urbano) |
Bellezza è
parola a cui molti attribuiscono un significato evanescente, variabile ed
indipendente da riferimenti al vero o al bene.
Una riduttiva visione della
bellezza estranea o avulsa da quella della verità e della bontà -
limitata al “gradevole”, al “piacevole”, al “carino”, all’”emozionante” – mi
pare qualcosa di monco e di mancato, effimero, inconsistente, al limite vuoto.
Ognuno di noi ha bisogno di nutrirsi di bellezza, ma insieme di respirare il vero
e di vivere il bene. E’ un modo di educarci ad una pienezza di umanità.
... la bellezza non è il guscio esteriore delle cose... (Mario Sironi, Nudo allo specchio) |
... non è un involucro inconsistente e vuoto... (Mario Sironi, Solitudine) |
... la bellezza è pienezza di umanità... (Marc Chagall, Il violinista) |
La
bellezza è una realtà tra le più difficili da definire: termine
complesso, che si usa quotidianamente a proposito ed a sproposito, che si
applica a tutte le realtà, carnali e spirituali, temporali e non,
che mette in causa ora l’intelletto ora i sensi della vista e
dell’udito. E’ forma alta di conoscenza che tocca il cuore delle cose,
generando quel piacere che ci fa dire “è bello”.
Ed è bello perché in
armonia con se stesso ed il contesto nel quale si pone (“integritas” e
“proportio” tomiste), perché in esso risplende la verità (“claritas”), perché ogni cosa è chiamata al suo specifico
compito di essere “buona”, cioè di svolgere al meglio il proprio
essere-nel-mondo.
E così bellezza, verità, bontà, nella loro unità, sono lo splendore dell’essere.
... è vita bella perché ricca di bene, di valore, di gioia ... (Marc Chagall, Il violinista sul tetto) |
E così bellezza, verità, bontà, nella loro unità, sono lo splendore dell’essere.
... perché la bellezza è lo splendore dell'essere ... (Marc Chagall, Il grande sole) |
Non ci si
arriva per improvvisazioni. L’emozione ed il gusto immediati sono una cosa; la
ricerca del vero, la sensibilità per il bello, la capacità verso il bene sono
ben altro: non si improvvisano e vanno educate ed alimentate.
Non riconoscere la bellezza, come afferma von Balthasar, vuol
dire perdere l'attrazione per il bene e per il vero, non comprendendo
che è veramente bello solo ciò che è buono e non il suo contrario.
... è il bello che contiene il bene (Marc Chagall, Balletto). |
... abbiamo bisogno di ritrovare la bellezza... (Mario Sironi, Paesaggio urbano) |
A
questo punto, non so se quanto Keats afferma (“questo è tutto quel
che voi sapete in terra e tutto ciò che vi occorre sapere”), sia l'inizio
o la conclusione di un percorso, al termine del quale ognuno di noi, svolgendo
al meglio il suo essere-nel-mondo, scopre il valore profondo della
vita, comprende il vero significato dell'antico binomio greco kalòs kai agathòs
(καλὸς καὶ ἀγαθός).
... dentro le nostre città... (Marc Chagall, La casa blu) |
...dentro le nostre vite (Marc Chagall, Il violinista). |
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