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CARL ROGERS E IL METODO NON DIRETTIVO.
proponiamo:
Carl Rogers, la comunicazione educativa e la libertà nell’apprendimento.
Insegnare è comunicare (Gennaro Vallifuoco, Acqua) |
Insegnare è accendere un fuoco (Gennaro Vallifuoco, Fuoco) |
Insegnare è mettersi in gioco (Gennaro Vallifuoco, Terra) |
Così il dialogo
non direttivo diventa comunicazione empatica, scambio in profondità animato da un comune desiderio di progredire
insieme in un cammino dove ogni interlocutore ha il coraggio delle proprie
opinioni personali e nello stesso tempo il rispetto dell’altro, delle sue idee
e delle sua libertà, nell’impegno esaltante e difficile della crescita umana e
culturale.
Insegnare è
imparare a porgere attenzione a tutta la persona e non solo alla sua
espressione verbale, per comprenderla ed interpretarla al di là delle parole,
in funzione del suo quadro di riferimento. E’ imparare che il linguaggio
della classe non è solo costituito dall’espressione verbale o non verbale dei
suoi scambi, ma anche dall’evoluzione delle relazioni nel suo interno, secondo un doppio binario convergente: il linguaggio
del contenuto ed il linguaggio delle relazioni. Il primo è la messa in ordine
delle idee attraverso una concatenazione razionale dei diversi aspetti di un
tema o di un problema. Il secondo è il concatenamento degli atteggiamenti delle
persone nella varietà della dinamica di gruppo. E' importante imparare a rispettare questa
logica convergente e complementare, perché il “sì’ dei singoli alunni e della classe al contenuto può essere solo apparente, in
quanto potrebbe trattarsi di un "sì" alla relazione in cui si situa, e l’eventuale “no”
al contenuto in questione potrebbe riguardare
un rifiuto verso un tessuto relazionale mal sopportato. Mi fermo qui.
Insegnare è rendere liberi (Gennaro Vallifuoco, Aria) |
...sincronizzare i tempi della relazione con i tempi del contenuto... (Gennaro Vallifuoco, Foyer del Teatro Carlo Gesualdo di Avellino, Omaggio al tempo, particolare) |
Notazione.
La convergenza e la sintonia di molte affermazioni di Rogers con quelle di altri autori a lui contemporanei, penso in particolare a Freire, sono evidenti ed esprimono il ruolo, se non profetico, certamente anticipatore esercitato nella seconda metà del secolo scorso da tanti studiosi oggi dai media negletti. Senza dimenticare una non anomala bizzarria: molte tematiche da loro elaborate oggi paiono scontate, quasi di moda, ma troppo spesso presentate dai guru di turno come assolute novità delle loro presunte “buone scuole”...
La convergenza e la sintonia di molte affermazioni di Rogers con quelle di altri autori a lui contemporanei, penso in particolare a Freire, sono evidenti ed esprimono il ruolo, se non profetico, certamente anticipatore esercitato nella seconda metà del secolo scorso da tanti studiosi oggi dai media negletti. Senza dimenticare una non anomala bizzarria: molte tematiche da loro elaborate oggi paiono scontate, quasi di moda, ma troppo spesso presentate dai guru di turno come assolute novità delle loro presunte “buone scuole”...
... riconoscere radici, maestri, eredità... (Gennaro Vallifuoco, La famiglia dell'artista da giovane). |
Anche in
questo post - come nei precedenti: Auguri a tutti i docenti e Auguri a tutti gli studenti - inseriamo le immagini di Gennaro Vallifuoco che
abbiamo imparato a stimare per la maestria della comunicazione pittorica,
per la profondità e densità metaforica delle opere e, non ultimo, per la sensibilità umana. Grazie.
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