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Tornando ... siamo rimasti bloccati ...
(P. Bruegel il Vecchio,
Salita al calvario) |
Martedì scorso, tornando in treno da Genova, dopo la
visita alla mostra su Munch, siamo rimasti bloccati a Savona dalle
manifestazioni dei “forconi” sui binari ferroviari di Albenga. Dopo un’oretta
finalmente si riparte; arriviamo ad Albenga intorno alle 19 e prendiamo
l’auto per tornare a casa. Ma al ponte rosso la strada è interrotta da un
gruppetto di ragazzuoli, stesi a terra, che provocatoriamente impediscono la
libera circolazione dei veicoli.
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... la strada era interrotta ...
(P. Bruegel il Vecchio,
Il Trionfo della morte) |
Poco lontano, a debita
distanza, due attempati vigili in divisa osservano immobili lo spettacolo, per
nulla disposti ad interventi dagli esiti incerti. C’è però un signore del
Comune che - con ogni probabilità fuori dal suo orario di servizio - cerca di contenere
l’animosa prepotenza degli uni e la rabbiosa reazione degli altri,
impedendo atti inconsulti ed invitando gli automobilisti a ricercare altre
strade.
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... poco lontano uomini in divisa osservavano ...
(P. Bruegel il Vecchio,
Salita al calvario) |
E così per altre vie, lunghe e laboriose, siamo finalmente
tornati a casa, con negli occhi ancora l’immagine dei volti sconosciuti
di questi giovanissimi, presumo quasi tutti minorenni, sdraiati
sull’asfalto, con qualche bottiglia in mano, ad assaporare l’ebbrezza e
l’impunità di cinque minuti di dominio. Più che rabbia ci è rimasto amaro
sconforto, unito ad una mesta tenerezza per questo gregge di giovani
intruppati, smarriti nella farsa della loro sicumera, che domani
ritorneranno nell’anonimato di una vita marginale da
qualche parte del territorio ligure, non so con quali prospettive di famiglia,
di lavoro, di felicità, di amore.
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... un gregge di giovani intruppati...
(P. Bruegel il Vecchio,
Salita al calvario) |
Mai come l'altro ieri sera ho sentito il terribile
potenziale rischio del prevalere di forze antiomeostatiche sui precari
equilibri del nostro tessuto sociale: straripamento delle conflittualità
fuori di ogni regola, esplosione dell’incomunicabilità tra le
persone, spirale di violenze non solo verbali, foraggiata
dalle grida blasfeme dei guitti, in un clima incandescente dove
tutto diventa lecito e permesso, dalle liste di proscrizione ai falò di libri
ai linciaggi per ora solo verbali.
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...il terribile potenziale rischio ...
di una spirale di violenza ...
(P. Bruegel il Vecchio,
Il Trionfo della morte) |
E mi assale una sorda impotente
rabbia non contro questi bulletti, ma contro i "potenti" - quelli visibili, quelli celati dietro le quinte
o nascosti nelle loro nicchie a dirigere i traffici -, coloro che in questi
anni non hanno fatto nulla per noi cittadini giovani, adulti, anziani.
Chi c’era, chi c'è dietro questi ragazzini di Albenga? Chi c’è, chi c’era
a manovrare queste marionette dietro il paravento dei “forconi”?
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Chi c'è, chi c'era dietro....
(P. Bruegel il Vecchio,
Predica
di San Giovanni Battista) |
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... a manovrare questi ragazzini?
(P. Bruegel il Vecchio,
Predica
di San Giovanni Battista) |
A
leggere i volantini che giravano in città e a ben meditare su quanto è
successo alla libreria Ubik a Savona, non avrei alcun dubbio in proposito.
Sembra che rispunti la stagione dei mestatori, dei predatori parassitari, dei
cinici ladri dell’altrui fragilità e giovinezza.
Come gestire questo conflitto?
Come far luce in mezzo alle tenebre dello smarrimento e dello sconforto? Come ribaltare l’ostilità in ospitalità?
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Chi approfitta dello smarrimento ...
(P. Bruegel il Vecchio,
Salita al calvario) |
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... chi strumentalizza la sofferenza di tante persone?
(P. Bruegel il Vecchio,
Salita al calvario) |
Non ci parliamo più, solo
urliamo e quando ci parliamo siamo incompresi perché incomprensibili in
una Babele di lingue che è il segno biblico della nostra frantumazione e schizofrenia
sociale. Basta aver seguito ieri il dibattito parlamentare sulla fiducia al
governo …
Che cosa ci riserva il prossimo futuro? Forconi che diventano
forcaioli? La Babele che precipita nel rogo di Sodoma e Gomorra? Forse ci
potrebbero aiutare la rilettura della diagnosi del CENSIS sulla società
italiana (v. le considerazioni generali del 47° Rapporto/2013) oppure le parole
accorate di papa Francesco o gli scritti lucidi ed impietosi di testimoni del
nostro tempo, come Barbara Spinelli nei suoi interventi del mercoledì su
"La Repubblica”.
Chi
desidera intervenire può consultare il post del 22/10/13 oppure
semplicemente andare qui sotto su "commenta come", nel menù a tendina
selezionare "nome/URL", inserire solo nome e cognome e cliccare su
continua. Quindi può scrivere il proprio contributo sul quale rimarrà il
suo nome ed eventualmente, se lo ritiene opportuno, può lasciare la sua
mail.
Caro Professoere, come forse ha letto in questi giorni ho cercato di sondarr in po' le motivazioni dei giovani attivisti di questi giorni, soprattutto fra gli studenti del G. Bruno... Poco sono riuscito a estrapolare dalle accorate affermazioni idealistiche di risposta, ma mi è apparso chiaramente come per nessuno di essi vi sia anche solo l'opzione che la risoluzione dei problemi possa avvenire entro i limiti e le possibilità della Repubblica, ma possanp derivare solo da una forte azione di stravolgimento totale del sistema che molto assomiglia ai preamboli di regimi dittatoriali e totalitaristi. Ormai, come anche lei diceva, la gioventù trainata da modelli "urlanti" sta sempre più covando non un distaccamento dalla politica ma la voglia di stravolgere la democrazia, pur magari non rendendosene conto. L'ignoranza e la parzialissima visione dei problemi economico-sociali contribuiscono poi alla formazione di questi giovanissimi beati dei loro.momenti di onnipotenza in strada. Si corregga presto la situazione del Paese, ma si investa anche nella formazione del popolo di domani, affinchè non sia esso stesso a decretare la fine dell'Italia democratica con oscure prospettive di ritorno a modelli precedenti.
RispondiEliminaGent.le Signor Nicola, dolenti ed impietose le sue considerazioni, ma ahimè non sorprendenti. Ciò che Ella suggerisce è l’unica sicura ricetta fattibile, per quanto condizionata dal “si corregga presto la situazione del Paese”: questa, sì, per nulla sicura e scontata.
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