Ciò che ha valore rimane, anche se noi cessiamo di percepirlo.
Mikhail Nesterov, Con velo, 1897-98 |
Nel terribile contesto della guerra scatenata dalla Russia contro l'Ucraina, rivolgiamo un pensiero grato ai pacifisti e resistenti russi che hanno avuto il coraggio di scendere in piazza, mettendo a rischio la loro vita e la loro libertà (i dati riportati dalle agenzie di informazione: 1800 arresti da parte della polizia russa).
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💥 Pensieri di Pavel A. Florenskij.
Normalmente si pensa che l'umanità morirà per la carenza di qualcosa. Per me invece è chiaro che morirà per l'abbondanza - diceva mio padre. Anche a me il molto ha sempre fatto paura, fin dall'infanzia, perché ti sembra che irrompa il caos senza forma, che non sei in grado di governare e che non puoi far tuo.¹
Che cos'è la cosa più importante in un'opera d'arte? La cornice, la ribalta, il confine nel tempo, l'inizio e la fine. Se non ci sono limiti non è possibile neanche la serenità. La capacità di limitare se stessi è il segno della maestria (Goethe).²
Occupatevi dell'opera vostra, cercate di compierla nel migliore dei modi, e tutto ciò che fate, fatelo non per gli altri, ma per voi stessi, per la vostra anima, cercando di trarre da tutto vantaggio, insegnamento, alimento per l'anima, perché neanche un solo istante della vostra vita vi scorra accanto senza senso o contenuto.³
Mikhail Nesterov, Florenskij e Bulgakov, 1917 |
Tutto passa, ma tutto rimane. Questa è la mia sensazione più profonda: che niente si perde completamente, niente svanisce, ma si conserva in qualche modo e da qualche parte. Ciò che ha valore rimane, anche se noi cessiamo di percepirlo.⁵
Non permettete a voi stessi di pensare in maniera grossolana. Il pensiero è un dono di Dio ed esige che si abbia cura di sé. Essere precisi e chiari nei propri pensieri è il pegno della libertà spirituale e della gioia del pensiero.⁶
E' da tanto che voglio scrivere: osservate più spesso le stelle. Quando avrete un peso nell'animo, guardate le stelle o l'azzurro del cielo. Quando vi sentirete tristi, quando vi offenderanno, quando qualcosa non vi riuscirà, quando la tempesta si scatenerà nel vostro animo, uscite all'aria aperta e intrattenetevi da soli col cielo. Allora la vostra anima troverà la quiete.⁷
💥 Biografia di Pavel A. Florenskij.
Mikhail Nesterov, Monastero, 1901 |
Dopo
la laurea in Matematica e
Fisica, il suo crescente interesse per la matematica pura si concretizza
in un attento confronto con il pensiero logico-matematico che lo
sollecita ad indagare il significato del “simbolo”, il rapporto
costitutivo tra
finito e infinito, unità e molteplicità. Decide poi di iscriversi
all’Accademia
Teologica di Mosca. Riflettendo sulla filosofia di Schelling e di
Solov’ev, Florenskij ricolloca al centro del pensiero cristiano il dogma
trinitario come “principio basilare” dell’ontologia. Gli scritti
teologici di questi anni sono di intensa creatività ed alcuni
sembrano precorrere il Concilio Vaticano II.
Il suo
crescente interesse per la cultura cristiana si concretizza nella scelta
definitiva dell'esperienza ecclesiale: ottenuta la licenza teologica, nel
1910 si sposa con Anna M. Giacintova e poco dopo è consacrato presbitero
ortodosso. Negli anni che precedono la rivoluzione, partecipa attivamente
alla vivace vita culturale e religiosa russa, scrivendo sulle principali riviste
teologiche, filosofiche e artistiche.
Mikhail Nesterov, La Santa Russia, 1901-1906 |
Torna a Mosca e riprende la sua
intensa attività filosofica, scientifica e teologica. Il 26 febbraio 1933
è nuovamente arrestato. Condannato a 10 anni di lager, è deportato in
Siberia nelle isole Solovki, in un antico monastero trasformato nel
primo gulag sovietico.
Pur in condizioni penosissime e tormentose
continua le sue ricerche (sul gelo perpetuo, l’estrazione dello iodio e
dell’agar-agar dalle alghe marine) e brevetta varie importanti scoperte
scientifiche (es. il liquido anticongelante). La sua fine è però segnata:
contro di lui viene ordita una falsa accusa.
Mikhail Nesterov, Viandanti, 1922 |
L’8 dicembre 1937, condotto in una località rimasta sconosciuta, non lontana da
Leningrado, viene fucilato insieme con altri 500 detenuti.
💥 Note.
1. Pavel A. Florenskij, Non dimenticatemi, Mondadori, Milano 2000, p. 310.
2. Ibidem, p. 310.
3. Ibidem, p. 417.
4. Ibidem, p. 205.
5. Ibidem, p. 156.
6. Ibidem, pp. 417-418.
7. Ibidem, p. 418.
Indovinata, caro Gian Maria, la tua idea di rispondere all’ “oscurità “ della guerra con la luce di un testimone della verità, della Libertà, della Fede. La sua origine, il dramma personale, vissuto nelle contorsioni di un’”anima russa”, di un territorio di per se multinazionale, sono Simbolo.
RispondiEliminaFino in ultimo, fino al sacrificio della vita!
Che disperazione : vivere questo momento!💫💫💫
"Essere precisi e chiari nei propri pensieri è il pegno della libertà spirituale e della gioia del pensiero". Fino al punto di accettare di sacrificare la vita.
RispondiEliminaNon c'è una parola di queste citazioni che non tocchi profondamente l'anima.
Grazie, in questo momento sono balsamo.