La tessera dell'uomo qualunque ... |
... un settimanale di molti anni fa... |
Dove
stiamo andando? Verso un’umanità ad una dimensione, in cui ognuno di noi non
è che un replicante, “uno qualunque”?[i]
... chi è l'uomo qualunque?... (rappresentazione dell'uomo qualunque, stritolato da oscure potenze, nel logo del periodico) |
Quando siamo qualunquisti?[ii]
… tanto sono tutti uguali …
Siamo qualunquisti nella ridda di maschere che ognuno indossa e smette in un gioco senza fine, in un mondo dove non ci si riconosce sottoposti a nulla e si vive tranquillamente la convertibilità degli opposti, dove la politica è il regno dell'assurdo, del tragicomico e del grottesco.
Siamo qualunquisti nella ridda di maschere che ognuno indossa e smette in un gioco senza fine, in un mondo dove non ci si riconosce sottoposti a nulla e si vive tranquillamente la convertibilità degli opposti, dove la politica è il regno dell'assurdo, del tragicomico e del grottesco.
... siamo qualunquisti quando
per noi tutti sono uguali ... |
… tanto non serve a niente …
Siamo
qualunquisti quando non ci impegniamo in nulla.
… tanto chi si crede di essere …
Siamo
qualunquisti quando guardiamo all’impegno di altri con cinismo, con ironia, con
superiorità, deridendo.
...siamo qualunquisti quando pensiamo
che ogni impegno sia inutile ... |
… tanto cosa ci guadagno …
Siamo
qualunquisti quando ci asteniamo da ogni presa di posizione per indifferenza,
insensibilità cronica, incapacità di guardare ad un orizzonte
di vita che va oltre la nostra.
… tanto l'ha detto lui…
Siamo
qualunquisti quando scegliamo la “fuga dalla libertà” sottomettendoci ad altri
(guru, movimenti, slogan…), diventandone parte, distruggendo la nostra
integrità, compiendo gesti dettati da altri, lasciandoci dominare da decisioni
e convinzioni confezionate.
… tanto lo dicono tutti…
Siamo
qualunquisti quando ci condanniamo alla inibizione massima: la soppressione del
pensare, il ristagno conformista, l’istinto di ripetizione, i linguaggi
stereotipati.
… tanto credi di essere diverso?...
Siamo
qualunquisti quando quotidianamente la routinizzazione ci distoglie dal
contatto e dalla consapevolezza dei problemi basilari della nostra
esistenza umana, persi nei molti compiti che ci bruciano tempo ed energie,
negandoci all’esaltazione dell’amore e della solidarietà, annegando nella
solitudine o nella frammentarietà del nostro destino.
... siamo qualunquisti quando diciamo
che non cambierà mai nulla ... |
… tanto fanno tutti così…
Siamo
qualunquisti quando, nell’assenza di un’autorità manifesta, ci lasciamo
irretire nella trappola di un’autorità invisibile e anonima.
Nessuno ordina, però tutti ci conformiamo all’autorità di “oggetti”
invisibili: guadagni, necessità economiche, mercato, senso comune, opinione
pubblica, quel che si fa, si pensa, si sente, si dice … Chi può attaccare
l’invisibile’ Chi può ribellarsi contro nessuno? E così perdiamo il senso di
noi stessi, diventiamo “uno qualsiasi”, facciamo tutto quello che tutti fanno,
non sporgiamo dalla fila, non ci chiediamo se abbiamo ragione
o torto ma solo se non siamo strani perché differenti...
... siamo qualunquisti quando facciamo
quello che fanno tutti ... |
… tanto ognuno pensa solo a se stesso …
Siamo
qualunquisti quando non ci ribelliamo al costo più doloroso, la perdita del
senso della comunità e della fraternità in un mondo senza cuore, vivendo
ogni giorno una vita spoglia, privata del
coraggio di un progetto grandioso.
...siamo qualunquisti quando
non ci vogliamo pensare ... |
Non arrendiamoci:
Possiamo in ogni momento essere noi stessi, ciascuno con la sua irripetibile identità, solo se lo vogliamo veramente.
Non arrendiamoci:
Possiamo in ogni momento essere noi stessi, ciascuno con la sua irripetibile identità, solo se lo vogliamo veramente.
Non arrendiamoci:
Se solo
lo vogliamo, nessuno può riuscire a sradicare il nostro bisogno di avere
una visione della vita, il gusto di vivere intensamente, di nascere
completamente e diventare completamente desti.
Non arrendiamoci:
Basta rifiutarsi
alla tentazione di collocarsi al di là del bene e del male, non
rassegnarsi a finire in una società disfatta sistematicamente per essere
poi presa da poche mani.
Non arrendiamoci:
Ogni
giorno possiamo portare a casa un seme di speranza che fiorirà,
condividere qualcosa di noi con chi incontriamo, portare la
fierezza dei nostri ideali e della nostra libertà, anche se accompagnati da
grumi di dolore per le violenze e le ingiustizie che segnano i volti di tante
persone.
Non arrendiamoci:
Se
noi adulti non abbiamo saputo o potuto portare a compimento la
realizzazione di una società più giusta e solidale, almeno alle
nuove generazioni rendiamo queste nostre speranze ed una coerente
testimonianza.
[i] Secondo Eurispes il 20% degli adulti italiani
non possiede i requisiti minimi per orientarsi nelle decisioni; il 41%
fatica a decifrare uno scritto, anzi una scritta: metà della popolazione adulta
non legge libri né giornali; il 66% è a rischio di ignoranza. In questo
magma incerto e sfuggente come non diventare qualunquisti, uomini e donne
qualunque?
[ii] Il Fronte dell’Uomo Qualunque, cui si riferiscono le immagini e le vignette utilizzate in questo post (ad eccezione dell'ultima), è stato
il partito e il periodico fondato da Guglielmo Giannini nel 1944.
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