Se
nessuno di noi può pretendere di possedere la verità, come si può gridare alla sua antitesi, la
menzogna?
I simboli della conchiglia e del serpente per indicare la tortuosità della menzogna. Giovanni Bellini, Allegoria della menzogna. |
L’essenza negativa della menzogna non sono la formale affermazione del falso o la contraddizione tra ciò che si dice e ciò che si pensa. Menzogna è la profanazione della relazione sociale ed interpersonale, la falsificazione della comunicazione.
La menzogna è la mancanza di innocenza e di trasparenza nel rapporto con gli altri. Filippo Lippi, Madonna col bambino e angeli (particolare). |
Ogni giorno sperimentiamo quanto le menzogne grossolane (della pubblicità, di certa politica, dei tanti imbonitori sparsi in ogni segmento della vita sociale), i “discorsi velati”, le “restrizioni mentali”, le tecniche oratorie e le occulte manipolazioni abilmente escogitate non solo mascherano falsità formali, ma rivelano il rifiuto di una comunicazione vera, l’inganno ed il tradimento lucido e cinico della veracità.
Menzogna è la falsa accusa di chi trascina nel fango. Sandro Botticelli, La calunnia (particolare). |
Menzogna è il tradimento della fiducia. Giotto, Il tradimento |
Menzogna è l'inganno. Caravaggio, I bari. |
Il problema è che ognuno di noi ogni giorno cede alla tentazione della menzogna quando intrattiene relazioni inautentiche, ipocrite, di convenienza o di facciata, senza mai incontrare il volto e lo sguardo dell’altro, in famiglia, con gli amici, per strada, al supermercato, sul lavoro, nei vari ambienti sociali frequentati: magari non nelle forme plateali della bugia macroscopica, ma nei modi più subdoli del mascheramento, degli stereotopi verbali, delle banalità velate, delle doppie parole.
Forse
è bene allora raccogliere l’invito di Lessing:
gettarsi umilmente in ginocchio e continuare ad aspirare alla
verità, “sia pur con l’aggiunta di
sbagliare”.
L'aspirazione alla verità come tensione verso relazioni autentiche. Sandro Botticelli, La primavera. |
Chi desidera intervenire può consultare il post del 22/10/13 oppure semplicemente andare qui sotto su "commenta come", nel menù a tendina selezionare "nome/URL", inserire solo nome e cognome e cliccare su continua. Quindi può scrivere il proprio contributo sul quale rimarrà il suo nome ed eventualmente, se lo ritiene opportuno, può lasciare la sua mail.
Nessun commento:
Posta un commento