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martedì 22 settembre 2015

Le giornate della pace, con C.M.Martini, G. La Pira e Aziz Fuad.


“La pace è il più grande bene umano, perché è la somma di tutti i beni messianici. Come la pace è sintesi e simbolo di tutti i beni, così la guerra è sintesi e simbolo di tutti i mali. Non si può mai volere la guerra per se stessa, perché è sistematica violazione di sostanziali diritti umani (Card. C. Maria Martini, dall’omelia tenuta in S. Ambrogio a Milano il 6.12.01).


Aziz Fuad, 
artista della pace.
Il 21settembre è stata la giornata internazionale della pace.
Nell’anno sono più di 150 le giornate internazionali dedicate a temi ed eventi
La pace 
come scelta 
consapevole...
(Aziz Fuad).
particolari. C’è ovviamente il pericolo concreto  di celebrazioni puramente
retoriche e formali, che finiscono nell’assuefazione, indifferenza, insignificanza. Addirittura in alcuni casi le cose si complicano con celebrazioni nel medesimo giorno: il 21 settembre non era solo giornata internazionale della pace ma anche giornata mondiale Alzheimer 2015. Dividersi tra l’impegno per la pace e la lotta contro l’Alzheimer diventa impresa ardua, perché ogni tema od evento ha in sé un mare di problemi, di urgenze prioritarie e naturalmente di sofferenze.

E’ innegabile l’urgenza del problema Alzheimer: ogni 3 secondi una persona si ammala nel mondo di demenza e l’Alzheimer ne rappresenta la forma più diffusa. Secondo il rapporto mondiale Alzheimer 2015 sono oltre 46  milioni le persone affette in tutto il mondo, 1.241.000 in Italia; nel 2030 le stime ne prevedono 74,7 milioni per il 2030 e 131.5 nel 2050; in Italia 1.609.000 nel 2030 e 2.272.000 nel 2050…

...la pace come 
convivenza tra le culture...
(Aziz Fuad)
E la pace? A che  è servita questa giornata della pace a chi non ama inutili rituali?  Parlo per me: è servita come invito a  vivere ogni giorno in armonia con tutti i cittadini del mondo a cominciare da chi mi è prossimo;  a non dimenticare ogni giorno i bambini, le donne, gli uomini che hanno perso la vita a causa della guerra, della miseria e della violenza, coloro che non ce l’hanno fatta ad attraversare mari deserti e frontiere; a “vedere” i  sopravvissuti che soffrono ogni giorno le conseguenze di questi drammi; soprattutto, nel mio piccolo, a non arrendermi mai al disimpegno, a non cedere alla rassegnazione ed al disincanto, a continuare sulla strada della speranza e della fiducia, lo sguardo sempre rivolto ai giovani, seguendo le orme di tante persone  che spargono semi di speranza, di fiducia, di condivisone del dolore altrui. 

...la pace come dono reciproco...
(Aziz Fuad)
Come Giorgio La Pira. Nell’ottobre del 1955, in piena guerra fredda, come sindaco di Firenze riesce in un’impresa considerata impossibile: il “Convegno dei sindaci delle capitali di tutto il mondo”. Presenti ben 37 capitali da Washington a Mosca, da Parigi, Londra e Bonn a Varsavia, Praga, Budapest, Bucarest, Praga, Karaki, Nuova Delhi, Pekino, Tirana, Bagdad, Vientiane, Colombo, Riad, Saigon, Tokyo… Sono spezzate tutte le cortine per un convegno di amicizia, di speranza e di pace!” (G. La Pira, Lettere alle claustrali, Vita e Pensiero, Mi,1978, pp. 98-102).

...la pace come costruzione 
di un futuro diverso...
(Aziz Fuad)
Nel 1964 promuove un convegno internazionale giovanile sul disarmo e sulla pace, che culmina in una sorta di patto che le generazioni nuove di tutti i popoli della terra idealmente presenti a Firenze stringono tra loro per camminare insieme, da fratelli, verso le frontiere nuove del mondo. “Le generazioni nuove di tutti i popoli della terra convenute a Firenze alzano dalla terrazza di Palazzo Vecchio il loro sguardo pieno di speranza verso le nuove frontiere storiche del mondo - le frontiere della pace, dell’unità, della libertà, della elevazione spirituale e civile di tutte le genti- e si impegnano di attraversarle insieme e di costruire insieme la nuova, universale, pacificata e fraterna casa degli uomini” (cit., pp. 465-466).

...la pace come convivio dei popoli...
(Aziz Fuad)
Fra pochi giorni, ad ottobre, sessant’anni dopo il “Convegno dei Sindaci delle capitali di tutto il mondo” voluto da La Pira, si svolgerà  a Firenze  il vertice sulla pace con i sindaci provenienti da tutto il mondo… 

...dare al mondo i colori della pace...
(Aziz Fuad)
“Faccio ogni giorno quello che posso perché l'assurdità della guerra scompaia dalla vita di ogni uomo” (Aziz Fuad).

Aziz Fuad è un artista e illustratore per l'infanzia proveniente dal Kurdistan iracheno, in Italia da molti anni. Ha conosciuto la guerra e per questo ha fatto del suo impegno per la pace e per il dialogo tra le culture il messaggio di tutta la sua vita e la sua arte. Tutte le immagini sono tratte dalla pagina facebook di Aziz Fuad che gentilmente ci ha autorizzato a pubblicarle. Chi desidera approfondire la figura dell'artista può cliccare qui e leggere questa intervista.

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