Per chi lo desideri rimandiamo alla pagina (link laterale) di approfondimento biografico: "Settanta anni fa moriva Simone Weil".
“La
tua lettera mi ha costernata. Se insisti a porti come obiettivo principale della tua
adolescenza il conoscere tutte le possibili sensazioni – anche se alla tua età,
come stato d’animo passeggero, ciò può essere un obiettivo normale – non farai
molta strada.
Ti preferivo quando volevi prendere contatto con la vita reale.
Forse credi che sia la stessa cosa; in realtà, è esattamente il contrario. C’è gente che vive solo di sensazioni e per le sensazioni. In realtà, la vita l’inganna. E siccome confusamente lo sentono, cadono in una tristezza profonda dove non resta loro altra risorsa che quella di stordirsi e ancora stordirsi.
La realtà della vita non è infatti la sensazione: è l’attività, e intendo dire l’attività del pensiero e dell’azione.”
Ti preferivo quando volevi prendere contatto con la vita reale.
Non fermarsi alla superficie della realtà. Escher, Profondità, 1955. |
Forse credi che sia la stessa cosa; in realtà, è esattamente il contrario. C’è gente che vive solo di sensazioni e per le sensazioni. In realtà, la vita l’inganna. E siccome confusamente lo sentono, cadono in una tristezza profonda dove non resta loro altra risorsa che quella di stordirsi e ancora stordirsi.
Vivere di sensazioni ... Pippo Rizzo, Donna che fuma, 1920. |
La realtà della vita non è infatti la sensazione: è l’attività, e intendo dire l’attività del pensiero e dell’azione.”
(Simone
Weil, 1909–1943, filosofa,
mistica e scrittrice francese)
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