Questo articolo - che esplicita e completa il significato che abbiamo voluto dare al titolo del nostro blog - è complementare al post "Siamo individui o persone?", comparso su questo sito qualche giorno fa.
In esso dicevamo:
"... i termini individuo e persona... nascondono due modi diversi di pensare l’uomo. Il concetto di individuo indica un mondo chiuso in se stesso, quello di persona concepisce l'identità di ciascuno in modo dialogico, come risultato di relazioni".
In continuità con questa tesi proponiamo una distinzione - volutamente radicalizzata - tra i significati di società (degli individui) e di comunità (delle persone).
Accompagniamo questo post con le immagini delle opere di Pavel Filonov (1883-1941), pittore dell'Avanguardia russa, sconosciuto fino al 1988 - ovvero fino alla perestrojka di Gorbaciov - perché osteggiato e censurato dal potere sovietico che non ne volle mai esporre la produzione al pubblico. Oggi viene considerato il grande maestro della pittura analitica e uno dei nomi più prestigiosi dell'arte contemporanea.
In esso dicevamo:
"... i termini individuo e persona... nascondono due modi diversi di pensare l’uomo. Il concetto di individuo indica un mondo chiuso in se stesso, quello di persona concepisce l'identità di ciascuno in modo dialogico, come risultato di relazioni".
In continuità con questa tesi proponiamo una distinzione - volutamente radicalizzata - tra i significati di società (degli individui) e di comunità (delle persone).
Vogliamo anche celebrare l'umanissima figura dell'artista russo Pavel Filonov. |
Pavel Filonov (Teste) ha sperimentato in prima persona l'oppressione della società. |
C’è in tutti noi ed in tutto il nostro mondo contemporaneo una forte esigenza di socialità. La nostra
società è composta da miriadi di grandi e piccole società di ogni tipo, di
ogni formato e dimensione. Ogni giorno assistiamo al pullulare di vecchie e nuove associazioni, gruppi, clubs, circoli,
movimenti, centri d’incontro. Porsi in società fa parte della vita stessa: ogni
uomo ed ogni donna, sin dalla nascita,
fanno apprendistato della società in progressione: nella famiglia, nella
scuola, all'oratorio, nei gruppi dei pari, nel quartiere o borgata, su su, sino alla dimensione nazionale e
sovranazionale del villaggio globale.
Ogni forma di queste società è permeata dalla necessità di darsi una funzionale organizzazione,
la quale richiede stabilità, rassicurante continuità di rapporti e regole in qualche
modo riconosciute, accettate e comunque subite dai loro appartenenti.
Ma quale è la natura di queste forme associative tra loro molto eterogenee?
Articoliamo il discorso
attraverso una provocazione: l’opposizione società di individui – comunità di
persone. La società è termine polisemico ed indica, secondo gradi
differenziati e forme diversificate, aggregazione
di interessi ed individui. E' realtà ovunque diffusa. La comunità è invece termine
univoco ed indica com-unione di persone: esiste ed è esistita nella mente e nel
cuore di tanti, ma in modo compiuto non è stata ancora realizzata storicamente se non in piccole
comunità e rappresenta tutt’oggi, non un’utopia
irrealizzabile, ma un modello ed un ideale direttivo.
Pavel Filonov (Teste, particolare), con le sue opere, ha sottoposto a esame critico la società moderna, fonte di alienazione. |
‟La funzione suprema dell'intelligenza è la comunione”
(E. Mounier).
La
società è un aggregato impersonale, è il luogo dell’anonimato.
La
comunità è caratterizzata da volti, nomi, identità.
La società è costituita dagli individui.
La
comunità è formata da persone.
Pavel Filonov (Teste), con la sua arte analitica, vuole penetrare oltre l'immediato visibile. I suoi volti scavano nella sofferenza umana. |
La
società è intreccio di individualismi.
La
comunità è luogo di tensione verso il bene comune.
La società è tenuta insieme dall’utile, è frutto di un
contratto per la salvaguardia di interessi.
La comunità è fondata sulla gratuità del reciproco
impegno.
Nella
società vige il conflitto tra interessi privati.
Nella
comunità privato e pubblico si fecondano reciprocamente.
Pavel Filonov (Testa vivente) intende cogliere ogni atomo, ogni particella della realtà, per andare al cuore delle cose, oltre la superficie. |
La
società è dominata dal conformismo, è il luogo del “si dice”, “si fa”.
La comunità assicura ad ogni persona il suo posto autonomo ed
efficace nell'organismo collettivo.
La comunità non rifiuta a
nessuno, anche se avverso, il più piccolo dei diritti della persona.
Pavel Filonov (Degenerazione di un uomo) utilizza la sua arte per denunciare le storture della società moderna... |
La comunità ha come sua
vocazione quella di realizzare condizioni tali da permettere a ciascuno di
diventare ed essere compiutamente persona, in mezzo ad uomini e donne liberi e responsabili.
La società si allinea ad un capo carismatico, segue slogans miracolistici.
La società si allinea ad un capo carismatico, segue slogans miracolistici.
La comunità è costituita da persone capaci di autonomo
pensiero e di spirito critico.
Pavel Filonov (Il banchetto dei re) vuole delineare le tracce di una nuova convivenza... |
La comunità preserva dai totalitarismi.
La società coincide con la massificazione e l’omologazione
di oggi.
La comunità esalta le diversità.... in contrapposizione agli uomini della modernità, i cui tratti appaiono sempre più bestiali... |
La
società è formata dal casuale essere parte di una stessa nazione o di una stessa regione o di uno
stesso quartiere...
La
comunità è il prodotto della volontà.La società è fatta di tante solitudini.
La comunità è luogo di relazione e comunicazione.
La società è atomistica.
La comunità è pluralistica.
La società è fondata sugli egoismi individuali, nessuno in essa dà nulla per nulla.
La
comunità nasce dalla messa in comune delle generosità, si fonda sulla logica
dell’impegno, del dono e della gratuità.
Nella
società ognuno, chiuso in se stesso, fa i conti con la propria solitudine e l'indifferenza degli altri.
Nella
comunità ognuno si carica del destino di gioia e di sofferenza degli altri.
Pavel Filonov (Fioritura universale) contrappone
alle città di cemento, in cui l'uomo è solo,
la creazione di una armonia che trova nella natura
il suo paradigma.
|
Pavel
Filonov (Famiglia contadina) traccia l'utopia di una comunità retta da
relazioni autentiche e profonde, forse anche con uno sfondo religioso, come in questa opera che ricorda la Sacra Famiglia. |
Alcuni - disordinati - riferimenti bibliografici:
Elias Norbert, La società degli individui, Il Mulino 1990.
Oltre la società degli individui. Teoria ed etica del dono, a cura di Francesca Brezzi e Maria Teresa Russo, Boringhieri, 2011.
Hermeneutica, Dire persona oggi, Annuario di filosofia e teologia fondato da Italo Mancini, Morcelliana 2006.
Martin Buber, Il principio dialogico, San Paolo, 2004.
Massimo Recalcati, Non è più come prima. Elogio del perdono nella vita amorosa, Cortina Raffaello 2014.
Enzo Bianchi, Dono e perdono, Einaudi, Torino 2014.Hermeneutica, Dire persona oggi, Annuario di filosofia e teologia fondato da Italo Mancini, Morcelliana 2006.
Martin Buber, Il principio dialogico, San Paolo, 2004.
Massimo Recalcati, Non è più come prima. Elogio del perdono nella vita amorosa, Cortina Raffaello 2014.
Luisito Bianchi, Dialogo sulla gratuità, Gribaudi 2004.
Dietrich Bonhoeffer, La vita comune, Queriniana, Brescia 1973.
Chi
desidera intervenire può andare qui sotto su "commenta come", nel menù a
tendina selezionare "nome/URL", inserire solo nome e cognome e cliccare
su continua. Quindi può scrivere il proprio contributo sul quale
rimarrà il suo nome ed eventualmente, se lo ritiene opportuno, può
lasciare la sua mail.
L'argomento posto dall'amico Gian Maria, come parte di quelli finora proposti, meriterebbe forse anche una dissertazione antropologica sul Tema. Non essendo in tal senso qualificato, verserò la mia goccia di contributo, in quel contenitore oceanico, che è la questione in oggetto. Credo, a titolo puramente personale, che Individuo, possa essere un essere sconosciuto, insignificante. Forse anche una Persona, ma della quale non intendiamo approfondire la conoscenza. "Uno dei tanti" - "Se non esistesse, nessuno ne sentirebbe la mancanza" - "Un minerale" - "Uno da cui non sortirebbe nulla" - "Un asociale isolato dalla comunità, che partecipa, produce, si confronta" La Persona, magari anonima, è la Luce, l'amico, colui che pur non conoscendo, stimiamo, quello che si espone per il bene comune, ignaro delle conseguenze. Quel tale con cui entriamo in empatia e vorremmo conoscere. L'individuo è come l'uomo solo nel deserto, che non vuole attingere all'oasi della società, colui a cui non porgerei la mano. Porgere la mano? Mi chiedo quanti di noi l'abbiano inconsciamente porta a individui che non lo meritavano. Un abbraccio a te e Rossana, che possa trasmettervi la stima che nutro per voi.
RispondiEliminaCaro Franco, mi sorprende ogni volta la tua capacità di comunicare riflessioni impegnative e profonde in modo semplice, piano e chiaro. Dietro scorgo, insieme a Rossana, una vita che non ha smesso di ricercare il senso profondo del nostro essere al mondo, che ha conosciuto ed avvicinato molteplici volti dell’umano - sia positivi sia negativi -, che è abituata a scandagliare la propria dimensione interiore, mai accontentandosi dell’apparenza e della superficie. Porgere la mano non è mai un atto di debolezza, ma di forza, il modo concreto di uscire e far uscire dal deserto verso l’oasi della società, che io chiamo comunità. Un abbraccio a te ed Enrica, che trasmette altrettanta stima per voi.
Elimina