Un ricordo accorato dell'uomo, poeta e vescovo don Tonino Bello, nell'anniversario del suo venticinquesimo dies natalis.
Don Tonino Bello (1935-1993) |
Le immagini, inserite di seguito, riproducono opere fotografiche di Jamie Heiden (qui il sito).
La memoria e il ricordo di don Tonino Bello, insieme alla nostalgia e alla commozione, sono ancora oggi vivi, e non solo in chi ha avuto il privilegio d’averlo conosciuto e incontrato, ma anche in chi lo ha “scoperto” solo di recente e che attraverso la lettura dei suoi testi, i racconti e le testimonianze di molti, riesce a dialogare nuovamente con lui e ad aprirsi a inattesi orizzonti di speranza.
Jamie Heiden, Tornando a casa |
Se fosse vissuto, oggi don Tonino
avrebbe compiuto 80 anni. Non riesco ad immaginarlo “anziano”, o vescovo
“emerito”, come si dice per i presuli che hanno superato i prescritti 75 anni e
devono lasciare le proprie diocesi; non è possibile immaginare un don Tonino in
pensione e a riposo, perché l’intensa, profetica e irripetibile avventura della
sua esistenza lasciavano presagire un impegno sempre vigile e attento, frutto
di un’imperitura giovinezza del cuore, un progetto e una presenza coerenti che
avrebbero saputo custodire in sé il dialogo con ogni alterità, senza inondare
gli altri né col proprio io, né con l’idolo di certezze immutabili da esibire
contro chi, come noi, è in viaggio sulla barca luziana che “dondola nella luce
ove il cielo s’inarca e tocca il mare”, e non sa o non vuole smettere di
aspettare il futuro, di attendere, come dice un verso di don Tonino,
“l’aurora”.
Jamie Heiden, Verso l'infinito e oltre |
Jamie Heiden, La fine della linea |
Caro don Tonino, forse queste parole
sono futili o inutili, così com’è insolito e irrituale il ricordo del
compimento dei tuoi anni. Ma lasciami dire, ancora una volta, che sei penetrato
in me, in noi, senza fartene accorgere, come da una porta socchiusa il delicato
amante che rimane alle spalle, per non turbare il sogno che lo sogna; ma sei
vivo e presente, più vivo dell’Assente che si ricorda e s’invoca. Ti presagisco
ancora nella perplessità d’ogni amore, nell’ascolto che supera la voce, nello
sguardo e nei volti che varcano la veduta; sei ancora il proseguo d’ogni
carezza e sorriso, il cuore più accorato della gioia e del dolore. Eppure non
ti “vedo”, ma come non vedo l’aria che
respiro e la luce profonda che colora i cieli…
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attraverso il suo articolo, prof. Lestingi fa passare il suo amore per don Tonino Bello sino a chi lo legge, che non può, a sua volta, non provare amore. sentita l'intervista, proprio un regalo. grazie buongiorno
RispondiEliminaE' proprio così! Un articolo - questo del prof. Lestingi - espresso con un linguaggio poetico che avvolge e conquista.
EliminaRimpianto per la perdita di don Tonino, voce profetica e battistrada del pontificato attuale
RispondiElimina🙏
Una figura che ha lasciato tracce profonde e che continua a "parlare".
EliminaAlla fine della clip dell'intervista al professore Lestingi, You Tube ha proposto, come sempre, una scelta ulteriore. Scorrendo con il mouse tra di esse ho notato "La pace come perdono" Don Tonino Bello. Mi è piaciuta l'opportunità di sentire la voce e ciò che comunica il modo di parlare di ciascuno e sono entrato. E' stata un'esperienza forte sentire leggere raccontare interpretare questa voce trepidante interamente presa dall'importanza dell'argomento e che è comunque rimasta sempre piana come colloquiasse in una bottega di artigiani.
RispondiEliminaMa non è stato solo questo e mi scuso per l'auto referenzialità ma voglio accennare al mio stato emotivo di questi giorni.
Qualche giorno fa abbiamo notato che la gatta stava male, non mangiava, si muoveva a stento, un episodio di vomito. Il veterinaio ha diagnosticato un danno alla colonna vertebrale dovuto o a una caduta, a un ivestimento di un auto oppure a un colpo di qualcosa. La gatta non guarirà e io sono amareggiato ma anche, forse soprattutto, arrabbiato tanto da essere torvo perchè sono quasi certo che sia stata una bastonata e mi figuro l'autore.
Avere rivissuto con la guida di don Tonino l'episodio biblico di Caino e Abele mi è stato di grande aiuto.
Scusate lo sfogo.
Grazie.
Caro Gianni, grazie per aver condiviso qui il tuo stato d'animo su questa vicenda amara della vostra gatta. Veder soffrire gli animali è sempre doloroso, tanto più quando la sofferenza è provocata. Un caro abbraccio.
RispondiElimina"Non è possibile immaginare un don Tonino in pensione e a riposo, perché l’intensa, profetica e irripetibile avventura della sua esistenza lasciavano presagire un impegno sempre vigile e attento, frutto di un’imperitura giovinezza del cuore": ricordo che, sebbene già molto malato, a fine 1992 volle portare il suo desiderio di pace nella martoriata Sarajevo ... Don Tonino: un testimone, un profeta, un santo. Grazie per questa pagina in sua memoria.
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