“…La Resistenza è un
fatto di gratuità. La vera: la Resistenza al potere, non per instaurare un
altro potere ma per la libertà dell’uomo. Per questo Resistenza è gratuità, e
Partigiano l’uomo gratuito. Il Dio Gratuito non è forse il Dio partigiano, che
prende le parti di chi, in un modo o nell’altro, è perseguitato dal potere? La
Resistenza del 1944-45, dei morti e di quei vivi che non l’hanno mai svilita ad
instaurazione di nuovi poteri, fu la grande parola laica di gratuità, che ha
generato e genera ancora figli ogni qualvolta si resiste al potere dell’uomo in
nome dell’uomo” .
(dall’Introduzione a DIALOGO SULLA GRATUITA’).
Don Luisito Bianchi. |
La copertina del romanzo. |
Abbazia di Viboldone, Milano. |
Da allora spesso Rossana ed io abbiamo rivissuto quei momenti di grazia, di trionfo del silenzio ed insieme della Parola, fuori dalla frenesia degli impegni professionali e delle ineluttabili scadenze quotidiane.
La facciata, in notturna. |
Ogni
mattina, prima di recarmi a scuola, sino
all’ultimo giorno del mio lavoro professionale, passavo a vedere ed a sentire
il mare ed era per me spontanea
l’associazione a don Luisito che, prima di partire, ospite in Seminario, ci aveva
confidato l’ora trascorsa
sulla marina di Albenga, all’alba ed al tramonto, ad ascoltare il respiro del
mare, pieno di stupore di fronte alla sua
bellezza.
Era un uomo
semplice e complesso, dimesso e signorile, mingherlino e coriaceo, dolce e
severo, povero per scelta e vocazione, ricco di passione autentica e di fede incrollabile,
umile testimone, la cui protesta si levava però con grido possente.
Era un uomo semplice ... |
... e nello stesso tempo complesso ... |
Fu così che iniziammo una frequentazione sia
epistolare, a cui rispondeva sempre in
tempo reale, sia soprattutto fatta da parte nostra di visite a Viboldone. Bellissima la festa per
i suoi 80 anni. Poi la caduta rovinosa, il lungo calvario sulla carrozzella con la
mente lucidissima a scrivere e
colloquiare fino all’ultimo. Ed infine il 5 gennaio 2012 – aveva quasi 85 anni
– il dies natalis.
Abbazia di Viboldone, interno. |
La gratuità era la parola che più amava. |
Molti i testi da lui scritti sul tema della
gratuità. Ma il suo innegabile capolavoro è La
messa dell’uomo disarmato, romanzo sulla
resistenza: rifiutato da vari editori, stampato da amici nel 1989, venne edito
da Sironi nel 2002 e divenne subito un
autentico caso editoriale.
La messa dell'uomo disarmato, romanzo memoriale... |
... romanzo di grande respiro poetico e valore letterario. |
... romanzo sulla resitenza per la libertà ... |
In
ogni pagina don Luisito ci ricorda che la resistenza è stata il risveglio della
coscienza civile, il fondamento della
nostra repubblica, dunque la
radice della libertà di cui ognuno di noi oggi gode. Essa - unendo liberali,
monarchici, comunisti, socialisti, cattolici, militari, civili, uomini, donne - ha aperto la via verso l’Europa unita.
In modo non mitizzato né retorico don Luisito ci fa vivere i motivi che spinsero i giovani a scegliere la
montagna, il carcere, i campi di concentramento, i motivi del no deciso al fascismo ed alla
Germania nazista e perché il confine tra la parte sbagliata e la parte
giusta deve rimanere chiaro.
L'eredità di Luisito nelle sue pagine... |
Invito
infine ad avere il coraggio di leggere la
“pagina” di questo blog dedicata alla
“messa di un uomo disarmato”: pagina indubbiamente impegnativa, in cui Rossana dà
una lettura alta, approfondita ed accorata. In una delle sue prime lettere
a noi indirizzate cosi Luisito terminava:
“La bellezza dell'abbazia sconfina in quella della Gratuità. Bisogna che chiuda. Continuerei, come urge l'amicizia. Ma anche nel dire GRAZIE è continuare. Un affettuoso e grato ricordo a Gianni. Un abbraccio Luisito".
Grazie a Luisito per la Sua Amicizia. |
Chi desidera ulteriori informazioni sulla figura e sugli scritti di Luisito Bianchi può consultare il sito a Lui dedicato:
Chi
desidera intervenire può andare qui sotto su "commenta come", nel menù a
tendina selezionare "nome/URL", inserire solo nome e cognome e cliccare
su continua. Quindi può scrivere il proprio contributo sul quale
rimarrà il suo nome ed eventualmente, se lo ritiene opportuno, può
lasciare la sua mail.
Nessun commento:
Posta un commento