“Memoria
e ricordo sono sotto il segno eccezionale
del dover essere”
(Bernard Stoeckle).*
del dover essere”
(Bernard Stoeckle).*
L'albero, simbolo del tempo che ci costituisce (Stefano Nava, Il cedro) |
Parlare
della memoria in un piccolo post è sicuramente pretenzioso. Lascio a
color che sanno ogni discorso psicologico, psicanalitico, sociologico (la
memoria a breve lungo termine; individuale e collettiva; il ruolo del
vissuto, dei desideri, dei meccanismi di autodifesa consci ed inconsci nel
rimuovere, dimenticare, modificare, abbellire il passato…). Solo vorrei riflettere brevemente sulla memoria come “tratto essenziale del nostro essere
finito e storico”, perché non si può sganciare l’esistenza umana dalla sua
costituzione storica, perché il presente ed il futuro non possono essere
consapevolmente vissuti senza riconoscere il già accaduto, perché il
ricordo mi stringe a non chiudere gli occhi né a tacere sull’oggi.
L'albero, simbolo del radicamento e della durata (Stefano Nava, Il sicomoro, particolare) |
L'albero, simbolo dell'energia vitale (Stefano Nava, Il melograno) |
L'albero, simbolo di riconciliazione e di pace (Stefano Nava, L'olivo, particolare) |
Dall’altra la memoria può essere pretesto strumentale per un atteggiamento di restaurazione che riduce presente e futuro a pura riproduzione del passato, la quale sola realizzerebbe una società perfetta.
L'albero, simbolo della rinascita (Stefano Nava, Il mandorlo) |
***
L'albero, simbolo di resurrezione (Stefano Nava, Mandorlo particolare) |
*
Ripensando un breve saggio sulla memoria del teologo Bernard
Stoeckle (1927-2009).
Per chi desidera approfondire la figura ed il percorso di Stefano Nava consigliamo la consultazione di STEFANO NAVA SITO e la visione di STEFANO NAVA VIDEO.
Stefano Nava, Il melograno. |
Anche in questo post
ringraziamo di cuore Stefano Nava per averci accordato il permesso di
pubblicare le immagini delle Sue opere. Come nel precedente articolo (Dare senso alla quotidianità delle piccole cose) è
evidente il carattere simbolico dell’opera di questo artista che, a partire dal
realismo della figura rappresentata - si noti la veridicità del fiore di mandorlo o delle olive, curata
fin nei minimi particolari - ci porta
sul piano ulteriore del significato. La forza del simbolo,
infatti, sta tutta nel rimando astratto che l’oggetto concreto è in grado di
evocare. E così l'umile, silente e spesso inosservata presenza dell’albero -
dal cedro all’olivo, dal mandorlo al fico… - diviene potente veicolo di significati
e valori che attingono alle più antiche tradizioni culturali, filosofiche e
religiose.
Per chi desidera approfondire la figura ed il percorso di Stefano Nava consigliamo la consultazione di STEFANO NAVA SITO e la visione di STEFANO NAVA VIDEO.
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