Post di Gian Maria Zavattaro
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Demetrio Casola, Il dettato, 1890 |
"Persona e Comunità" è un blog di riflessione culturale, filosofica, religiosa, pedagogica, estetica. Tutti gli articoli sono scritti da: Gian Maria Zavattaro, Rossana Rolando, Rosario Grillo.
Post di Gian Maria Zavattaro
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Demetrio Casola, Il dettato, 1890 |
Post di Rossana Rolando
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Copertina |
L’abbondanza. Il titolo richiama una tematica che si snoda in tutta la narrazione. Così si legge nel blog “Una parola al giorno” che vede come collaboratrice la stessa Boldrini:
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Patrik Svensson |
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Hilda Clark in una immagine pubblicitaria della Cocacola, 1900 |
Post di Gian Maria Zavattaro
“La pace non è assenza di guerra, è una virtù, uno stato d’animo, una disposizione alla benevolenza, alla fiducia, alla giustizia. (B. Spinoza - 1632-1677 cfr. Trattato politico).Albert Anker, Nonno e nipote, 1893
Ho letto a mio nipote undicenne il testo sopra citato. Abbiamo discusso a lungo. Riporto la sintesi della nostra discussione.
Siamo d’accordo: la pace non è assenza di guerra. Poi però per entrambi l’inizio del dialogo diventa impegnativo e laborioso: dobbiamo entrare in sintonia, spiegare l’uno all’altro con i nostri diversi linguaggi che cosa per ognuno di noi voglia dire la parola pace, “virtù, stato d’animo, disposizione alla benevolenza, alla fiducia, alla giustizia” e poi insieme attribuire un concorde significato univoco … Beh, abbiamo faticato un po’, ma non ci siamo arresi ed infine ci siamo accordati su un linguaggio per entrambi accettabile, sintetizzato nelle riflessioni di seguito riportate.
Quando Spinoza afferma che “la pace non è assenza di guerra”, vuole farci capire che non basta dire ciò che la pace non è, ma ciò che è e deve essere. Certo, la pace è assenza di guerra: soprattutto oggi l’assenza di guerra sarebbe necessaria perché le modalità di distruzione sono talmente imponderabili che non c’è nessuno in grado di controllarle e di impedire che l’umanità si dissolva, precipiti nel silenzio degli olocausti. e dei cimiteri….
Spinoza sapeva bene che la parola pace - in ebraico Shalom - vuol dire “ integrità, santità, buon ordine”: non un concetto negativo (semplice assenza di guerra) ma positivo: esplicita scelta quotidiana “virtuosa” che ognuno di noi liberamente costruisce e testimonia: “Virtù” che riguarda non solo i popoli ed i loro governanti, ma soprattutto ognuno di noi, come ci avverte la “Pacem in terris” (Papa Giovanni XXIII): “A tutti gli uomini di buona volontà spetta un compito immenso: il compito di ricomporre i rapporti della convivenza nella verità, nella giustizia, nell’amore, nella libertà: i rapporti della convivenza tra i singoli esseri umani; fra i cittadini e le rispettive comunità politiche; fra le stesse comunità politiche; fra individui, famiglie, corpi intermedi e comunità politiche da una parte e dall’altra la comunità mondiale”.
Post e fotografie di Rossana Rolando
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Rembrandt, Ebrei nella Sinagoga, 1648 |
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Emmanuel Mounier |
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Odilon Redon, Due giovani donne tra i fiori, 1912 |
Post e fotografie di Rossana Rolando
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Dal Giardino Bardini, Firenze |
Il giardino di Villa Bardini, a Firenze, nei giorni pasquali di aprile, benché piovosi - il cielo chiaro a sprazzi, in una rara giornata di sole -, ci regala, su per le gradinate, le rose che iniziano ad occhieggiare, e più avanti, grandioso, il viale dei glicini in piena fioritura, con le macchie di azalee fino alla sommità, dove si apre l'angolo elegante delle camelie.
“Accosta il Mistero Cogli la Presenza Sperimenta la Gioia
Fonda la Speranza Condividi l’Annuncio Celebra la Vita”
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Lucas Cranach il Vecchio, Resurrezione, 1530 |
Auguri di Buona Pasqua a tutti
da Rossana, Rosario, Gian Maria
- Alle credenti e ai credenti cristiani che in questi giorni celebrano il Mistero più alto e più profondo della loro fede e credono in Gesù Cristo, figlio di Dio Padre, nella Sua passione e morte, nella resurrezione, nella Pentecoste. A tutti auguriamo l’esperienza di un incontro e di una scoperta personale del Dio vivente, camminando insieme al suo fianco, come sulla strada di Emmaus dove Dio si rivela il Dio fedele che mantiene le sue promesse.
- Ai fratelli-sorelle Ebrei che il 12 aprile hanno celebrato la Pasqua (Pesach, la cui festività si prolunga sino al 20 aprile): l’uscita del popolo ebraico dal deserto sotto la guida di Mosé e la liberazione dal regime di schiavitù in Egitto.
- Ai fratelli-sorelle credenti musulmani/e e di ogni fede, che ogni giorno amano e sperano.
- Ai fratelli-sorelle non credenti che ogni giorno si sforzano di rinascere a nuova vita. in particolare a coloro che si impegnano a favore delle vite altrui senza mai arrendersi, l’augurio sincero di una festa che sia autentico riposo dalle fatiche feriali, ri-scoperta di sé e della propria identità, di ri-creazione e gioia sorridente, di convivialità e reciproca ospitalità, di incontri ineffabili, di condivisione della PACE e di ogni impegno “bello e buono” (καλός-αγαθός ) del nostro essere al mondo.
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Alberto Giacometti, L'uomo che cammina, 1960 |
Albenga, 30 marzo 2025
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Vincent van Gogh, Ramo di mandorlo fiorito, 1890 |
Quando se ne va un’insegnante che abbiamo molto amato, sentiamo che ci accompagnerà per sempre come parte di noi.
Questo, infatti, è il "miracolo" dell’insegnamento, la traccia che lascia in chi è segnato: sentirsi intimo, senza esserlo nella quotidianità del vivere, stare dentro un legame senza espliciti vincoli, essere in relazione per sempre.
Sì, perché con lei – Professoressa Anna Maria Tagliasacchi Bonfante – abbiamo sperimentato cosa può accadere nell’ora di lezione, proprio nel senso di ciò che cade, colpisce e cambia. Nel silenzio che avvolgeva le sue spiegazioni – indelebili letture dantesche – si accendeva il fuoco della poesia, si intrecciava un intimo dialogo, ci si appassionava della sua passione, si entrava affascinati nel tempio del sapere.
Forse proprio questo caratterizzava nel profondo la sua persona, almeno nella percezione di chi l’ha conosciuta come alunno o alunna: un’idea per cui vivere, cui dedicare tutto il proprio essere. E l’idea era questa: la Scuola come luogo di significati, la cultura come via per aprire mondi, per illuminare e liberare.
Grazie Professoressa, per essere passata tra noi, con eleganza, ironia, impegno.
Non la dimenticheremo,
Rossana Rolando.
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Henri Matisse, La conversazione, 1908-1912 |
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Ambrogio Lorenzetti, Danze delle nove fanciulle (particolare) |
Albenga, 1 marzo 2025
Gli auguri solitamente si fanno per sottolineare qualcosa di speciale. Di per sé non c’è nulla di speciale nel compleanno, il quale non necessita di alcuno sforzo per arrivarci. Semplicemente è ricorrente vicenda alla quale nessuno può sottrarsi: tutti compiono gli anni ad un certo giorno dell’anno, segnato dalla data della propria nascita e considerato tappa ma insieme continuazione di un cammino di vita che nessuno sa quando definitivamente si concluderà. Anzi più trascorrono gli anni e più viva in me si fa la consapevolezza di un prossimo “cursum consummavi - bonum certamen certavi? - fidem servavi?...
Post di Rosario Grillo
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Hieronymus Bosch, La nave dei folli, 1494 |
Di Gian Maria Zavattaro
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Robert William Buss, Il sogno di Dickens, 1875 |
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Franco Matticchio, Altalena |
Post di Rosario Grillo
Umberto Boccioni, Movimento di un corpo umano, 1909
Post di Gian Maria Zavattaro
Immagini di Franco Matticchio (qui il sito facebook)
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Franco Matticchio |
“Non possiamo aspettarci di raccogliere i fiori che non abbiamo mai piantato"… - "La speranza non ha niente a che vedere con l'ottimismo: non è la convinzione che ciò che stiamo facendo avrà successo, ma è la certezza che ciò che stiamo facendo ha un significato. Che abbia successo o meno" (V. Havel).
Coraggio: cuori pensanti che sperano, camminano insieme giovani adulti anziani, non si arrendono.
Sfida: provocazione con lo scopo di suscitare comunque reazioni….
Emergenza: situazione critica di estrema pericolosità pubblica che richiede risposte immediate.
Educazione: ex-ducere, condurre fuori (dal caos, dalla frammentazione, e insignificanza).
Insegnare: lat. insĭgnare, imprimere segni.