Post di Gian Maria Zavattaro
Iconografia di Rossana Rolando.
Su questo
blog non avrebbe senso raccontare il nostro pellegrinare per le
Marche se solo si risolvesse in ricordi ed esperienze personali che esigono la
discrezione del silenzio. Se invece si è vissuta un’avventura che va al
di là del privato, forse qualcosa si può narrare.
Le MARCHE
sono tante cose, se si ha la pazienza ed il coraggio di percorrere
itinerari inusuali e non appetiti dal turismo di massa.
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Tipico paesaggio marchigiano |
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Distese di girasoli |
Bellezze naturali:
foreste incantate (Monti Sibillini, Fiastra, Conero, tante valli e gole interne…), distese di ulivi verdeggianti,
susseguirsi di colline variamente coltivate, prati
costellati di rotolanti balle di fieno, estesi campi di girasoli, vitigni dalle
molteplici varietà e naturalmente – anche se mia moglie vi ha dedicato
solo un memorabile fugace bagno mattiniero, prima della calca feroce dei
vacanzieri - spiagge sabbiose e mare in cui ti inoltri senza tema di
sprofondare …
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Monte Conero |
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Monte Conero |
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Cupra Marittima |
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Ancona, Il passetto |
Antichi
borghi – ognuno con il suo teatro lirico – con ineffabili stradine
rasserenate dal caldo gusto filologico di una intelligente ristrutturazione e conservazione delle case.
Città che portano
i segni di una intramontata cultura, di una travagliata antica storia di millenni ed insieme le
contraddizioni del presente.
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Ascoli Piceno, Piazza Arringo |
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Ancona, San Ciriaco |
L’arte ed il
bello in ogni sua forma: piazze, palazzi, monumenti,
pinacoteche, fontane…
La religione
popolare e la fede profonda documentata soprattutto dalle chiese,
abbazie romaniche e gotiche, ed i monasteri, quali Montegiove ed Avellana,
cenacoli di fervida preghiera, luoghi di incontri e convegni straordinari
intorno ai quali pulsa viva e si irradia la fede.
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Fabriano, Piazza del Comune |
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Santa Maria a Piè di Chienti |
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Chiostro della Abbazia di Fiastra |
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Loreto, Basilica della Santa Casa |
Armoniosa
compresenza di cultura, arte e natura in una regione laboriosa, dove abbiamo incontrato
quasi ovunque persone gentili ed ospitali ben al di là del dovuto: la
suorina di S. Brigida, la sig.ra Brunella a Sarnano, il meccanico ed il
benzinaio a Corridonia, il giovane dell’ufficio informazioni a Treia, fiero
della sua città e del gioco del bracciale, gli scouts a Loreto, i monaci di Fonte Avellana e l'intensa omelia sul Padre Nostro all'Eremo di Montegiove, inaspettato punto di riferimento per molte persone. .
Non ultimi i vini e la
gastronomia che non abbiamo affatto disdegnato…
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Eremo di Monte Giove, Monaco con ospiti |
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Loreto, Scouts |
Ma anche compresenza contraddittoria di benessere e povertà: gli immigrati,
rifugiati di ieri e di oggi, relegati nelle periferie, accanto - ma separati - ai
ceti meno abbienti, specie ad Ancona; benessere offuscato, specie sulla costa e
ad Urbino, da un’industria turistica decisamente vorace che ci fa
prendere implacabilmente coscienza della estranea indifferenza ad un’ospitalità radiosa.
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Pasta alla vernaccia, Sarnano |
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Urbino |
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Urbino, Parco della Resistenza |
Abbiamo
vissuto l’ambivalenza del parlare, ascoltare, percepire ciò che unisce e
ciò che divide, ricevere e restituire gesti semplici e sinceri, ma anche sopportare comportamenti ipocriti ed interessati rituali di puro tornaconto. Abbiamo vissuto imprevisti incontri di fratellanza (sorrisi, sguardi, gesti, poche parole pregnanti) di intensità e valore diversi,
contemplato volti irripetibili, sperimentato il trionfo quotidiano
dell’accoglienza, ma anche constatato la tristezza dell’esclusione e della
marginalizzazione.
La fugacità del nostro viaggio non ha nascosto le contraddizioni di questa terra, ma soprattutto quotidianamente ci ha confermato nella convinzione che gli incontri
veri, per quanto non facili né a buon mercato, sono possibili sempre, in qualsiasi luogo, reale e virtuale,
ed in qualsiasi momento, purché reciprocamente si sappia e si voglia cor-rispondere.
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Abbazia di Fonte Avellana |
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Recanati, Alba con luna. |
Il viaggio vero nasce dal bisogno umano di cor-rispondere (condivido Gian Maria) ed allora è un trionfo di fratellanza umana e.. con la Natura
Grazie di cuore Rosario. Buona giornata!
RispondiEliminaGrazie di questo splendido reportage! Le Marche sono forse la regione italiana che conosco meno. Le belle foto che accompagnano gli illuminati appunti di viaggio contribuiscono a colmare la mia lacuna e accendono il desiderio di apprezzare, appena possibile, le bellezze di questa regione. Cordiali saluti e buon cammino!
RispondiEliminaOgni anno “visitiamo” una regione e scopriamo sempre meraviglie!
EliminaGrazie delle vostre note di viaggio, utili per far apprezzare una regione davvero bella. Buone vacanze!
RispondiEliminaGrazie. Le auguriamo anche noi gioiose vacanze, premessa per affrontare con audacia e serenità il nuovo anno scolastico...
EliminaLa regione che amo...
RispondiEliminaAnche per noi è una regione speciale.
RispondiEliminaNon la conosco moltissimo, ma quel poco è stato sufficiente per capire che si tratta di una terra dove si può vivere bene, nel senso pieno della parola. La mia famiglia paterna, tra l'altro, viene da quella regione.
RispondiEliminaSì, per quello che abbiamo capito, è stata anche la nostra impressione. Buona giornata!
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