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sabato 17 ottobre 2015

La "citazione" nell'arte. Con Gennaro Vallifuoco.

Antonello da Messina,
San Sebastiano.
Gennaro Vallifuoco, citazione 
del San Sebastiano di Antonello da Messina.
Secondo molti filosofi scolastici (v. in particolare S. Tommaso d’Aquino,  ST I, 45, 1 ad 3), il termine creazione nella sua plenitudine appartiene unicamente ed esclusivamente a Dio, in quanto “productio rei ex nihilo sui et subiecti”. Ogni altra creazione - l’arte come invenzione/esecuzione di opere, ma in generale ogni nostra esperienza e tutto ciò che produciamo - presuppone sempre riferimenti preesistenti e si situa  in un circoscritto orizzonte in cui viviamo e pensiamo, segnato dal limite spaziotemporale. Tuttavia nessun orizzonte temporale esaurisce l’invenzione e l’esecuzione dell’arte: se in ciascun orizzonte essa si esprime in un'irripetibile forma storica,  da quelli che l’hanno preceduta attinge alimento ed ispirazione. 

Antonello da Messina, 
San Sebastiano, particolare
Gennaro Vallifuoco, 
citazione di San Sebastiano, particolare
Se pure congiungessimo  orizzonte ad orizzonte non giungeremmo mai ad un approdo definitivamente compiuto delle forme artistiche. Si tratterebbe sempre e solo di una inconclusiva sommatoria di sguardi particolari e di un inesauribile creativo approssimarsi alla totalità della verità. L’arte dunque si costruisce  nel suo tempo, è rappresentativa della società e della cultura alla quale appartiene, ma insieme la trascende, perché carica di sentimenti di generazioni e del peso di una realtà che muta da un’epoca all’altra.
Antonello da Messina, 
San Sebastiano, particolare
Gennaro Vallifuoco, 
citazione di San Sebastiano, particolare

Per ciò stesso  riesce a sottrarsi all’usura del tempo, non la si può rinchiudere nel carcere di un solo segmento temporale, trabocca oltre, si mantiene viva, non appartiene alla storia dei morti ma dei viventi. Figlia di un particolare tempo, è segnata però dal passato e rappresenta un ponte di affido al futuro.  Disvela, ricostruisce  e rispetta la trama e la scansione del  tempo: nasce dall’humus del passato, documenta interpreta e testimonia il presente, è lascito ereditario del futuro.
Un esempio peculiare, già anticipato dalle immagini proposte: le opere pittoriche di Gennaro Vallifuoco - che abbiamo avuto la ventura di conoscere ed ospitare in vari nostri post -  in specie quelle che egli definisce “citazioni”: ri-creazioni, interpretazioni, nuove invenzioni nella continuità tra passato e presente intrise di riconoscimento amore e pienezza di gratitudine per i grandi artisti di ogni tempo,  fonti di ispirazione la cui universalità  egli rende viva  con linguaggio consapevole del  complesso mosaico di tessere  del nostro mondo. E così il suo ed il  loro messaggio appare veramente universale.

Antonello da Messina, 
San Sebastiano, particolare
Gennaro Vallifuoco, 
citazione di San Sebastiano, particolare
La mente e lo sguardo indugiano sul S. Sebastiano di Antonello da Messina e sul  S. Sebastiano di Vallifuoco, non so se amorosa contrapposizione (v. Ricoeur) o empatica fusione (v. Gadamer) di orizzonti o entrambe le cose.
Citazioni che, come tutte le opere d’arte, contengono cifre, metacomunicazioni e metafore: cifre la cui decifrazione è una sfida per  chi abita il nostro tempo irto di contraddizioni; metafore e metacomunicazioni rivolte a tutti ed  a nessuno. A nessuno  di coloro che trascorrono la vita senza mai interrogarsi; a tutti coloro che  hanno il coraggio di essere liberi, creatori vivaci intuitivi fervidi audaci, capaci ancora di stupore e di sorriso.

In particolare, come ben si spiega nel video sotto riportato, la citazione dell’icona sacra di San Sebastiano - da parte di Gennaro Vallifuoco - si propone come potente critica alle varie forme di sacralizzazione del postmoderno. Nell’uomo ragno che prende il posto di San Sebastiano si raccoglie, infatti, la denuncia di un mondo del consumo che ha sostituito la sacralità del santo con la divinizzazione di oggetti, divenuti feticci cui sottomettere il proprio desiderio. L’arte viene così a configurarsi come strumento di contestazione sociale, tramite il recupero di un passato che non risulta nostalgicamente cristallizzato, ma rinnovato e reso vivo nel linguaggio, capace di smascherare le storture ingannevoli del presente e anticipare le possibilità umanizzanti del futuro.

Si consiglia di mettere in pausa la musica del blog prima di avviare il video.

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