A partire da un fondamento teologico si snoda una riflessione sull'ambivalenza del lavoro e sullo sviluppo storico, religioso e filosofico del suo concetto.
🖊 Post di Rosario Grillo.
🎨 Le immagini del ciclo dei mesi riproducono opere di Gennaro Vallifuoco (qui il sito), nostro amico e “artista le cui spinte convergono in una sua pittura
dotata di personalissima cifra, carica di teatralità, di interiori rappresentazioni
esoteriche, mitiche ed oniriche, ed elementi stilistici sia popolari sia colti…”
(Roberto De Simone).
Dicembre |
Proseguendo
su questa strada, nel Cristianesimo, fondato sul Cristo Salvatore, non troviamo
una dottrina della contrizione, della negazione del corpo (e dei suoi piaceri), come legge una certa tradizione.
Certo,
il dramma della Passione e morte di Gesù, concluso nella Sua crocifissione,
rappresenta la realtà del dolore, del male, della “bassa giustizia umana”.
Gennaio |
Dentro
la storia del Cristianesimo e nella stessa esperienza vissuta di ogni Cristiano
è inclusa tale bipolarità, in maniera tale da creare una tensione spirituale
idonea a liberare dalle “catene del
mondo” (Lettera a Diogneto), con la radialità consona a testimoniare dentro
le vicende mondane il “crisma” del
Cristianesimo (Amore nella fratellanza).
Dialettica
superba, che smentisce qualsiasi predominio: del corpo sullo spirito (edonismo
e pelagianesimo), dello spirito a discapito del corpo (incondizionata
trascendenza metafisica). L’equilibrio corpo-spirito, mondo-aldilà, permette
di mettere in atto la dottrina della salvezza.
Febbraio |
Mi
basta ridurre all’essenziale dicotomia: la Bibbia, impostata sul concerto di
Dio-giudice, i Vangeli rivelatori di Dio-Salvatore.
Dentro questo parallelismo si nasconde la duplice valenza del lavoro.
Dentro questo parallelismo si nasconde la duplice valenza del lavoro.
Marzo |
Diverse
dottrine vi hanno attinto: la calvinista (celebre la tesi weberiana sullo
“spirito del capitalismo”), quelle di Francesco Bacone, Tommaso Moro e di
Giordano Bruno.
Una versione cristiano-marxista ha anche preso
spunto dall’umanesimo materialista del giovane Marx, adattandolo a certi risvolti della dottrina cristiana.
Respingendo la tentazione di lasciar prevalere l’ermeneutica, restiamo ad esaminare il contesto della predicazione di Gesù: la sua scelta di gente del popolo, di operai, di pescatori - non era solo metafora: pescatori di uomini -.
Respingendo la tentazione di lasciar prevalere l’ermeneutica, restiamo ad esaminare il contesto della predicazione di Gesù: la sua scelta di gente del popolo, di operai, di pescatori - non era solo metafora: pescatori di uomini -.
Aprile |
Al
lavoro, tanto meglio se manuale, è quindi riconosciuta grande dignità.
Non
ci vuol tanto, in aggiunta, a riflettere
sull’analogia Dio creatore-uomo lavoratore, cioè creatore in miniatura.
“E
per questo ha determinato la providenza, che vegna occupato ne l’azione per le
mani, e contemplazione per l’intelletto; de maniera che non contemple senza
azione, e non opre senza contemplazione.
Ne l’età dunque de l’oro per l’Ocio
gli uomini non erano più virtuosi che sin al presente le bestie son virtuose, e
forse erano più stupidi che molte di queste. Ora essendo tra essi per
l’emulazione d’atti divini ed adattazione di spiritosi affetti, nate le
difficultadi, risorte le necessitadi, son acuiti gl’ingegni, inventate le
industrie, scoperte le arti, e sempre di giorno in giorno, per mezzo de
l’egestade, dalla profundità de l’intelletto umano si eccitano nove e
meravigliose invenzioni. Onde sempre più e più per le sollecite ed urgenti
occupazioni allontanandosi dall’esser bestiale, più altamente s’approssimano a
l’esser divino” (G. Bruno, Lo spaccio della bestia trionfante).
Maggio |
Giugno |
E si potrebbe insistere a lungo, evidenziando
il disegno triadico della
redenzione, che F. Bacone applica alla storia dell’uomo e alla sua
destinazione: homo faber dominatore “industrioso” della Natura.
Luglio |
Di
fatto, i risultati del movimento benedettino furono determinanti per la conservazione (e, in qualche caso, per
l’incremento) dei beni terrieri, fondamento della società alto-medievale, per consentire poi la ripartenza della economia basso-medievale.
Menzione
va fatta, anche, del francescanesimo, perché nella vita-testimonianza di san
Francesco, con la celebrazione del Creato in tutta la sua poliedricità, non
manca l’esaltazione dei prodotti del lavoro umano, privi di scopi di lucro.
Agosto |
I
semi del francescanesimo daranno frutti in certi esponenti della teologia della liberazione, molti dei
quali francescani. Si ricordi che la
loro celebrità è legata alla condivisione delle lotte sociali dei campesinos sudamericani.
Nelle
migliaia di sfaccettature della migliore attività missionarie della Chiesa si
può andare a scovare la stessa attenzione per la cultura materiale, popolare, associata alla valorizzazione della specifica cultura.
Settembre |
L’immagine
della Chiesa ospedale da campo,
oltre a richiamare l’apostolato sociale della Chiesa nei secoli moderni (creazione dei ricoveri dei poveri e malati), evidenzia la presenza della Chiesa
tra la gente comune, guida di operosità ed attività missionaria (missione
vista come testimonianza e non come imperio di una religione dominante).
Ottobre |
(Molto ci sarebbe qui da scrivere su don Milani, figura importantissima e
conosciutissima).
Per
la verità, voglio piuttosto arrivare a menzionare il movimento foucaldiano,
creato da Charles de Foucauld.
Novembre |
Nel monastero benedettino San Pietro di Sorres nell'inno della Compieta del giovedì sera, nella seconda strofa, si canta(va):
RispondiEliminaDuro è il lavoro, stanco è il nostro corpo,
ma tu, che un giorno provasti la fatica,
aiutaci a portare in questo mondo
l'amore nel futuro della vita.
Molto significativa questa strofa dell’inno: il lavoro come costruzione della terra e del futuro, per noi ma anche per le generazioni che verranno.
Elimina...sempre utilizzata questa frase!!!...a chi mi chiedeva: "Perché non vai a messa???"...Dio sa quanto preghiamo!!..Spero.
RispondiEliminaSì, il legame lavoro e preghiera è antico e attinge a una lunga, ricca tradizione, come mette in luce Rosario. Grazie per i commenti e buon sabato.
EliminaCi sono due angolazioni prospettiche: quella della preghiera e quella del lavoro. La preghiera dev'essere vista come atteggiamento comune, continuo, nella quotidianità. Il lavoro, cerco di argomentare, non è condizione punitiva (in alcuni risvolti il protestantesimo parla di pena, espiazione), è invece lode di Dio e per certi versi: creazione continua.
EliminaIl lavoro è naturalmente anche preghiera quando nobilita l' uomo....quando sviluppa sane aspirazioni...quando permette di affrontare varie occupazioni con attenzione.... pazienza... umiltà.... onestà.... sincerità ..
RispondiEliminaIl lavoro è preghiera quando è visto come il mezzo che fortifica il cuore e la mente.....
I lavoratori che operano nei campi....nelle fabbriche....nelle industrie....nelle miniere....nei laboratori di scienza....vedano il lavoro come uno " strumento " altissimo di santificazione ....esercitando quelle virtù che correggono il temperamento ....imitando qualche santo.....
La casalinga può avere l' esempio....(tra le numerose sante ) ...Santa Zita....lavoro svolto sempre con amore e per amore.....
Può sembrare una semplice preghiera .... povera....ma dinanzi a Dio acquista il valore umano e divino.....
Il lavoro come via di autoformazione e crescita personale... grazie.
EliminaMolto interessante.
RispondiEliminaGrazie del suo commento, buona giornata.
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