La mostruosa idea della razza...
Nella tradizione pittorica il mostro
è simbolo di forze cosmiche,
sociali e spirituali,
comunque volte a distruggere...
Rappresenta l'irrazionale,
ciò che rimane oscuro nella mente umana...
Il mostro che è in noi ... Paolo Uccello, San Giorgio e il drago, Londra, particolare. |
A livello mondiale la proclamazione dei diritti
dell’uomo contenuta nella Carta dell’ONU del 1948 ha condannato
inappellabilmente il razzismo prefascista e fascista con il loro postulato
della superiorità assoluta di una razza e dell’inferiorità di un’altra. La
nostra Costituzione è anche più chiara ed inequivocabile.
... che fuoriesce dalle oscure caverne della nostra mente ... Paolo Uccello, San Giorgio e il drago, Londra, particolare. |
Ma beceri pregiudizi inestirpabili e soprattutto
interessi politici ed economici fanno sì che il fenomeno sopravviva in forme
nuove. Puntualmente, con l’esasperarsi della crisi, i soliti profittatori, per
sopravvivere politicamente e coprire gli scandali vergognosi della loro
corruzione e delle loro mutande verdi, danno fiato alle trombe alla ricerca di
umorali consensi da riversare contro qualche vittima sacrificale, oggi
individuata nella Signora Ministro Cécile Kyenge.
... che avremmo dovuto imparare ad imbrigliare ... Paolo Uccello, San Giorgio e il drago, Londra, particolare. |
Il fatto non meriterebbe particolare attenzione, se non
risvegliasse in me, cittadino dagli orientamenti politici estremamente
distanti, la constatazione del fallimento storico di un movimento, forte di
legittime proteste ed autentiche esigenze di riforma, che vent’anni fa, se ben
guidato, avrebbe certamente potuto contribuire a cambiare il paese ed a
mitigare le odierne drammatiche condizioni sociali, politiche,
economiche. Invece si è trincerato nella spaventosa ignoranza ed esaltazione
forcaiola dei suoi capi e dei suoi adepti, dove anche l’ideologia
razzista è servita come rozzo e volgare strumento di conservazione e difesa del
proprio potere.
... e che, invece, imperversa ancora nelle nostre campagne ... Paolo Uccello, San Giorgio e il drago, Parigi, particolare. |
Naturalmente
esistono in Italia ben altre forme di pregiudizio razzista, più sofisticate,
più complesse ma ugualmente discriminanti e forse anche più pericolose.
Tutte però hanno in comune l’esaltazione di forme di esistenza segnate dalla discriminazione, dal saccheggio e dileggio delle culture altrui, dallo svuotamento dei valori, dal misconoscimento totale della peculiarità ed autonomia di persone e genti “straniere”.
Tutte però hanno in comune l’esaltazione di forme di esistenza segnate dalla discriminazione, dal saccheggio e dileggio delle culture altrui, dallo svuotamento dei valori, dal misconoscimento totale della peculiarità ed autonomia di persone e genti “straniere”.
... e rimane da sconfiggere ... Paolo Uccello, San Giorgio e il drago, Londra, particolare. |
Sappiamo tutti che la soluzione del
problema, specie se legato agli immigrati, si presenta particolarmente
difficile. Non solo occorre smascherare leggi e strutture ingiuste e
discriminanti, cambiare condizioni sociali, sensibilizzare l’Europa
tutta. Occorre prima di tutto assicurare condizioni dignitose ai
cittadini chiamati, volenti o nolenti, a socializzare con persone e genti di
altre culture; occorre in pari tempo demolire sul piano individuale una miriade
di pregiudizi attraverso l’informazione e l’educazione, stimolare
capacità di incontro e di riconciliazione, di identificazione con i
discriminati e di impegno per loro e con loro.
Paolo Uccello, S. Giorgio e il drago, 1455-56 circa, Londra, National Gallery. |
Una cosa io posso però fare subito:
negare ancora e sempre il mio voto a questi mestatori nelle prossime elezioni
europee ed amministrative, umile ma concreta rivolta avverso la loro irrisione
razzista. Lasciamoli che si strofinino con l’insipiente credulone, per il quale
non posso non provare un’acuta commiserazione. Ma, ahimè, non è forse vero che
“asinus asinum fricat”?
Paolo Uccello, S. Giorgio e il drago, 1458-1460 circa, Parigi, Museo Jacquemart-André. |
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