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domenica 28 dicembre 2014

Figure del Natale. Sesta figura, la strage degli innocenti. Presentazione video di Banksy.

Bambini di Siria 
(da www.savethechildren.it)
“Fermatevi, smettete di uccidere i bambini” 
(seconda domenica di agosto 2014,  
Papa Francesco all’Angelus in piazza San Pietro).

Proponiamo oggi un video bellissimo di Banksy, artista inglese e celebre esponente della street art. Diffuso nel marzo del 2014, questo cortometraggio è dedicato ai bambini di Siria, nel terzo anniversario della terribile guerra che insanguina il paese. Il video può evocare la condizione di qualsiasi fanciullo venga oggi maltrattato, perseguitato, sfruttato, ucciso.
Banksy, 
Bambina 
con palloncino.
Breve presentazione: 
Una bambina riesce ad afferrare il filo di un palloncino rosso e ad innalzarsi al di sopra di un muro. Ed ecco che, oltre il muro, si trasforma, non è più una bambina qualsiasi, è una piccola siriana che guarda dall’alto le macerie della propria città. Il palloncino l’ha salvata. Le sue lacrime di compassione sembrano dire: non voglio, non posso salvarmi da sola, il mio non può essere l'unico palloncino esistente. Ma ecco che accade il miracolo.
Un secondo palloncino vola accanto ad un altro bambino, inginocchiato ai piedi di un uomo steso in una pozza di sangue. E vola anch'egli. Il miracolo si ripete ... Nella tragedia della distruzione altri palloncini sfiorano altri bambini e li salvano. Il cielo si riempie di rosso e le macerie restano in basso, lontane. Il video termina con un’immagine che sembra abbracciare il mondo intero. L’immensa distesa dei bambini che in tutto il mondo chiedono di essere liberati, portati via, salvati.

Si consiglia di mettere in pausa la musica del blog prima di avviare il video.


Alcune notizie sulla Siria.
«I bambini in Siria stanno pagando il prezzo più pesante per il conflitto in corso. Sono stati arrestati, mutilati e uccisi. Mentre il conflitto si intensifica, sempre più bambini sono costretti ad abbandonare le proprie case e cercare rifugio in altri luoghi e lungo le frontiere, perdendo la scuola e le vaccinazioni di base. Più il conflitto si trascina, più alto è il rischio di avere una generazione ‘perduta’ di bambini che porteranno le cicatrici fisiche ed emotive di questo conflitto per molti anni a venire»  (Giacomo Guerrera, Presidente dell’UNICEF Italia).
Bambini di Siria rifugiati 
(da www. La Repubblica. it)
Ma la Siria non è l'unica realtà in cui si assiste alla strage di innocenti per la quale papa Francesco ha invocato di fermarsi. In queste settimane è l'Iraq al disonore delle cronache...

2014 nel mondo.
Nel 2014 sono stati coinvolti in guerre 15 milioni bambini. 230 milioni bambini vivono attualmente in aree colpite da conflitti che li hanno esposti a violenze estreme e alle loro conseguenze: reclutati con la forza,  uccisi mentre erano nelle loro classi o mentre dormivano nei loro letti, annegati nel Mediterraneo, resi orfani, rapiti, torturati,  violentati, venduti come schiavi. “Mai come nella storia recente così tanti bambini sono stati  soggetti a brutalità così orribili” (A. Lake, direttore generale Unicef).

Bambini reclutati come soldati 
nella Repubblica Centrafricana 
(da www. La Repubblica.it)
Alcuni flash che i media tendono a marginalizzare.

Rosarno.  Dice il parroco: “Non voglio più celebrare funerali per ragazzi morti di freddo come l’anno scorso”.

Mozambico. Lo sfruttamento dei bambini di strada (soprattutto espianto di organi) in questo poverissimo angolo d’Africa assume dimensioni agghiaccianti,  tanto da superare nei profitti lo stesso traffico di armi.

Il fenomeno dei bambini di strada 
in America del sud 
(da www. turistipercaso.it)
Brasile. Il fenomeno dei bambini di strada è diffuso nell'America del sud, in particolare in Brasile, dove si calcola che ci siano circa sei milioni di minori senza casa e senza famiglia (meninos "de" rua, bambini "di" strada, la cui situazione esistenziale è diversa dai meninos "na" rua, bambini "nella" strada). “Nelle campagne  il 2% dei proprietari possiede metà della terra disponibile, molta della quale rimane incolta… 9 milioni di brasiliani vive con meno di un euro al giorno e tra questi il 25% è costituito da bambini fino ai 14 anni; 25 milioni di brasiliani vive con meno di due euro al giorno e tra questi c’è un altro 25% di bambini fino ai 14 anni. Molti bambini non vengono registrati all’anagrafe perché il procedimento non è gratuito ma a pagamento essendo l’anagrafe gestita da un ente privato…  
La campagna Every One, 
promossa da Save the Children.
Il bambino di strada  vive ai margini della società: è  inutile all’economia di mercato, è perseguitato dai commercianti, è ostaggio della malavita che ne crea bambini soldato per la guerra tra narcotrafficanti, è bambola sessuale per i turisti per lo più tedeschi e italiani,  è espulso dalla scuola che non accetta bambini con comportamenti scorretti dettati dall’uso di crack (80% ne fa uso) e fame, è trattato dalla stampa come delinquente usando contro di lui un linguaggio discriminante senza le attenuanti usate per altri bambini o adolescenti della stessa età ma di diversa condizione sociale. Sta succedendo un massacro di tali bambini e adolescenti sotto gli occhi di tutti, quasi come se ci fosse una accordo tacito di eliminarli per pulire le città in prospettiva di tre avvenimenti importanti: visita del Papa, Mondiali e Olimpiadi. Solo nel 2012 sono stati uccisi 9.000 bambini di strada…. Qualsiasi scusa è buona per la Polizia. Giustiziano anche ragazzini. Il destino dei ragazzini di strada è segnato: senza titolo di studio, senza lavoro, possono solo delinquere e finire in carcere. La situazione delle carceri è disastrata e non è certo lì che possono trovare modelli di riferimento per un riscatto: sovraffollamento, torture, abusi sono all’ordine del giorno…“ 
(Testimonianza di don Saverio Paolillo, missionario comboniano).

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