Il coraggio di attraversare la quotidianità... (Stefano Nava, Spazi di silenzio) |
“Pensate che le piccole
cose aprono la porta alle più grandi
e che in tal modo il
mondo può penetrare fra di voi,
senza che neppure ve ne accorgiate”
(Teresa d’Avila, Pensieri, Passero solitario, Roma s.d., 252).
senza che neppure ve ne accorgiate”
(Teresa d’Avila, Pensieri, Passero solitario, Roma s.d., 252).
Il tran tran quotidiano è il segmento temporale davvero più importante e decisivo nella nostra vita. E’ fatto indubbiamente di banalità, abitudini, riflessi condizionati, routine, automatismi anche inconsapevoli, impulsi-coazione a fare le stesse cose. E’ la normalità delle nostre finitudini che accetto con il sorriso di una consapevole abreazione.
... la normalità delle piccole cose di ogni giorno... (Stefano Nava, Pane) |
...il coraggio di cambiare... (Stefano Nava, Nuovi passi) |
Per me, più prosaicamente e senza propositi filosofici, è il segno della mia stagione di pensionato,
riscoperta del valore delle piccole cose e delle quotidiane relazioni
interpersonali, attese ed inaspettate, reali e virtuali, dopo i sogni di cambiare il mondo della giovinezza e dopo l'impegno dell'età adulta di
cambiare prima di tutto almeno me stesso, nel
ridimensionamento della volontà volente in volontà voluta. Senza con ciò mai rinunciare all'idea di
contribuire a migliorare un pochino il mondo, perché convinto
testimone che “le piccole cose aprono la porta alle più grandi e che in tal
modo il mondo può penetrare tra di noi, senza che
neppure ce ne
accorgiamo”.
... di scorgere lo straordinario nell'ordinario... (Stefano Nava, Bellezza) |
Le piccole cose.
Situazioni reali che la vita propone: eventi, incontri, parole, sguardi e gesti concreti che valgono più della parola, che arrivano al cuore e che è inutile elencare perché ognuno di noi conosce le sue piccole cose.
...il coraggio di abitare i giorni... (Stefano Nava, Sosta quotidiana) |
Le
relazioni quotidiane.
E’ nel quotidiano che scopriamo di
non essere soli, di non essere isolati dal resto dell’umanità e dal resto della
creazione; è lì che è possibile sperimentare, magari silente e nascosto e
perciò invisibile, il gesto abituale del dono. In questo normale tempo-luogo
costruiamo la nostra specifica identità, la nostra capacità di
ascolto e comprensione. ... di vivere il gesto della condivisione e del dono... (Stefano Nava, Mensa). |
Pochi, semplici, intensi comportamenti di tutti i giorni, a prima vista trascurabili ma estremamente significativi, quasi come le vite di preghiera apparentemente inutili dei monaci e delle suore di clausura, che in silenzio trasformano il mondo.
Per chi desidera approfondire la figura ed il percorso di Stefano Nava
consigliamo la consultazione di STEFANO NAVA SITO e la visione di STEFANO NAVA VIDEO.
Sul tema della quotidianità suggeriamo infine l’ascolto di questo brano: Gianmaria Testa, Dentro la tasca di un qualunque mattino.
Grazie davvero, Gian Maria! Mi "serviva" questo post per iniziare serenamente e consapevolmente una nuova settimana di impegno nel quotidiano e nei piccoli grandi gesti connaturati al mio lavoro di insegnante ... Buona settimana.
RispondiEliminaBuona settimana a Lei ed auguri di cuore per il suo lavoro difficile e delicato di insegnante ed educatrice.
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