“C’è una
conversione planetaria da fare,
c’è
un nuovo comandamento da proclamare:
Amerai
la terra come te stesso,
e
la terra ti ricompenserà”.
(Enzo Bianchi)
(Enzo Bianchi)
In questi giorni di disastri franosi ed alluvionali in tutta Italia, ma in
particolare in Liguria, anche ad Albenga e intorno a casa mia, la
preoccupazione ecologica si è trasformata per molti in angoscia, in incubo e
spesso pure in intollerabile perdita economica.
Ama la terra, giardino da custodire ... (E.S.Field, Il giardino dell'Eden) |
Ama la terra, luogo da coltivare ... (J.F.Millet, Piantatori di patate) |
Problema che pone, senza possibilità di incontro, due modi
antagonisti di pensare e soprattutto di fare, quasi una resa dei conti.
Uno è il “principio Gerusalemme” (così definito da Enrique
Dussel), per il quale la terra non appartiene all’uomo: è l’etica comunitaria
che rifiuta il modello dello sfruttamento sregolato delle risorse e dell’uso
spregiudicato delle tecnologie, con le conseguenti ritorsioni contro la vita,
messa a repentaglio in ogni sua forma.
Ama la terra nel tuo passare... (Giotto, Fuga in Egitto) |
Ama la terra nella fraternità delle creature ... (Giotto, Francesco predica agli uccelli) |
Oggi è il
tempo di nuove proposte in nome di “un’etica della terra, per i
cristiani un’etica della creazione, che affermi la responsabilità umana di
fronte all’ambiente terrestre”. Invito a leggere o rileggere
l’articolo di Enzo Bianchi, apparso su Jesus, ottobre 2014, “Ama la
terra come te stesso”, di cui mi guardo bene dal riportare
un’inopportuna sintesi ma solo la riflessione finale: “Quest’etica della
terra richiede innanzitutto una coscienza ecologica che sia vigilante e pronta
ad assumersi la responsabilità dell’ambiente. […] Ma quest’etica richiede anche
che si concretizzi il principio della destinazione universale dei beni, della
condivisione della terra e delle sue risorse. […] Oggi sono i paesi ricchi che
consumano la quasi totalità delle risorse, lasciando popoli interi nella
miseria e nella fame, infliggendo loro uno sfruttamento irrazionale e segnato
da profonda ingiustizia".
Ama la terra per condividerne i frutti ... (J.F.Millet, Le spigolatrici) |
Ama la terra per custodirne e accrescerne la bellezza (J.F.Millet, Primavera). |
Nessun commento:
Posta un commento