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lunedì 9 dicembre 2013

Tempo del mondo e tempo della vita


La ruota delle stagioni, 
indifferente alla vita degli uomini ....

Primavera 
(Giuseppe Arcimboldo)
Estate 
(Giuseppe Arcimboldo)

Autunno 
(Giuseppe Arcimboldo)

Inverno
(Giuseppe Arcimboldo)


Rileggendo  alcune pagine del  
 “Tempo della vita e tempo del mondo”
di Hans Blumenberg (Il Mulino, 1996).


Il tempo del mondo  ha una sua perturbante fisionomia priva di tenerezza e di misericordia, da noi irrimediabilmente lontana, noncurante ed indifferente al tempo delle nostre singole vite. Impietoso di fronte al trascorrere di  ogni vicenda umana, il mondo se ne frega: scoprir ciò,  sopportarlo,   porre un realistico rapporto tra vita  ed aspettativa significa giungere alla  comprensione di noi stessi e possedere davvero la nostra esistenza.


Il tempo che misura la vita ...
(Agnolo Bronzino, particolare de 
"Allegoria del trionfo di Venere").

Ma la brevità della vita – per quanto lunga possa essere - può diventare per alcuni  un’ossessione, la più corruttrice di tutte le ossessioni, quella di essere come gli dei: tentazione del successo supremo, quello di ricomporre ed identificare il tempo della vita  e del mondo. 


.. induce alcuni alla seduzione e all'inganno ...
 (Agnolo Bronzino, particolare de 
"Allegoria del trionfo di Venere").

... alla tentazione di essere come gli dei ...

(Agnolo Bronzino, particolare de 
"Allegoria del trionfo di Venere").

Secondo Blumenberg la chiave di lettura la fornirebbe Hitler:  egli ha cercato in ogni modo di forzare il rapporto tra tempo del mondo, diacronico, e tempo della vita, sincronico,  facendoli coincidere e smarrendo  il senso del sopravvivere del mondo al singolo. E poiché  l’indifferenza che il tempo del mondo riserva ai miserabili affanni delle esistenze individuali non si fermava, non gli sarebbe rimasta che  l’allucinata unica demoniaca soluzione possibile: finirlo, inabissarlo  senza alcun superstite.


...  e quindi alla disperazione di se stessi... 
 (Agnolo Bronzino, particolare de 
"Allegoria del trionfo di Venere").

E’ la tentazione che può colpire  tutti: prima di me  la preistoria, dopo di me il diluvio.

Questa ubris famelica oggi spinge alcuni a resistere  ad oltranza, a sfidare il tempo con l’ostentazione dell’avere e del potere, con l’illusione dell’onnipotenza e le maschere dell’eterna giovinezza. Oppure  ci si piega all’evasione anestetizzante, al godimento immediato qui e subito, al culto della spensieratezza.

.. sotto le illusioni dell'onnipoenteza 
o le maschere dell'eterna giovinezza ...  
(Agnolo Bronzino, particolare de 
"Allegoria del trionfo di Venere").
Ma c’è invece chi in ogni situazione anche la più dolorosa inneggia alla vita, vive il presente nella sua plenitudine, ama il mondo nell’unico modo possibile:  quello di  prestare attenzione,  prendersi cura dell’altro come di sé uscendo  da sé, scoprire che  siamo liberi  proprio perché possiamo donarci e donare. Come don Primo Mazzolari nel post di ieri. 


La verità della vita ...
(Agnolo Bronzino, particolare de 
"Allegoria del trionfo di Venere").


Le immagini riproducono particolari - rispettivamente personificazioni o figure del Tempo, del Piacere (e del Gioco) con dietro la Frode (o l'Inganno), di Cupido e Venere, della Disperazione, delle maschere di mondanità, insincerità e falsità - tutti raccolti nella "Allegoria del trionfo di Venere", qui di seguito  riportata.


 "Allegoria del trionfo di Venere"
(Agnolo Bronzino).

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