Iscriviti ai Feed Aggiungimi su Facebook Seguimi su Twitter Aggiungimi su Google+ Seguici tramite mail

Iscriviti alla nostra newsletter!

lunedì 11 novembre 2013

Solitudine.




Il difficile rapporto con se stessi ...


Le solitudini di oggi sono una realtà angosciante, ma non provengono   da qualche misterioso destino: nessuna ineluttabilità, nessun fato che ci imprigioni nella nostra singolarità priva di senso. I meccanismi di esclusione e di marginalizzazione  escono da mani umane. Ma in quanto storiche queste solitudini ci invitano, ci supplicano di rinnovare la storia, di aprirci ad una solidarietà creatrice che sappia sedersi alla loro porta ed entrare “pian piano, così, semplicemente”.


... se sapeste quanto mai accora ...


.. non avere un focolare ...








INVITO

“Se sapeste quanto mai accora

non avere un focolare,

innanzi alla mia dimora,

talvolta, verreste a passare.

Se sapeste quanto mai è duro,

per un’anima sola e maldestra,

non accogliere uno sguardo puro,

guardereste alla mia finestra.

Se sapeste che  balsamo apporta

la presenza di un’anima bella,

vi sedereste  sulla mia porta

come una dolce sorella.

E se sapeste che v’amo,

che v’amo perdutamente,

entrereste certo pian piano,

così, semplicemente.”

( R. F. Sully-Prudhomme, 1839-1907, poeta e saggista francese, premio Nobel per la Letteratura nel 1901).


...vi sedereste sulla mia porta ...

... entrereste certo pian piano ...

... così semplicemente ...
Tutte le immagini riproducono opere di Amedeo Modigliani.

Chi desidera intervenire può consultare il post del 22/10/13 oppure semplicemente andare qui sotto su "commenta come", nel menù a tendina selezionare "nome/URL", inserire solo nome e cognome e cliccare su continua. Quindi può scrivere il proprio contributo sul quale rimarrà il suo nome ed eventualmente, se lo ritiene opportuno, può lasciare la sua mail.

Nessun commento:

Posta un commento