Cultura e libertà,
giustizia e solidarietà, mistica e
politica, rispetto della persona umana,
critica del mondo borghese e dei tradimenti
perpetrati dai compromessi della politica e del sindacalismo, scandalo della miseria e della povertà, generale infezione del denaro, unico vero sovrano e padrone del mondo: sono temi ricorrenti dei compositi scritti e dell’agire
di Charles Pèguy. Per questo autore non c’è rivoluzione effettiva se non è
morale: l’unica via di rinascita è rinnovare lo spirito e il cuore di ogni uomo, ritrovare lo spirituale all'interno, anzi nel fondo, del temporale
e consentire l’irrompere festoso della
giovane speranza.
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e comunità
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"quando oggi si dice popolo..." |
Niente
è così ansiosamente bello dello spettacolo di un popolo che si riprende con un movimento
interiore, con un ripullulare profondo
dell’antico orgoglio e uno zampillare degli istinti della razza. Ma più la
reazione è acuta, più sarebbe tragico
abbandonarla in pasto agli stessi padroni delle stesse capitolazioni, nelle
vecchie mani di tutte quelle vecchie vergogne. Quello che domandiamo è così
semplice! Noi chiediamo che vadano a
riposarsi; e che non li rimpiazzino con roba simile. Chiediamo che non restino
gli stessi, e non si ricominci.
Dire la verità, tutta la verità, nient’altro che
la verità, dire brutalmente la verità bruta, noiosamente la verità noiosa,
tristemente la verità triste…Chi non vuole la verità, quando conosce la verità,
si rende complice dei mentitori e dei vigliacchi.
Non
si può rifare un ordine sociale umano se non lo si instaura nel cuore
dell’uomo.
Noi
non siamo uomini che preparano uomini in modo che siano fatti come noi, ma
siamo uomini che preparano uomini in modo che siano liberi da ogni servitù,
liberi da noi.
Quando
oggi si dice popolo, si fa davvero una figura, ed anche una figura abbastanza
povera, ed anche una figura assolutamente vana, voglio dire una figura dentro
la quale non si può mettere
assolutamente nulla.
Dicono
di amare Dio perché non amano nessuno; dicono di essere dalla parte di Dio
perché non stanno dalla parte di nessuno.
(Charles Pèguy)
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