Plasmare la propria vita in modo sensato. |
Giorno e notte... vivere il tempo. |
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C'era una volta un re ... |
Un re convocò a corte tutti i maghi del regno e disse loro:
«Vorrei sempre essere d'esempio ai miei sudditi. Apparire forte e saldo, quieto e impassibile nelle vicende della vita. A volte mi succede d'essere triste o depresso, per una vicenda infausta o una sfortuna palese. Altre volte una gioia improvvisa o un grande successo mi mettono in uno stato di anormale eccitazione. Tutto questo non mi piace. Mi fa sentire come un fuscello sballottato dalle onde della sorte.
Fatemi un amuleto che mi metta al riparo da
questi stati d'animo e sbalzi d'umore, sia quelli tristi che quelli lieti».
Uno dopo l'altro, i maghi rifiutarono. Sapevano fare amuleti di tutti i tipi per gli sprovveduti che si rivolgevano loro, ma non era facile abbindolare un re. Che voleva per di più un amuleto dall'effetto così difficile. L'ira del re stava per esplodere, quando si fece avanti un vecchio saggio che disse:
«Maestà, domani io ti porterò un anello, e ogni volta che lo guarderai, se sarai triste potrai essere lieto, se sarai eccitato potrai calmarti. Basterà infatti che tu legga la frase magica che vi sarà incisa sopra».
L'indomani il
vecchio saggio tornò, e nel silenzio generale, poiché tutti erano curiosi di
sapere la magica frase, porse un anello al re.
Il re lo guardò e lesse la frase incisa sul cerchio d'argento:
«Anche questo passerà».
«Vorrei sempre essere d'esempio ai miei sudditi. Apparire forte e saldo, quieto e impassibile nelle vicende della vita. A volte mi succede d'essere triste o depresso, per una vicenda infausta o una sfortuna palese. Altre volte una gioia improvvisa o un grande successo mi mettono in uno stato di anormale eccitazione. Tutto questo non mi piace. Mi fa sentire come un fuscello sballottato dalle onde della sorte.
... il re non piaceva a se stesso. |
Uno dopo l'altro, i maghi rifiutarono. Sapevano fare amuleti di tutti i tipi per gli sprovveduti che si rivolgevano loro, ma non era facile abbindolare un re. Che voleva per di più un amuleto dall'effetto così difficile. L'ira del re stava per esplodere, quando si fece avanti un vecchio saggio che disse:
«Maestà, domani io ti porterò un anello, e ogni volta che lo guarderai, se sarai triste potrai essere lieto, se sarai eccitato potrai calmarti. Basterà infatti che tu legga la frase magica che vi sarà incisa sopra».
Concavo e convesso: tristezza e gioia, eccitazione e calma ... |
Il re lo guardò e lesse la frase incisa sul cerchio d'argento:
«Anche questo passerà».
... tutto è destinato a passare, nulla è stabile ... |
Bruno Ferrero, C’è
qualcuno lassù?, Elledici, 1993.
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C'era una volta un re che aveva
passato tutta la vita a far guerre e a ingrandire il suo regno. A sessant'anni,
si rese conto che non aveva imparato molto sulla vita e sul senso
dell'esistenza. Convocò tutti i suoi ministri e consiglieri e ordinò:
«Prendete tutto il denaro dei miei forzieri e andate ai quattro angoli del mondo alla ricerca dei libri di sapienza; vorrei finalmente conoscere la vera saggezza della vita».
I consiglieri presero sacchi d'oro e
sciamarono verso tutte le direzioni della terra. Tornarono dopo sette anni
spingendo quaranta cammelli carichi di ogni sorta di libri grandi e piccoli. Un
vera montagna di libri rari. Vedendoli, il re esclamò:
«Ho sessantasette anni, non avrò mai il tempo di leggere tutti questi libri. Fatemi un riassunto di tutto!».
«Prendete tutto il denaro dei miei forzieri e andate ai quattro angoli del mondo alla ricerca dei libri di sapienza; vorrei finalmente conoscere la vera saggezza della vita».
... stanco di guerre, mandò i suoi uomini alla ricerca della saggezza .... |
«Ho sessantasette anni, non avrò mai il tempo di leggere tutti questi libri. Fatemi un riassunto di tutto!».
Furono convocati i più abili letterati del mondo che si misero al lavoro e dopo sette anni consegnarono un ottimo riassunto di tutto quel tesoro di sapienza. Ma il riassunto equivaleva ancora al carico di sette cammelli.
«Ho già settantaquattro anni» disse
il re.
«Non ho il tempo di leggere tutto. Riassumete ancora!».
Si fece il riassunto del riassunto. Ci vollero altri sette anni, al termine dei quali i saggi si ritrovarono con il carico di un solo cammello.
«Non ho il tempo di leggere tutto. Riassumete ancora!».
Si fece il riassunto del riassunto. Ci vollero altri sette anni, al termine dei quali i saggi si ritrovarono con il carico di un solo cammello.
«Ho passato gli ottant'anni» disse
il re, sempre più debolmente. «I miei occhi sono molto stanchi. Non riuscirei
mai a leggere questi libri. Riassumete ancora!».
I saggi si rimisero al lavoro e per sette anni ancora lavorarono giorno e notte. Il risultato fu un solo libro. Un libro che conteneva tutta la saggezza della terra.
In quel momento, un valletto si
precipitò dai saggi:
«Presto, portate il libro al re. Sta morendo».
Il re aveva ormai ottantotto anni ed agonizzava nel suo letto.
I saggi si rimisero al lavoro e per sette anni ancora lavorarono giorno e notte. Il risultato fu un solo libro. Un libro che conteneva tutta la saggezza della terra.
... in un unico libro ... |
«Presto, portate il libro al re. Sta morendo».
Il re aveva ormai ottantotto anni ed agonizzava nel suo letto.
Il più dotto dei saggi avvicinò il
volto a quello del re che in un debole soffio gli mormorò all'orecchio:
«Per favore, riassumi in una sola frase tutto il sapere, tutta la saggezza del mondo ... ».
«Per favore, riassumi in una sola frase tutto il sapere, tutta la saggezza del mondo ... ».
«Eccola, sire: "Vivi il momento
presente"».
... in una sola frase ... "Eccola sire: "vivi il momento presente". |
Bruno Ferrero, La vita è tutto quello che abbiamo, Elledici, 2010.
Tutte le immagini riproducono opere di M.C.Escher.
Chi desidera intervenire può consultare il post del 22/10/13 oppure semplicemente andare qui sotto su "commenta come", nel menù a tendina selezionare "nome/URL", inserire solo nome e cognome e cliccare su continua. Quindi può scrivere il proprio contributo sul quale rimarrà il suo nome ed eventualmente, se lo ritiene opportuno, può lasciare la sua mail.
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Grazie. ..in questo momento, per tanti motivi familiari soprattutto, mi stavo lasciando sopraffare dalla vita...mi é venuto il magone leggendo questa illuminante e terapeutica favola. A presto.
RispondiEliminaGrazie. ..in questo momento, per tanti motivi familiari soprattutto, mi stavo lasciando sopraffare dalla vita...mi é venuto il magone leggendo questa illuminante e terapeutica favola. A presto.
Eliminacome vedi, repetita iuvant…
EliminaIl momento del deserto e della notte è una prova per tutti. Anche per me la notte trascorsa è stata di derelizione, trionfo del tedium vitae e degli abissi del vuoto. Poi dalla notte alla luce: i volti amati che ti restituiscono i significati e, quasi casualmente, ma non proprio, “Uomini e profeti” della Caramore su rai radio 3 ed Enzo Bianchi che con la sua voce accorata parla del silenzio, la stupenda pagina di Neher e il tuo bel commento … Ognuno può essere all’altro non dico lume, neppure fiaccola, ma cerino che “illumina“ il resistere. Ciao e grazie.