”Il contadino
che ha falciato centinaia di fiori nel suo prato
per dare foraggio al bestiame
per dare foraggio al bestiame
deve stare
attento ritornando a casa
a non tagliare
per capriccio il bocciolo di un fiore che cresca al margine della strada,
perché nel far
ciò danneggia la vita senza esservi obbligato dalla necessità”.
(Proverbio taoista).
Noi
nel nostro vivere quotidiano quale posto attribuiamo al rispetto per la natura e per ogni essere
vivente?
Ogni
giorno siamo subissati dai disastri
provocati dall’enorme incremento dell’effetto denaturalizzante del progresso, dalla
contaminazione della terra, dalla mancanza del senso delle proporzioni tra produzione - consumo a ritmi
sproporzionati e le potenzialità auto-rigenerative della natura. E’ l’atteggiamento “predatorio” del nostro
tempo, “dell’Uomo a sazietà, che ingombra l’intero paesaggio con le sue case, i suoi animali domestici, le sue
fabbriche, l’Uomo che come un’alluvione ricopre la totalità del panorama e
cancella ogni residuo di fauna selvatica” (Theillard de Chardin).
La
preghiera dei nativi americani, proposta nel video, ci ammonisce che il nostro non
è modo accettabile di essere uomini, che non c’è tempo da perdere nel ripensare i nostri schemi. E’ indifferibile una
nuova alleanza tra gli uomini che da una
parte abbandoni finalmente la nozione
insulare della natura preda dell’umanità e
dall’altra riconosca il principio della solidarietà
universale, stimolando in ognuno di noi la consapevolezza del dovere di rispetto per la vita in tutte le
sue forme (vegetali ed animali), perché di questa stessa vita facciamo tutti
parte.
Si consiglia di mettere in pausa la musica del blog prima di avviare il video.
Si consiglia di mettere in pausa la musica del blog prima di avviare il video.
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