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martedì 16 dicembre 2014

Profili di Natale ed un augurio.



Il tempo di Natale...
Oggi per i credenti cristiani inizia la novena di Natale, mentre “tutti” sono immersi nel caos anticipato di nenie, luminarie, consumi che raggiungeranno l’acme nei prossimi giorni e (forse) si esauriranno o perlomeno si attenueranno con l'Epifania. “Tutti” immersi nel caos? No, certo non i monaci nascosti nei loro cenobi e monasteri, non gli invisibili dietro le barriere ed i reticolati dell'esclusione. Chissà se in questi giorni riusciremo  a vederli…

...tempo di luci, regali, consumi...

... ma anche tempo 
di cammino e di ricerca.
A tutti, visibili ed invisibili,  BUON NATALE, pieno di sane inquietudini. E proprio la nostra inquietudine  ci ha sollecitato ad  accompagnare questo tempo di Natale - che non è solo tempo meteorologico, ma è anche tempo della scoperta di ciò che rimane per lo più nascosto - con alcune figure e alcune suggestioni. 

Vorremmo proporre a tutti 
qualche piccola traccia di riflessione...
Non si tratterà di post impegnativi  o articolati sul piano teorico, ma invece di piccole tracce di riflessione, di emozioni, di semplici spunti - un video, una poesia, un'immagine, un'opera d'arte, un brano musicale - su personaggi o simboli che ruotano intorno al tema dell’attesa del Natale.

... rivolta a credenti e non credenti...
Ci proponiamo di farlo con chiunque, credente o non credente, desideri vivere con noi questo periodo, ripensando significati che vanno al di là dell’aspetto confessionale, per radicarsi nella nostra comune esperienza di uomini. A partire da oggi, ogni due giorni sino al 6 gennaio, pubblicheremo sul nostro blog 10 profili: Giuseppe, la madre, flores de Nochebuena, il gallo, la favola di Aurora-sul-mare, il Natale dei ricordi, la strage degli innocenti, la fuga in Egitto, Simeone, i doni dei re magi...

... a tutti coloro che desiderano 
vivere con noi questo periodo ...
A tutti ed a nessuno, l’augurio tratto dal “Manoscritto di Baltimora”:    
“…Afferma la verità con calma e chiarezza e ascolta gli altri: anche i noiosi e gli incolti hanno una storia da raccontare … Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti. Non ostentare cinismo verso l’amore, perché pur di fronte a qualsiasi delusione e aridità, esso resta sempre come il sempreverde… Coltiva la forza dello spirito per difenderti nelle sciagure improvvise, ma non tormentarti con l’immaginazione. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine... Tu sei figlio dell’universo non meno degli alberi e delle stelle ed hai pieno diritto di esistere. Sta’ in pace con Dio, qualunque sia la concezione che hai di Lui. E quali che siano i tuoi affanni e aspirazioni, nella chiassosa confusione dell’esistenza, mantieniti in pace con il tuo spirito... Nonostante i suoi inganni, travagli e sogni infranti, questo è pur sempre un mondo meraviglioso. Sii prudente. Sforzati di essere felice”.

... il nostro augurio.

Chi desidera intervenire può andare qui sotto su "commenta come", nel menù a tendina selezionare "nome/URL", inserire solo nome e cognome e cliccare su continua. Quindi può scrivere il proprio contributo sul quale rimarrà il suo nome ed eventualmente, se lo ritiene opportuno, può lasciare la sua mail.

2 commenti:

  1. Un tempo cronologico che inevitabilmente scorre.... un tempo che rimane in eterno. .. il kairos. Il Natale è un kairos che segna la vita di Dio e anche la nostra . Un Dio che si fa uomo perché l'uomo diventi Dio... Questa è la particolarità della nostra fede. L'uomo aveva già provato nel Paradiso terrestre a diventare DIO. .. ma aveva fallito. .. l'incarnazione ci dice che solo se DIO Sì Fa Uomo e' Possibile X L'uomo InnalzarSì fino a Lui.

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  2. Con la mia fede inquieta e nella pochezza (non sono parole …) mi trovo in piena armonia con Sandro, a cui rispondo con l’augurio di buon Natale - tratto da Dietrich Bonhoeffer - dei fratelli e delle sorelle di Bose: “ Nella nascita di Gesù Cristo / Dio si abbassa e si rivela. / Dio non si vergogna della bassezza dell’uomo, / vi entra dentro. / Egli ama ciò che è perduto, / ciò che non è considerato, / l’insignificante, / ciò che è emarginato, / debole e affranto./ Dove gli uomini / dicono “perduto”, / lì egli dice ”salvato”; / dove gli uomini dicono “no”, / lì egli dice “sì” ”(quarta pagina di copertina in Lettera agli amici Qiqajon di Bose n. 58 – Avvento 2014, che noi riceviamo regolarmene).

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