La lettura di Dostoevskij. L’uomo, Dio, libertà, persona,
verità, bene, male, perdizione, redenzione, amore, speranza, disperazione,
espiazione, la rinascita: in una parola l’enigma della vita. Da dove veniamo,
chi siamo, dove andiamo, qual è il nostro destino? Sono i “problemi maledetti”
di Dostoevskij sui quali si accanisce la sua inquieta penna: nessun altro
scrittore se ne è occupato con altrettanto tormento e profondità. E’ proprio la
lettura di Dostoevskij ad essere decisiva per la formazione
intellettuale e spirituale di Nikolaj Berdjaev (1874-1948), forse il più
significativo filosofo russo del primo Novecento, la cui ispirazione
esistenzialista e personalista cristiana è ancor oggi pressoché ignorata dai
manuali filosofici.
Eppure è il riconosciuto autore del più bel saggio sullo
scrittore russo, pubblicato nel 1932 [1]. Ciò che lo scuote, sconcerta ed
insieme affascina è la Leggenda del Grande Inquisitore (I fratelli
Karamazov), racconto pensato da Ivan ed esposto ad Alëša, “vetta dell’opera
di Dostoevskij, coronamento della sua dialettica”. L’enigma ivi racchiuso gli
pone un incessante interrogativo sul perché “la Leggenda, che è
una lode di Cristo di un’efficacia incomparabile, sia attribuita all’ateo Ivan
Karamazov”.
Forse la risposta sta nella sua “intuizione iniziale della libertà”: «l'idea della libertà è stata sempre fondamentale per la mia intuizione e concezione religiosa del mondo, e in tale intuizione iniziale della libertà ho trovato in Dostoevskij la mia patria spirituale» (La concezione di Dostoevskij, Prefazione). Di qui il convincimento che gli uomini si dividono in “uomini di Dostoevskij e in uomini estranei al suo spirito”. Tertium non datur: non “et et”, ma “aut aut”, come per l’amato Kierkegaard. Berdjaev negli scritti e nella vita non lascerà mai spazio a posizioni neutrali, compromessi, mezze misure.
Nikolaj Berdjaev, Schiavitù e libertà dell'uomo |
Forse la risposta sta nella sua “intuizione iniziale della libertà”: «l'idea della libertà è stata sempre fondamentale per la mia intuizione e concezione religiosa del mondo, e in tale intuizione iniziale della libertà ho trovato in Dostoevskij la mia patria spirituale» (La concezione di Dostoevskij, Prefazione). Di qui il convincimento che gli uomini si dividono in “uomini di Dostoevskij e in uomini estranei al suo spirito”. Tertium non datur: non “et et”, ma “aut aut”, come per l’amato Kierkegaard. Berdjaev negli scritti e nella vita non lascerà mai spazio a posizioni neutrali, compromessi, mezze misure.
Nikolaj Bardjaev, La libertà cristiana |
La persona. Il suo richiamo alla persona, e alla verità che in essa risiede, è un’esplicita denuncia della menzogna su cui si regge la società moderna. Sia il collettivismo comunista sia l’individualismo capitalista nelle loro dissimili pretese totalitarie e materialistiche separano spiritualità e giustizia sociale, “oggettivizzano” la persona e mascherano la verità.
Nikolaj Bardiaev, Verità e rivelazione |
Nikolaj Bardjaev, Autobiografia spirituale |
Alcune sue opere sono state tradotte in italiano, tra le quali: La libertà cristiana [2], Filosofia dello spirito libero [3], Verità e rivelazione [4], Schiavitù e libertà dell’uomo [5], Il senso della creazione [6], L’io e il mondo - Cinque meditazioni sull’esistenza [7], Autobiografia spirituale [8].
[1] tr. it. La concezione di
Dostoevskij, Einaudi, Torino 2002, 3°ed
[2] 1916; tr.
it. Il ramo 2008
[3] 1927; tr.
it. S. Paolo 1997
[4] 1937; tr.
it. Rosenberg & Seller 1996
[5] 1939; tr.
it. Bompiani 2010
[6] 1916; tr.
it. Jaca Book 1994
[7] tr. it.
Bompiani 1942
[8] 1949; tr. it. Jaka Book, 2006.
[8] 1949; tr. it. Jaka Book, 2006.
Post davvero interessante: confesso che non conoscevo Nikolaj Berdjaev. Grazie. Buon fine settimana.
RispondiEliminaSì, è un filosofo misconosciuto per tantissime ragioni, ma significativo e capace di far riflettere anche chi non ritiene di condividere le sue posizioni. Grazie per l’attenzione. Buona giornata e buon fine settimana.
RispondiEliminaNikolaj Berdjaev è il mio filosofo preferito! L'ho conosciuto 20 anni fa ed è da un pò che ho ripreso a leggerlo.
RispondiEliminaMi piacerebbe far sì che diventi più conosciuto, in Italia, come nel resto del mondo.
Grazie dell'articolo!
Grazie a Lei.
EliminaNon conosco Berdjaev,approfondirò lo avete presentato benissimo,grazie per il servizio che date
RispondiEliminaGrazie, gentile Mizio 56 per il suo apprezzamento, tanto più a distanza di quasi 6 anni dalla pubblicazione, che forse mantiene nella sua inattualità il pregio di una possibile attualità...
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