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Il tempo di Natale... |
Oggi per i credenti
cristiani inizia la novena di Natale, mentre “tutti” sono immersi nel
caos anticipato di nenie, luminarie, consumi che raggiungeranno l’acme
nei prossimi giorni e (forse) si esauriranno o perlomeno si attenueranno con l'Epifania.
“Tutti” immersi nel caos? No, certo non i monaci nascosti nei loro cenobi
e monasteri, non gli invisibili dietro le barriere ed i reticolati
dell'esclusione. Chissà se in questi giorni riusciremo a vederli…
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...tempo di luci, regali, consumi... |
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... ma anche tempo
di cammino e di ricerca. |
A tutti, visibili ed invisibili, BUON
NATALE, pieno di sane inquietudini. E proprio la nostra inquietudine ci
ha sollecitato ad accompagnare questo tempo di Natale - che non è solo
tempo meteorologico, ma è anche tempo della scoperta di ciò che rimane per lo
più nascosto - con alcune figure e alcune suggestioni.
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Vorremmo proporre a tutti
qualche piccola traccia di riflessione... |
Non si tratterà di post
impegnativi o articolati sul piano teorico, ma invece di piccole tracce
di riflessione, di emozioni, di semplici spunti - un video, una poesia,
un'immagine, un'opera d'arte, un brano musicale - su personaggi o simboli che
ruotano intorno al tema dell’attesa del Natale.
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... rivolta a credenti e non credenti... |
Ci proponiamo di farlo con
chiunque, credente o non credente, desideri vivere con noi questo periodo,
ripensando significati che vanno al di là dell’aspetto confessionale, per
radicarsi nella nostra comune esperienza di uomini. A partire da
oggi, ogni due giorni sino al 6 gennaio, pubblicheremo sul nostro blog 10 profili: Giuseppe, la madre, flores de
Nochebuena, il gallo, la favola di Aurora-sul-mare, il Natale dei ricordi, la strage degli innocenti, la fuga in Egitto, Simeone, i doni dei
re magi...
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... a tutti coloro che desiderano
vivere con noi questo periodo ... |
A tutti ed a nessuno, l’augurio
tratto dal “Manoscritto di Baltimora”:
“…Afferma la verità
con calma e chiarezza e ascolta gli altri: anche i noiosi e gli incolti hanno
una storia da raccontare … Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli
affetti. Non ostentare cinismo verso l’amore, perché pur di fronte a qualsiasi
delusione e aridità, esso resta sempre come il sempreverde… Coltiva la forza
dello spirito per difenderti nelle sciagure improvvise, ma non tormentarti con
l’immaginazione. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine... Tu
sei figlio dell’universo non meno degli alberi e delle stelle ed hai pieno
diritto di esistere. Sta’ in pace con Dio, qualunque sia la concezione che hai
di Lui. E quali che siano i tuoi affanni e aspirazioni, nella chiassosa
confusione dell’esistenza, mantieniti in pace con il tuo spirito... Nonostante
i suoi inganni, travagli e sogni infranti, questo è pur sempre un mondo
meraviglioso. Sii prudente. Sforzati di essere felice”.
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... il nostro augurio. |
Chi desidera intervenire può
andare qui sotto su "commenta come", nel menù a tendina selezionare
"nome/URL", inserire solo nome e cognome e cliccare su continua.
Quindi può scrivere il proprio contributo sul quale rimarrà il suo nome ed
eventualmente, se lo ritiene opportuno, può lasciare la sua mail.
Un tempo cronologico che inevitabilmente scorre.... un tempo che rimane in eterno. .. il kairos. Il Natale è un kairos che segna la vita di Dio e anche la nostra . Un Dio che si fa uomo perché l'uomo diventi Dio... Questa è la particolarità della nostra fede. L'uomo aveva già provato nel Paradiso terrestre a diventare DIO. .. ma aveva fallito. .. l'incarnazione ci dice che solo se DIO Sì Fa Uomo e' Possibile X L'uomo InnalzarSì fino a Lui.
RispondiEliminaCon la mia fede inquieta e nella pochezza (non sono parole …) mi trovo in piena armonia con Sandro, a cui rispondo con l’augurio di buon Natale - tratto da Dietrich Bonhoeffer - dei fratelli e delle sorelle di Bose: “ Nella nascita di Gesù Cristo / Dio si abbassa e si rivela. / Dio non si vergogna della bassezza dell’uomo, / vi entra dentro. / Egli ama ciò che è perduto, / ciò che non è considerato, / l’insignificante, / ciò che è emarginato, / debole e affranto./ Dove gli uomini / dicono “perduto”, / lì egli dice ”salvato”; / dove gli uomini dicono “no”, / lì egli dice “sì” ”(quarta pagina di copertina in Lettera agli amici Qiqajon di Bose n. 58 – Avvento 2014, che noi riceviamo regolarmene).
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