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sabato 2 aprile 2016

Arte oggi. Alessandro Gottardo, Shout.

Alessandro Gottardo - conosciuto con lo pseudonimo di Shout - è un illustratore italiano di grande prestigio e successo, soprattutto all'estero, dove collabora con testate come il New York Times, Wall Street Journal, New Yorker, Time, Newsweek, Le Monde, l'Economist... In Italia ha lavorato con Einaudi, Espresso, Minimum Fax, Internazionale. Ha ricevuto numerosi premi internazionali.  
Le immagini riportate in questo post sono riprese  dal suo sito, previa autorizzazione. Ad esse ho liberamente  associato un titolo o un pensiero suggeritomi dalla figura (naturalmente le ispirazioni potrebbero essere diverse).
A partire da queste immagini provo a delineare brevemente lo spazio in cui si muove la produzione artistica di questo autore, proponendo anche una piccola riflessione sull’arte oggi.

Salto nel vuoto 
(Shout)
Attes
(Shout)
Incontri 
(Shout)
I disegni di Alessandro Gottardo sono fatti di tratti semplici, essenziali, geometrici. I suoi colori sono definiti, privi di sfumature, spesso attenuati. Le figure – uomini, animali, piante, oggetti… - sono stilizzate, schematiche, “minime”. Non comunicano un’emozione estetica, quella che si può provare di fronte ad una produzione codificata dalla tradizione come opera d’arte… 
Che cosa dunque rende “artistica” la sua produzione iconica? Che cosa fa di un suo disegno - rispetto ai fiumi di immagini in cui siamo immersi - un oggetto “interessante”? 
Potrei dire la capacità di comunicare un concetto, un’idea, una fibrillazione cerebrale. Non il “come”, ma il “che cosa”.


Omologazione 
(Shout)
Nomadismo
(Shout)
L'uomo-televisione
(Shout)
La città-cellulare
(Shout)
Oggi si chiede all’arte – cosiddetta “contemporanea” - un’illuminazione della mente, “un gesto d’intelligenza”, un “segnale” che indichi, un’immagine che dia da pensare. La funzione rivelativa dell’arte, così intesa, non si affida più ad un linguaggio descrittivo - che riproduce la realtà o rimanda ad un sentimento interiore - ma “ideativo”, capace di dare forma visibile ad un concetto. 
In un’intervista Alessandro Gottardo afferma: ho capito che l’immagine non ha bisogno di essere tradotta. Ecco il segreto del suo lavoro: l’icona si impone da sé, comunica pensiero, svolge una funzione critica, indica, arriva al cuore della cosa in modo immediato e universale, senza dover sottostare alla complessità specialistica e molteplice dei linguaggi filosofici, sociologici, psicologici che pure suppone e somma in sé.

 La musica salva
(Shout)
Un mondo nel libro
(Shout)
Fuga dal tempo
(Shout)
Pensiero divergente
(Shout)
Un pezzo di cielo
(Shout)
Anonimato
(Shout)
Corrispondenze
(Shout)
La luna nel bicchiere
(Shout)



Del contemporaneo “L’opera d’arte produce un segno che va al di là di se stessa, a differenza di un'opera tecnica che esiste per se stessa, possiede una funzione e un'utilità proprie e porta con sé la sua finalità: questa bottiglia che è ora qui davanti a me porta con sé la sua finalità di contenere un liquido e permettere di versarlo, ma se affermassi, alla maniera di Duchamp, che essa è un’opera d’arte, allora non servirebbe più a niente e diventerebbe un segnale” (Jean-Luc Nancy, L’arte, oggi, contenuto in AAVV., Del contemporaneo, Mondadori, Milano 2007, p. 17).

Post e iconografia di Rossana Rolando.

10 commenti:

  1. Grazie a te di cuore Patrizia. Sono molto contenta che ti sia piaciuto il post. Un caro saluto a te e a Giuseppe, anche da parte di Gian Maria.

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  2. Grazie, Rossana,... trovo molto belle le immagini,un "viaggio" al contrario, l'essenziale che ti spinge a "esplorare"...
    Un caro saluto

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  3. Grazie Nele, nele. Sempre particolare, non scontata la tua lettura e la tua offerta di suggestioni. Interpreto così quello che tu dici: di solito si parte da tante analisi per arrivare all’essenziale. Qui l’immagine ci costringe a partire dall’essenziale per sviluppare una riflessione più ampia, per “esplorare”… Molto bello. Tante analisi spesso non valgono una semplice felice intuizione. Ciao, buona serata.

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  4. Intrigante l'affermazione di Alessandro Gottardo: "l'icona si impone da sé, comunica pensiero, svolge una funzione critica, indica, arriva al cuore della cosa in modo immediato e universale, senza dover sottostare alla complessità specialistica e molteplice dei linguaggi". Grazie per quest'illuminante condivisione. Buona giornata!

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  5. La ringrazio @mari da solcare per l’apprezzamento della frase da Lei citata, che è una mia libera interpretazione dell’affermazione di Alessandro Gottardo, secondo il quale l’immagine non richiede traduzione. Buona giornata.

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