Le feste di Natale, ormai prossime a finire .... (Prima edizione di Charles Dickens, Canto di Natale, 1843) |
Le feste di Natale si stanno esaurendo con Capodanno e l'Epifania, che tutte le feste porta via...
Un bilancio? Noi visibili abbiamo festeggiato, ben poco gli invisibili; per nulla gli invisibili ancor più invisibili.
Un bilancio? (E. Scrooge parla al fantasma di Marley, che lo ammonisce ... Illustrazione di John Leech) |
Il Natale visibile.
La messa di mezzanotte, gli auguri,
i brindisi sul sagrato a vin brulé, il calore della compagnia di persone per bene e poi della famiglia
e degli amici, nel pranzo festoso in casa o in qualche ristorante che vale la pena… Chissà: forse anche qualche riflessione sull'Emmanuele e sulla luce che i pastori vedono e noi non so... E poi le luminarie, le musichette e magari gli zampognari, internet per tutti o la TV, due
passi lungo la marina o nel centro storico
e le sere largo ai giovani, a conquistare
le notti.
Il Natale invisibile.
Il pranzo dei poveri o degli
impoveriti, con qualche sorriso se il pranzo è offerto e gestito da S. Egidio o dalla Caritas: il sorriso dei volontari, di accoglienza e fraternità; un giorno in
meno di solitudine ed uno in più di tenerezze.
Il Natale ancora più invisibile.
La solitudine dei malati soli negli
ospedali, dei carcerati, delle persone abbandonate a se stesse, le disperazioni nascoste tra le famiglie
disastrate, gli indebitati, gli esodati,
i falliti, i disoccupati, i marginali
di ogni categoria produttiva, i giovani arrabbiati … E nel mondo le guerre e la fame che
mieteranno anche nei giorni natalizi le loro vittime …
A tutti un BUON ANNO: 365 giorni gioiosi e sereni, con qualche inquietudine esistenziale...
Ad ognuno di noi l’augurio tratto dal “Manoscritto di Baltimora”.
Si consiglia di mettere in pausa la musica del blog prima di avviare il video.
“…
Afferma la verità con calma e chiarezza e ascolta gli altri: anche i noiosi
e gli incolti hanno una storia da
raccontare …
Sii
te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti. Non ostentare cinismo verso
l’amore, perché pur di fronte a qualsiasi delusione e aridità, esso resta
sempre come il sempreverde…
Coltiva
la forza dello spirito per difenderti nelle sciagure improvvise, ma non
tormentarti con l’immaginazione. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla
solitudine...
Tu
sei figlio dell’universo non meno degli alberi e delle stelle ed hai pieno
diritto di esistere.
Sta’
in pace con Dio, qualunque sia la concezione che hai di Lui. E quali che siano
i tuoi affanni e aspirazioni, nella chiassosa confusione dell’esistenza,
mantieniti in pace con il tuo spirito...
Nonostante
i suoi inganni, travagli e sogni infranti, questo è pur sempre un mondo
meraviglioso. Sii prudente. Sforzati di essere
felice”.
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