Post di Rosario Grillo.
Banksy, Contro la guerra |
Visto che nel presente siamo nel pericolo di una GUERRA INCONTROLLABILE: quella che è scoppiata in Ucraina, con la conclamazione dell’invasione russa, voglio brevemente (anche senza lunga argomentazione, visto che oggi nel percorso della argomentazione si dà esca ai sobillatori di qualsiasi risma) portare l’esempio di un recente libro di storia con titolo RUSSOFOBIA. La tesi, allungata nel farsi della storia, svolge il tema del perché si sia depositato l’umore di una diffusa ostilità verso la Russia. Certo perché la Russia è mescolanza, è incrocio, e, come tale, mette a rischio il nostro voler vedere e giudicare in base: “al bianco o nero”, per schematismi. Troppo complessa la storia dei Rus, decisamente semplificante l’odio che si rivolge al cosiddetto IMPERIALISMO RUSSO, ma non sarebbe male riparlare di Gorbaciov e delle luci che si erano accese con la Glanost, con la Ostpolitik, con il crollo del muro di Berlino. Delle speranze di PACE DURATURA, in considerazione della debolezza russa di allora. Ma poi… si è costruito man mano il terreno della dittatura di PUTIN. Ci poniamo la domanda su coloro, ad est e ad ovest, che hanno lavorato per questo scopo.
"Mi piace pensare che ho il coraggio di far sentire la mia voce, anche se anonima nella democrazia occidentale, e domandare cose a cui nessun altro oggi crede, come la pace, la giustizia e la democrazia" (Banksy, Wall and Piece).
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GRAZIE☮️💫
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